Capitolo 16: 25 gennaio - 4 febbraio

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Giorno 119, lunedì

"...gli occhi una volta tanto," stava dicendo Pansy fra i denti, quando Draco si rese finalmente conto che gli stava parlando.

"Scusa, cosa hai detto?"

"Ho detto che hai l'aspetto di una giornata di pioggia in un cimitero. Prova ad alzare gli occhi ogni tanto."

"Oh." Scosse la testa, ritornando al presente. Una volta da solo, avrebbe avuto tutto il tempo che voleva per pensare; in quel momento doveva cercare di essere sveglio e all'erta. Soprattutto perché sapeva che le persone lo stavano osservando. Primo giorno di scuola dopo un enorme cambiamento nella sua vita eccetera eccetera. Di nuovo.

Sempre Pozioni, rifletté Draco. La prima lezione dopo il Legame, la prima lezione dopo la loro sospensione. E quel giorno, la prima lezione dopo lo Scioglimento. Pozioni era sempre la lezione dove dovevano confrontarsi per la prima volta con nuove circostanze, con gli occhi acuti di Piton che li soppesavano, la sua lingua tagliente che non mancava di strigliare Harry ogni volta che fosse anche minimamente vulnerabile. Probabilmente era troppo sperare che Piton non lo facesse anche quel giorno.

"Ancora non dobbiamo consegnare quel compito sulla Pozione Rallegrante, vero?" chiese a Pansy, cercando qualcosa che lo distraesse dalle sue riflessioni.

"No, è per domani. Ma l'hai cominciato, vero?"

"Oh, sì, l'ho quasi finito. Mi manca di capire come fare per evitare l'effetto collaterale dei risolini."

"Ali di pipistrello," disse Pansy mentre entravano in classe; lei si diresse subito verso i primi banchi, evidentemente aspettandosi che lui la seguisse. Si mise a sedere e gli fece segno di prendere il posto di fianco al suo, mentre anche gli altri Serpeverde sedevano ai loro posti. Quelli che avevano occupato all'inizio dell'anno. Non quelli degli ultimi mesi.

Ogni Casa era tornata ad essere un'unità autonoma, più o meno. Nonostante la situazione politica all'interno di Serpeverde fosse addirittura più incerta e turbolenta di prima, tutti gli studenti della sua Casa erano seduti in un unico blocco: quelli che più si erano avvicinati ai Grifondoro sedevano vicino a Draco per lealtà nei suoi confronti, mentre quelli che si erano allontanati da lui erano seduti dove erano sempre stati per tutto l'anno.

Era un bene che fossero arrivati presto. Di solito Harry sedeva in fondo alla classe. Così Draco non avrebbe dovuto vederlo entrare, né guardarlo durante la lezione e cercare di non pensare a lui.

"Hai un po' d'inchiostro in più?" chiese a Blaise, infastidito con se stesso per essere stato troppo impegnato a cercare la sua cravatta quella mattina per ricordarsi di controllare la boccetta dell'inchiostro. Si irrigidì leggermente quando sentì delle persone entrare in classe e un lieve mormorio che percorreva la stanza. Senza dubbio Harry e i suoi amici erano appena entrati. Draco cercò di mostrarsi indaffarato, cercando la penna di ricambio. Il Guaritore aveva detto loro di evitarsi il più possibile, e Draco lo avrebbe fatto, dannazione, nonostante l'abitudine di quattro mesi gli dicesse di girarsi e salutare, almeno.

"Aprite il libro a pagina 432," disse Piton entrando in classe, e subito un fruscio di pagine sovrastò i mormorii curiosi. Per lo meno c'era una cosa buona nella lezione di Pozioni: non c'era davvero il tempo perché qualcuno li vedesse fare altro che tentare di tenere il passo con le spiegazioni di Piton o con gli esercizi pratici.

Soprattutto quando la parte pratica della lezione richiede di svolgere un compito quasi impossibile come questo, pensò Draco più tardi quando andarono ai calderoni. Preparò il suo distillatore, compatendo i poveri sfigati che dovevano distillare il veleno a mano, e lanciò un'occhiata all'edizione domenicale del Profeta che Pansy aveva portato in classe, mentre aspettava che il distillatore facesse quello che doveva fare.

Bond di Anna FugazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora