Giorno 143, giovedì
Pansy percorse il corridoio a passi pesanti, fumante di rabbia. Che giornata tremenda. Per prima cosa, tutti i suoi appunti di Pozioni di quella mattina erano stati rovinati da una goccia vagante di SpalmaMarcio, e Millicent Bulstrode sarebbe stata molto, molto infelice se non avesse trovato il modo di compensarla adeguatamente. Poi quel Tassorosso stronzo, Zacharias Smith, le aveva fatto fare la figura della scema a Antiche Rune, con l'aiuto entusiasta di Queenie. Poi il professore di Difesa contro le Arti Oscure aveva deciso di rendere la lezione più interessante e far lavorare i 'gruppi fissi' con persone con cui non lavoravano di solito, aveva fatto un incantesimo di abbinamento casuale, e aveva mandato Pansy e Draco a lavorare con Potter, Weasley e la Granger. Per un compito che richiedeva di esercitarsi dopo le lezioni. Per il resto della settimana. Meraviglioso.
L'unica cosa positiva fino a quel momento era che tutte le lezioni al terzo piano erano state cancellate quasi un'ora prima, quando uno studente del sesto anno aveva lanciato per sbaglio un Sonorus tanto potente da trasformare l'intero piano in un inferno cacofonico. Il che era stato un colpo di fortuna, perché l'aveva liberata dalla lezione di Storia della Magia dei Serpeverde e le aveva concesso venti minuti di studio tranquillo prima che il loro stupido gruppo di Difesa si dovesse incontrare nell'aula 11.
Forse non sarà così male, pensò avvicinandosi alla porta. Per quanto ce l'avesse con Draco per essere voluto tornare con Potter, per loro sarebbe almeno stata un'occasione per incontrarsi senza doversi preoccupare che qualcuno venisse a sapere del rifiorire della loro relazione.
Per fortuna Weasley e la Granger non erano tassorossamente contenti della storia di Draco e Potter; anzi, erano entrambi un po' preoccupati. Anche se l'altro giorno la Granger, imbarazzata, aveva iniziato a dire qualcosa su come fosse comprensibile che Potter avesse voluto tornare con Draco, dato che 'non era cresciuto con sufficiente affetto fisico', e quindi era stato 'naturalmente attirato di nuovo verso l'unica relazione dove aveva avuto–' prima che Pansy le chiedesse (molto gentilmente, oltretutto) di tenersi per sé le sue idee Babbane e di concentrarsi invece sull'aiutarli a dare sfogo a quella cosa senza che nessuno lo venisse a sapere.
Dare sfogo un accidenti, sbuffò Pansy tra sé e sé. Draco non stava dando sfogo a un bel niente. Era fin troppo allegro per essere uno che stava vivendo un'ultima avventura. Quello stupido idiota sembrava addirittura felice. Con Potter. Se non fosse stato per l'identità della persona con cui stava, e per il fatto che la stava facendo diventare un fascio di nervi, sarebbe anche stata contenta per lui.
E da quel giorno tutti loro avrebbero dovuto lavorare insieme. Fino a lunedì. Spinse la porta del piccolo magazzino assegnato alla classe di Difesa, pensando che era impossibile che quel giorno potesse andare peggio, poi aprì la porta della classe vera e propria e si fermo all'improvviso.
La sua giornata era appena peggiorata.
Draco e Potter erano avvinghiati su una sedia, Potter seduto a cavalcioni su Draco, e le loro labbra che si muovevano insieme avidamente, le camicie sbottonate a metà, la cravatta rossa e d'oro di Potter sulla spalla dell'altro, le dita di Potter tra i suoi capelli. Draco si spingeva nell'abbraccio di Potter, piegando la testa all'indietro, gemendo mentre la bocca di Potter scendeva lungo il suo collo. Erano chiaramente troppo presi l'uno dall'altro per sentire Pansy, o per notarla a soli pochi passi di distanza da loro, nell'ombra del magazzino.
E oddio, ecco una cosa che Pansy proprio non aveva bisogno di vedere, Potter che faceva scivolare le mani verso il basso e sbottonava i pantaloni di Draco e tirava giù la cerniera, e Draco che lo incitava con un sibilo, il respiro che accelerava, ricambiando il favore con entusiasmo, infilando una mano nei pantaloni di Potter.
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Bond di Anna Fugazzi
Hayran KurguL'ennesima storia in cui Harry e Draco sono costretti a stare insieme per cause al di fuori del loro controllo e poi succedono un sacco di cose che condurranno al Vero Amore. Perché ogni scrittore di H/D deve scriverne almeno una. Questa storia è st...