Giorno 3, Giovedì, continuato
Devo tenere presente che vivo con un Serpeverde, e con un Serpeverde particolarmente sgradevole e vendicativo, pensò Harry all'ora di pranzo.
Fino a quel momento non era stata una bella giornata. Erano arrivati affannati a Trasfigurazione con otto minuti di ritardo e, anche se la McGranitt non aveva fatto altro che fermarsi a metà frase e aspettare che si mettessero a sedere prima di continuare, da quel momento Malfoy era stato di umore terribile. In forte contrasto con l'atteggiamento laconico e imbronciato degli ultimi due giorni, durante tutta la parte pratica della lezione aveva continuato una litania costante di abusi verbali.
Il fatto che stessero frequentando la lezione di Malfoy non aveva aiutato, perché ogni frecciatina diretta a lui era seguita da un coro di risate dagli altri suoi compari Serpeverde. Harry fu più volte tentato di rispondere, ma si morse la lingua pur di trattenersi, perché sapeva che qualunque cosa avesse detto sarebbe stata sbeffeggiata senza pietà da Malfoy e dai suoi amici.
"Grande, Potter. Un lavoro di cui sarebbe fiero qualsiasi ragazzino del secondo anno. Peccato che tu sia al settimo."
"Forse quella piccola scintilla di comprensione si sentiva troppo sola nel tuo cervello senza nessun altro pensiero a tenerle compagnia? È per questo che ha deciso di abbandonarti?" Questo commento era stato particolarmente apprezzato da Pansy Parkinson.
"Per Merlino, Potter, quella penna devi trasformarla in un fiore, non in un filo d'erba."
"Fai solo finta di essere completamente stupido, vero Potter? Per ingannarci tutti e darci un falso senso di superiorità?" Almeno quella frase aveva avuto il risultato di far togliere cinque punti a Serpeverde per la maleducazione di Malfoy, ma non aveva aiutato l'ego di Harry nemmeno un po'.
Poi c'era stata Difesa contro le Arti Oscure. Durante la prima parte della lezione, Harry aveva potuto sedere vicino ai suoi amici, ma nella seconda parte era stato necessario spostarsi per esercitarsi a lanciare incantesimi contro delle banshee. Goyle, Tiger e Pansy Parkinson erano finiti a lavorare vicino a loro, e si erano uniti a Malfoy nel prendere in giro Harry e Hermione, impegnati a sconfiggere la banshee di Harry. In qualche modo, le ripetute esortazioni di Hermione a non prestare ascolto a 'quel viscido bastardo' non avevano aiutato affatto.
"Cavolo, Potter, è come se fossi sposato con un Magonò," aveva mormorato Malfoy, e i suoi amici Serpeverde erano scoppiati a ridere.
"Non siamo sposati," scattò Harry, e Malfoy lo guardò sbattendo gli occhi.
"Cosa?"
"Siamo Legati. Non siamo sposati," rispose Harry in modo teso.
"È la stessa cosa."
"Non è vero. Non chiamarlo in quel modo," disse Hermione freddamente.
Malfoy scambiò un'occhiata stupita con i suoi compagni. "Perché no?"
"Il matrimonio non è un anatema che ti incatena a un rospo odioso che vorresti strangolare nel sonno. È una cosa fondata sull'amore e sull'impegno - è una cosa bella."
Malfoy fece un sorriso sarcastico. "Ooh. Che dolce. Il matrimonio è tutto poesia e cuori caramellosi, vero?" La Parkinson ridacchiò. "Quanto siete Babbani. Ok, allora, come vuoi: cavolo, Potter, tesoro, è come se fossi sposato con un Magonò."
Harry arrossì furiosamente, facendo piegare i Serpeverde dalle risate e dando a Malfoy la scusa perfetta per continuare a deriderlo senza pietà per il resto della lezione.
"Non pensare troppo, caro. Non è il tuo forte."
"Luce dei miei occhi, questa tua incompleta incapacità di seguire anche le istruzioni più semplici ti viene naturale, o ci hai dovuto lavorare sopra per perfezionarla?"
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Bond di Anna Fugazzi
FanficL'ennesima storia in cui Harry e Draco sono costretti a stare insieme per cause al di fuori del loro controllo e poi succedono un sacco di cose che condurranno al Vero Amore. Perché ogni scrittore di H/D deve scriverne almeno una. Questa storia è st...