Giorno 26, sabato
"–ho detto, non è niente–" disse Malfoy, e Harry si girò, colto di sorpresa, quando la tenda divisoria si aprì con un fruscio. Madama Chips stava fissando Harry con un'espressione illeggibile sul viso.
"...sì?" chiese Harry, dopo aver subìto lo sguardo severo di Madama Chips abbastanza a lungo da sentirsi a disagio.
"Madama Chips, va tutto bene," disse Malfoy, estremamente contrariato, uscendo da dietro la tenda divisoria con la camicia in mano. "Non mi ha fatto male."
"Cosa?" chiese Harry, sbalordito. "Farti male?"
"È 'preoccupata' per le ferite," borbottò Malfoy, irritato.
"Quali feri– oh. Oh." Harry si sentì diventare rosso. È stupefacente, pensò, proprio quando sembra che la nostra situazione non possa diventare più imbarazzante, lo diventa.
"Sì, oh," disse Madama Chips in tono neutro. "Il signor Malfoy insiste nel dire che non è successo nulla di serio. Ciononostante, chiamerò la Guaritrice Esposito."
"Per un po' di succhiotti?" Malfoy era incredulo.
Harry si fece piccolo piccolo nella sedia. Sotto le luci brillanti dell'infermeria, il collo di Malfoy sembrava davvero piuttosto... abusato.
"Non solo per un po' di succhiotti. A vedere la sua schiena, sembrerebbe che lei abbia perso diversi round con una Veela infuriata."
"Cosa?" Harry era confuso. "Non gli ho graffiato la schiena–"
"Non tu, Potter, il dannato albero contro il quale mi hai spinto ieri," scattò Malfoy. "Si è innervosita perché–"
"Perché dobbiamo monitorarvi per essere sicuri che non vi facciate male, signor Malfoy," disse Madama Chips bruscamente.
"Abbiamo un po' perso il controllo, tutto qua, era tutto consensuale–"
"E se si trattasse di una normale relazione sarebbero solo affari vostri. Ma col vostro passato, siamo un po' cauti nel lasciarvi malmenare a vicenda–"
"Non mi ha malmenato–"
"Io non–" iniziò Harry, e Madama Chips gli indicò con un gesto di spostarsi alle spalle di Malfoy. Harry guardò la schiena dell'altro e trasalì.
"Oh mio dio–" disse Harry. "Non ne avevo idea – Malfoy, perché non hai detto–"
"Perché non mi importava, stupido! Me ne sono a malapena accorto. Non sono una ragazza, Potter, non mi devi trattare come se fossi sul punto di rompermi. Credimi, se non mi piace quello che fai, te lo dirò."
"Ma–"
"Chiamo la Guaritrice Esposito," disse Madama Chips con fermezza. Si avviò verso l'uscita con aria affaccendata, poi si girò, evidentemente preoccupata di lasciarli da soli insieme.
"Oh per l'amor del cielo," scattò Malfoy, "non ci salteremo addosso mentre contatta la Guaritrice. Guardi, Potter terrà a posto le sue manone da troll, lì sul suo letto, e io resterò qua seduto sul mio sgabello a mangiare formaggio e siero, ben lontano dal Grifondoro brutto e cattivo." [1]
Harry chinò la testa, profondamente imbarazzato, mentre Madama Chips lanciava loro un altro sguardo intenso per poi andarsene nel suo ufficio.
"Merlino, che cosa ridicola," borbottò Malfoy.
Harry si morse un labbro, chiedendosi se fosse possibile prendersi una scottatura per essere arrossiti troppo.
"Oh, per la miseria, Potter, non starai mica pensando – ma certo che sì." Malfoy si rimise la camicia e iniziò ad abbottonarla. "Non mi hai fatto male, scemo," disse, esasperato.
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Bond di Anna Fugazzi
FanfictionL'ennesima storia in cui Harry e Draco sono costretti a stare insieme per cause al di fuori del loro controllo e poi succedono un sacco di cose che condurranno al Vero Amore. Perché ogni scrittore di H/D deve scriverne almeno una. Questa storia è st...