Epilogo: 22 maggio

6.5K 281 254
                                    


Giorno 236, sabato

Tassorosso: 380
Corvonero: 370
Grifondoro: 210
Serpeverde: 60

Harry diede un'ultima occhiata al grande tabellone segnapunti al bordo del campo prima di stringere la mano a Carmichael e iniziare l'ultima partita di Quidditch dell'anno, che aveva per protagoniste le squadre agli ultimi due posti della classifica.

Guardò i suoi compagni di squadra e sollevò le sopracciglia, chiedendo silenziosamente se fossero ancora d'accordo, e gli altri gli risposero con un cenno affermativo della testa. La partita Corvonero/Tassorosso era finita con una sorprendente vittoria di Corvonero, con un punteggio di 160 a 30, il che significava che Grifondoro aveva una – piccolissima – possibilità di vincere la Coppa di Quidditch. Se Tassorosso avesse vinto l'ultima partita, sarebbe stato quasi impossibile superarli, ma quel giorno Grifondoro aveva bisogno di 180 punti per raggiungere il primo posto. E i suoi compagni di squadra avevano votato per lasciare che lui cercasse di tenere il Boccino lontano da Serpeverde finché non avessero segnato tre gol.

Non sarebbe stato facile. Il Portiere Serpeverde era molto migliorato, e sembrava in grado di bloccare praticamente qualsiasi cosa, e i Cacciatori Grifondoro non erano pronti per quella partita. Ginny, Dean e Demelza Robins erano andati fortissimo insieme, ma poi Dean e Demelza erano stati trasformati in tritoni durante un'esercitazione del Club dei Duellanti, e i loro sostituti non erano dello stesso calibro. Non sarebbe stato facile impedire la cattura del Boccino prima che Grifondoro avesse segnato tre gol. Ma era una giornata parecchio buia e ventosa, per essere a fine maggio; forse avrebbe avuto fortuna e nessun Cercatore sarebbe stato in grado di individuare il Boccino per un po' di tempo.

Alzò gli occhi verso Draco, mettendosi in posizione di Cercatore sopra di lui, e sorrise nonostante la giornata lugubre. Era meraviglioso averlo lì, considerato tutto quello che era successo negli ultimi mesi. Draco aveva dovuto lottare con le unghie e con i denti per mantenere il suo posto in squadra mentre la Casa di Serpeverde si era ridotta a brandelli dopo il loro nuovo Legame, soprattutto dato che non era tornato a vivere nel suo dormitorio. Ma alla fine aveva vinto. Ed eccolo lì.

Ed eccoli entrambi lì. Il cerchio si era chiuso, e stavano giocando una partita tra Cercatori.

Ed ecco il Boccino, appena sopra la porta di Serpeverde. Draco si lanciò all'inseguimento, con Harry alle calcagna, e i due lottarono in aria, l'uno che sorpassava l'altro, volteggiava intorno all'altro, e Draco quasi lo acchiappò – e poi il Boccino svoltò e Draco imprecò e per poco non si schiantò contro un Cacciatore Grifondoro, e Harry scartò per evitarli entrambi, e avevano di nuovo perso il Boccino.

Dannazione.

Harry volò un po' più in alto, facendo dei giri intorno al campo. Grazie al cielo il Legame si era di nuovo attenuato, dopo due mesi, ed erano in grado di giocare senza disturbi. Nelle settimane successive al Legame, era stato incredibilmente frustrante dover di nuovo stare insieme tutto il tempo. Anche se ci era voluto molto meno tempo di quanto avessero pensato per potersi separare. Scopare regolarmente aveva contribuito sostanzialmente a placare la pretesa del Legame a farli stare vicini e, paradossalmente, ad attenuarlo un po'. Un buon affare, insomma.

La vicinanza non era stata il problema peggiore, neanche lontanamente. Quei due mesi erano stati parecchio difficili. La parte peggiore, naturalmente, fu quando Lucius chiamò Draco attraverso il suo pseudo Marchio Nero, e Draco si era rifiutato di rispondere alla convocazione. Per cinque orribili giorni che ancora faceva venire loro gli incubi, Harry aveva tenuto Draco stretto tra le braccia mentre l'altro soffriva per il dolore del Marchio e i Guaritori cercavano di fare qualunque cosa in loro potere per contrastarlo, con alternato successo.

Bond di Anna FugazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora