Jaebum aprì il frigorifero e sbuffò.
Il risotto della sera precedente non era più collocato nel ripiano su cui lo aveva messo."Jae" gridò.
Una testolina corvina spuntò sulla soglia della porta della cucina sorridendo.
"Dimmi"
"Hai mangiato tu il riso? Papà aveva detto chiaramente che doveva essere lasciato per me"
"Ah sì?" Chiese Youngjae grattandosi la testa. "Non me ne frega nulla di quello che ha detto tuo padre Jaebum"Jaebum si stupì dell' affermazione. Aveva sempre pensato che il ragazzo, che adesso lo guardava con sguardo intimidatorio, fosse un tipo tranquillo. Ma forse si sbagliava e anche di tanto.
Youngjae nutriva uno strano senso di disprezzo verso quell'uomo che lo aveva ospitato con vitto e alloggio. Suo padre biologico se ne era andato pochi anni prima per una malattia incurabile e non aveva mai sostenuto la madre nella scelta di sposare un altro uomo, inadatto a detta sua.
Sua madre era sempre stata attratta da altri uomini anche quando non era ancora vedova. Youngjae lo aveva sempre visto ma rimaneva zitto a guardare come uno spettatore che aspetta solo la fine del film per potersene andare e lasciare qualche commento negativo. Youngjae portava sempre una maschera con gli altri ma mai con sua madre. Adorava sputarle in faccia la dura realtà ogni volta che voleva per poter vedere se poteva un minimo reagire. Ma era sempre la stessa storia: lei annuiva, gli sorrideva, lo guardava e gli diceva "sei uguale a lui, non sai stare un momento zitto. Quando te ne andrai? Sei maggiorenne, lasciami vivere". E sempre Youngjae piangeva e parlava alle stelle come se fossero le uniche che volevano consolarlo.
"Fa niente Jae. Ti va di guardare un film insieme?" chiese Jaebum prendendo per la spalla il corvino.
l'altro annuì e lo seguì in salotto. Jaebum accese la televisione e si sedette vicino all'altro che adesso guardava un punto vuoto nella stanza. In sala riecheggiavano i discorsi del film e i sospiri dei due.
"Cos'hai?" chiese il maggiore spegnendo la televisione col telecomando. "Stavo guardando" disse solo l'altro regalandogli uno sguardo frustrato. "Non stavi nemmeno seguendo, andiamo" Jaebum batté le mani e si mise a ridere. "Parlami Youngjae" insistette il maggiore posizionandosi fra le gambe del minore. "Come pretendi spiegazioni se conosci solo il mio nome? Non sei nella mia stessa situazione Jaebum. é meglio se vado a farmi la doccia"
Youngjae si alzò di scatto facendo cadere Jaebum sul tappeto color crema.
Subito si alzò e lo rincorse. "Youngjae non andare, ho bisogno di parlare con te, adesso" gli prese la mano e la guardò notando una grossa cicatrice. "Come è successo?" chiese Jaebum guardandolo con sguardo preoccupato. "Sono caduto dalla finestra" rispose semplicemente abbassando lo sguardo. "E come ci sei finito fuori dalla finestra Jae?" " Mi sono buttato per colpa di mia madre. Non puoi capire quanto io non la sopporti" rispose piano. " Non la sopporti e allora ti butti dalle finestre?! Wow, intelligente il ragazzo"
si guardarono per minuti che sembrarono infiniti . Nessuno dei due voleva dire nulla su quella folle storia, così si risedettero sul divano, vicini.
Youngjae portò una mano sulla coscia di Jaebum e gli fissò le labbra. In quel momento gli sembrarono dolci e pronte per essere baciate senza fine. Stessa cosa pensò Jaebum.
Nessuno dei due capì come avevano fatto a finire l'uno sopra l'altro e con le labbra incollate l'una con l'altra. I respiri erano diventati improvvisamente corti e più caldi.
I loro respiri si intrecciarono come i loro cuori.
Taehyung si svegliò con un forte mal di testa. Il sole quella mattina era scomparso come la voglia di alzarsi dal letta del grigio. Tirò un sospiro e richiuse gli occhi. Dopo che Jungkook se ne era andato, la sera prima, Taehyung era rimasto a piangere attaccato alla porta fino all'arrivo dei suoi genitori. Questi non lo avevano voluto disturbare vedendo le condizioni dell'altro ragazzo quando era ritornato a casa piangendo.
"Tae"
La mamma del ragazzo era dietro la porta della sua camera cercando di entrare per consolarlo.
"Tae la colazione è pronta. Ho fatto in pancakes, come ti piacciono a te" "Non voglio nulla da mangiare mamma, portami invece qualcosa per la testa. Mi sta scoppiando" la voce flebile del ragazzo riecheggiava in corridoio come un eco. "Ho chiamato Jungkook per cena" disse la madre prima di allontanarsi per prendere quello desiderato dal figlio.
Taehyung si alzò di scatto ed uscì subito dalla camera per rincorrere la madre. "Mamma cosa hai fatto?" gridò prendendola per le spalle. "Sapevo che saresti uscito Tae. Stai tranquillo, io gli ho chiesto di venire a cena stasera, ma mi ha subito detto di no. Preferisce starti lontano per adesso. Tae ieri potevi chiarire benissimo con quel ragazzo ma hai preferito lasciarlo andare per sempre solo per una tua stupida paura. Tae io non ti abbandonerei mai solo perché stai per perdere la voce.
TAN TAN TANNNN
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Urla solo il mio nome (✔)
FanfictionDove Taehyung incomincia a perdere la voce e nel frattempo incontra Jungkook «VKOOK» accenni alla 2jae e namjin ~storia sentimentale ~smut(?) ~boyxboy