Capitolo 12

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12)Il braccialetto

Mi svegliai di soprassalto come ormai ogni notte, completamente sudata e spaventata. Guardai l'ora, erano le 6:30 del 21 Dicembre. Era passato già un mese  dalla prima notte che feci quell'incubo e oggi sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze Natalizie. Sospirai per poi scendere dal letto e andare a fare una doccia veloce. Uscì e misi dei jeans con una maglia felpata nera larga che lasciava la spalla sinistra scoperta e dei stivaletti neri in camoscio. Misi un po di matita e mascara e lasciai sciolti i capelli che fermai con un cerchietto nero. Vidi che erano ancora le sette e decisi di camminare un po. Misi il giubbotto nero di pelle e una sciarpa grigia, presi la borsa a tracolla con i libri per la scuola e uscì di casa. Fuori c'era molto freddo, ma non ci feci molto caso. Chiusi per bene la porta di casa per poi attraversare il giardino e arrivare al cancello che apri per poi uscire. Vidi una lettera impacchettata a dovere vicino il cancello la presi e lessi il mio nome. Il mittente era anonimo, strano pensai. Aprì e ci trovai un'altra busta, più piccola e con dentro forse qualcosa aprì la bustina e ci vidi un braccialetto per bambini d'oro con delle apette e delle farfalline. Mi venne in mente un ricordo

FLASHBACK

"Nonna Rose Nonna Rose"dissi alla donna piangendo

"Che hai piccola, perché piangi?"mi chiese lei spostandomi qualche ciocca di capelli dal viso per mettermelo dietro l'orecchio com'era solita fare

"Papà mi ha buttato il braccialetto che mi ha comprato mamma"borbottai piangendo abbracciando mia nonna che mi accarezzò dolcemente la schiena

"Su piccola non piangere" provò a consolarmi lei asciugandomi qualche lacrima

"Perché me lo ha buttato" mormorai singhiozzando

"Non lo so principessina ma ti prometto che un giorno riavrai quel braccialetto" mi disse lei accarezzandomi il viso

"Promesso?"gli chiesi asciugando qualche lacrima

"promesso"ammise lei abbracciandomi un'ultima volta

FINE FLASHBACK

Quasi piansi a quel ricordo di quella bambina di cinque anni e mi rigirai il braccialetto tra le mani. Era questo il bracciale che mi comprò mia madre ed era strano rivederlo dopo tutti quegli anni. Mi scese una lacrima che subito asciugai e misi tutto in borsa per poi prendere il pacchetto di sigarette e accenderne una. Com'era possibile che quel bracciale dopo ben quattordici anni sia li. Buttai il fumo e presi il cellulare e lessi un messaggio

Da:Riccio xD

Buongiorno tizia dal colore dei capelli strambo che ne dici di venire a fare colazione al bar davanti scuola con me e gli altri quattro tizi dei mie colleghi di lavoro? :)

Sorrisi a quel messaggio e risposi A:Riccio xD

Ma certo tizio dai capelli ricci!

gli risposi per poi tornare indietro e prendere la macchina. Faceva freddo e la strada era troppa per andare a piedi, anche se lo facevo spesso, Buttai la sigaretta ormai finita e aprì il mio gioiellino nero, mi ci catapultai dentro accendendo l'aria calda. Accesi la macchina e le cinque fastidiose voci mi fecero sbuffare come ogni volta. Odiavo quella canzone più della mia stessa vita, si chiamava live young se non sbaglio ed era la prima dell'album con la cabina telefonica che non ricordo il nome. Tolsi il cd e misi la radio.

"Ed ecco a voi il singolo della boy band più famosa del momento, esatto stiamo parlando degli One Direction ed ecco a voi Midnight Memories!!" esclamò una voce metallica ed ebbi l'istinto di rompere la radio, ma fortunata mente arrivai e vidi cinque cretini incappucciati fino ai piedi sia per il freddo che per non farsi scoprire. Che idioti!

Truly, Madly, Deeply♥ [Zayn Malik]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora