Capitolo 14: 29 novembre - 21 gennaio

6K 205 313
                                    


Giorno 62, domenica

Harry aprì gli occhi, assonnato, e sbatté le palpebre. C'è qualcosa che non va. Qualcosa...

"Malfoy?" sussurrò.

Malfoy era disteso su un fianco, con gli occhi chiusi, il respiro affannato e la fronte aggrottata, e stava travolgendo Harry con ondate di terrore e risentimento.

"Malfoy?" Harry gli toccò il braccio e Malfoy sobbalzò e si ritrasse, mordendosi il labbro, ancora addormentato.

"No..." mormorò. "Non..."

"Malfoy," disse Harry, scuotendolo con delicatezza. "Draco. Svegliati."

Malfoy si svegliò con un sobbalzo, gli occhi spalancati e tormentati. "Che–"

"Penso che stessi avendo un incubo. Sh, va tutto bene." Harry allungò la mano, esitante, incerto se il suo tocco sarebbe stato gradito o meno.

"Stavo cosa?"

"Stavi avendo un incubo. Adesso sei sveglio, va tutto bene," disse Harry a bassa voce, massaggiando il braccio di Malfoy, notando che stava tremando.

Malfoy annuì, incerto e ancora disorientato, e Harry lo attirò lentamente tra le sue braccia, estremamente turbato quando Malfoy accettò il suo conforto e lo tenne stretto, apparentemente senza pensare a quanto quel gesto lo facesse sembrare vulnerabile.

"Ti ricordi su cos'era?" chiese Harry con cautela.

"N-no... sì. Qualcosa. Era su mio padre, credo."

Harry trattenne un brivido. "Cosa su di lui?"

"Niente di male, solo quello che ha detto ieri, i–" Malfoy chiuse la bocca tutt'a un tratto, e Harry sentì provenire da lui un'ondata di allarme e di reticenza.

"Non devi dirmelo se non vuoi," si affrettò a dire Harry. "Però a volte fa bene raccontare un incubo. Ma, ehm, a volte peggiora la situazione."

Malfoy annuì, il suo respiro era ancora irregolare, ma si stava calmando a poco a poco.

"Peggiorerebbe la situazione?"

"Sì." Malfoy si schiarì la gola e annuì, la sua stretta si allentò e il disagio sembrò diminuire, e allora Harry sentì una piccola ondata di imbarazzo provenire dall'altro.

Harry sospirò. "Dai, Draco, stavi facendo un incubo. Io di solito mi sveglio urlando quando ne ho uno." Malfoy ridacchiò e Harry lo sentì rilassarsi un po'. "Puoi dirmi perché è venuto?"

Malfoy si schiarì di nuovo la gola. "Lui... un sacco di ragioni. Informazioni sulla mia famiglia, su quello che sta succedendo. Molte cose sono private, naturalmente, altrimenti te le avrei dette."

"L'avevo capito."

"Oh, e voleva che sapessi che sta ancora cercando di trovare chi ha lanciato l'Incantesimo di Legame."

"Davvero? Cos'è che può fare che gli Auror non possono?" Ci fu una pausa molto breve, durante la quale Harry ripensò alle proprie parole, poi si mise a ridere. "Lascia stare, fa' come se non te l'avessi chiesto."

"Non ho sentito niente," disse Malfoy con un sogghigno.

"Qualcos'altro?"

"Dovrò parlare con una giornalista. Lunedì dopo le lezioni."

"Di cosa?"

"Di noi, del Legame, la nostra bella famigliola felice, eccetera eccetera."

"Come ti invidio," disse Harry in tono sarcastico.

Bond di Anna FugazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora