Oggi doppio aggiornamento non riuscito
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"Io diventerò muto"
Solo Dio sapeva quanto, in quel preciso istante, Jungkook stesse morendo dentro.
Aveva sempre pensato a Taehyung, ma soprattutto a quella voce che lo accompagnava durante i sogni, a cui pensava quando era triste.
Forse era la sua parte migliore.
Ma non avrebbe rinunciato ad un ragazzo così d'oro solo per quel suono soave che tanto amava.
Era egoista alcune volte e, pur non essendo sua, si sentiva protetto da quella voce.
Magari sarebbe ritornata, non sarebbe scomparsa del tutto, ma chi diceva, chi assicurava i due ragazzi che quella sarebbe la loro ultima conversazione normale, scambiata con parole e non con gesti?"Muto" ripeté Jungkook abbassando lo sguardo sulle sue gambe.
"Mi dispiace Jungkook, aish, lo sapevo che dopo avertelo detto mi avresti abbandonato. Non sei poi così diverso da altre persone. Anche io amo la mia voce, ma non penso sia la parte migliore di m-"
Si rese conto dopo un po' che era stato zittito dalle labbra del moro.
Non si oppose, era certo, ma si sentiva soffocato da quel gesto. Non capì subito l'intento di Jungkook, cioè quello di far capire a Taehyung che non servivano spiegazioni, che lui lo avrebbe amato sempre e per come era.
Si staccarono e dopo un grugnito contrariato di Taehyung, Jungkook incominciò il suo lungo e appasionato monologo.
"Tu pensi che tu non mi piaccia? Tu pensi che anche se perdi la voce, l'attrazione che ho per te sparisca? Tu non sai quanto ho lottato per una cosa concreta nella mia vita. Tu sei il mio concreto. Io ti voglio vicino a me ogni istante della mia vita, anche senza bisogno di parole".
-da quanto sono così smielato?- pensò Jungkook riservando un sorriso al maggiore.
Ma la verità era quella e sbattergliela in faccia senza sentimento sarebbe stato troppo per Taehyung."Jungkook ne sei proprio sicuro?" sussurrò Taehyung, prese il cuscino a forma di cuore e lo strinse al petto.
"Tae io penso di am-"
"Ragazzi!" Chiamò la zia di Taehyung dal piano di sotto "ho del cibo qui, se volete potete venire a sgranocchiare qualcosa"
Jungkook sospirò fissando il maggiore che teneva la mascella serrata.
Odiava essere interrotto, ma forse era destino."Su Jungkook, andiamo a mangiare qualcosa. Scommetto che la zia ha fatto i biscotti al cioccolato!" Sussurrò sorridendo Taehyung alzandosi dal letto e catapultandosi fuori dalla camera.
Scese le scale ed arrivo in cucina, cacciando un urletto non appena scivolo su qualcosa.
Era un foglio."Oi, ci sei? Ho sentito un tonfo assurdo sulle scale e...come hai fatto a cadere?" chiese Jungkook cercando di trattenere le risate alla vista del suo, coccoloso, hyung col sedere per terra.
"Non ridere, scemo. Sono solamente scivolato su questo" disse l'altro sventolando quel pezzo di carta bianca.
Distrattamente portò lo sguardo sull'oggetto notando delle parole scritte a penna rossa. Colore preferito della zia.
"Jungkook, mia zia è uscita" disse Taehyung leggendo le prime righe, in cui, appunto, la donna avvisava della sua uscita.
Le guance però si colorarono di rosa mentre leggeva il resto delle frasi.
-Sono anche stata molto brava, adesso potete continuare qualunque cosa stesse facendo al piano di sopra.
Baci, zia-"Perché stai arrossendo?" Chiese Jungkook strappando letteralmente il foglio dalle mani dell'altro.
Lesse e sorrise.
L'idea di continuare quello che stavano facendo non era male, ma tenendo in considerazione che il ragazzo malizioso, che aveva incontrato in aereo, era scomparso, non ne approfittò."Mangiamo o hai voglia di- non so fare qualcosa...mh...ho la play in soggiorno se ti va di giocare" disse in imbarazzo Taehyung per poi mangiare distrattamente uno dei tanti biscotti preparati dalla zia.
"Lo sai che non siamo costretti. Non voglio correre Taehyung, e, anche se tua zia potrà pensare diversamente, noi adesso andiamo a vederci un buon film, ti va?"
Jungkook lo rassicurò grattandosi dietro la nuca.
Cavolo, era proprio diventato troppo dolce, e questo non andava bene.Jungkook era sempre stato il bambino capace di ogni cosa. Nessuno poteva battere il piccolo Jeon.
L'intelligenza impressionante che aveva sulle cose metteva a dura prova anche i più grandi.
Era sempre accompagnato dalla sua faccia impassibile e i capelli a cocco, che, a parer della madre, lo risaltavano.
A scuola era lodato da tutti, le ragazze lo bramavano anche se frequentava la scuola maschile.
E a volte pensava che, aver frequentato dei corridoi dove la figura femminile era rappresentata dalle poche professoresse, lo aveva cambiato sul serio, sulla visione del mondo soprattutto.
Non badava molto al suo aspetto prima, ma adesso, dopo aver scoperto che il suo destino era segnato dalla firma del padre, e che l'immagine del futuro presidente era molto importante, non si sarebbe mai fatto criticare.
Non voleva quel futuro, ma aveva scelta? Il fratello maggiore era stato molto fortunato, aveva potuto scegliere. Ma senza un discendente che prendesse posto a capo della azienda, e con dei genitori maniacali, Jungkook aveva sul serio il controllo per gridare "no scelgo io" al mondo?
No e nulla sarebbe cambiato.avevo promesso un doppio aggiornamento, ma oggi mi sono sentita male ed è stata una fortuna esser riuscita a pubblicare almeno questo capitolo.
Sorry :/
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Urla solo il mio nome (✔)
FanfictionDove Taehyung incomincia a perdere la voce e nel frattempo incontra Jungkook «VKOOK» accenni alla 2jae e namjin ~storia sentimentale ~smut(?) ~boyxboy