Urla solo il mio nome (✔)

Cap 27

Ahimè
-3

Buona lettura
~*~*~*~

La strada era stranamente vuota quella sera.
Jungkook ritornava a casa dopo la lunga permanenza a casa del grigio, ancora non del tutto "guarito".

Mancavano ancora dieci minuti di strada, così decise di accendere la radio, curioso e annoiato.

↗ "Allora signor Jeon, come ci si sente dopo anni di duro lavoro?"↖

Chiese una voce alla radio.

↗ "Sapere che adesso la mia azienda non andrà in rovina, mi sento stranamente tranquillo. La mia famiglia è d'accordo con la mia scelta, penso che un po' di riposo faccia bene"↖

Jungkook si sentì rabbrividire, le mani strinsero in una presa solida il volante.
-D'accordo nulla, papà- pensò sospirando.

Cercò di rimanere tranquillo, così spense la radio. Mancava ancora un po' prima di arrivare a casa, e, sapere che proprio suo padre lo aspettava, non aiutava.

Il cielo era ormai buio.
Casa sua distava pochi metri, ma Jungkook, preso dalla voglia matta di fare tardi quella sera per non incontrare lo sguardo severo del padre, prese completamente una strada opposta alla sua abitazione.

Pensò a fondo dove andare. Alla fine decise di fare visita al cugino Youngjae.

Non ci mise molto ad arrivare. La casa del cugino era abbastanza vicina alla sua abitazione.
Parcheggiò la macchina nel vialetto e, dopo aver spento l'auto, si diresse verso l'entrata.

Suonò al campanello e attese.
Ad aprire fu il ragazzo che aveva accompagnato la volta prima.
"Sto cercando Youngjae, è in casa?"

"Certo, entra" disse in modo freddo Jaebum prima di lasciar passare Jungkook.

Appena sull'ingresso il minore venne travolto dalla felicità di Youngjae, che dopo essersi catapultato giù dal piano superiore, si era buttato addosso al cugino.

"Kookie, cosa ci fai qui?"

"No nulla, sono solo venuto a farti, o meglio dire, farvi visita" disse semplicemente Jungkook.

"Non dovevi disturbarti" disse Jaebum, che sedutosi sul divano, stava incominciando a scrivere a qualcuno.

"Dai JB, fai il carino per una volta" lo rimproverò Youngjae.

"Dimmi Jungkook, hai per caso cenato? Mia mamma ha preparato il suo piatto forte. Fermati qui, così possiamo parlare anche di più"
Propose Youngjae inventando il cugino in cucina.

Lo spazio era abbastanza ampio, ma questo non attirò Jungkook. Il suo sguardo era puntato sulla grossa padella che giaceva sola soletta sui fornelli, aspettava solo di essere svuotata.

Youngjae prese un piatto e ci mise il famoso kimchi di sua madre.
Lo mise in tavola e prese le posate per il cugino.

"Mangia, io e Jaebum abbiamo già cenato" sorrise Youngjae sedendosi alla destra di Jungkook.

Ad un certo punto la faccia di Youngjae si fece scura, si alzò e chiuse la porta, sotto lo sguardo confuso di Jungkook.

"Tutto okay?" Chiese Jungkook con la bocca piena.
"Voglio solo chiederti una cosa Kookie... ho parlato con mia madre e mi ha spiegato tutto, sei sicuro di voler passare il resto della vita dietro ad una scrivania, rinchiuso in un ufficio?" Sospirò Youngjae a bassa voce.

"Sono costretto Jae, è una delle mie poche certezze, perché abbandonarla?"

"E quale sarebbe l'altra certezza?"

"Beh, è Taehyung"
Sorrise.

"È ora, Jin sei pronto?" Chiese Namjoon chiudendo lo sportello dell'auto appena caricata.

Jin annuì coprendosi meglio con la sciarpa. Camminò verso il suv nero e ci salì.
"Mi mancherà tutto questo" sussurrò il maggiore cercando di non piangere.

Da poco i due stavano insieme e da poco i due avevano deciso di andarsene da quella casa, forse un po' troppo piena di ricordi per Seokjin.

Namjoon aveva cercato di aiutarlo, cercando di fargli dimenticare quello che stava per fare la notte del loro primo incontro.

Partirono verso la loro nuova abitazione.
Ormai era tutto pronto in quella casa, che purtroppo non era definita così da Jin.

Stava lasciando tutto, il suo tutto.
Ma avrebbe fatto qualunque cosa per portare a termine quello iniziato dalla madre, la sua vita.

Hello!
Non sono morta yee
Comunque in due settimane il libro verrà finalmente concluso.

Ps -questo capitolo era solo di passaggio.
Ps 2 -preparatevi a piangere :)