"Sono disperata!"

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IMPORTANTE:

La storia NON è la mia. Io la pubblico soltanto qui con il permesso dell'autrice :D (la storia la trovate anche su EFP pubblicata dall'autrice ufficiale)

Pov. Darcy

"Eleonor!"

Corsi ad abbracciare la mia amica che, come al solito, stringeva fra le mani un enorme sacchetto di cornetti al cioccolato. Era sempre stata un tipo goloso, ma adesso che era incinta ingurgitava di tutto. Diceva che aveva le voglie ogni giorno ed era insopportabile quel desiderio di dover mangiare anche le cose più strane.Lei mi accolse fra le sue braccia magre, mentre io facevo attenzione a non gravare il peso del mio corpo sul suo enorme pancione. Era una femminuccia e mancavano due mesi al parto. Louis era eccitato e non faceva altro che torturarsi i capelli ogni volta che Eleonor aveva qualche piccola ed inutile contrazione. Se essere incinta significava essere sottoposti a tutta questa pressione, allora preferivo rimanere nel mio stato attuale.

"Darcy, tesoro! Come stai?!", disse accomodandosi sul divano rosso.

Poggiò il cappotto blu sul cuscino accanto a lei, aprendo il sacchetto bianco che ancora aveva fra le mani.

"Abbastanza bene!", sbuffai sedendomi vicino a lei.

Eleonor era più grande di me ed era come una sorella. Mi accoccolai fra le sue braccia, mentre lei mi accarezzava i capelli neri.

"Cosa succede?", disse aggrottando le sopracciglia.

Era stupenda e soprattutto dolcissima.Scrollai le spalle, poggiando una mano sul suo pancione.

"Com'è essere incinta?", buttai lì.

Lei sorrise, portando il mio viso all'altezza del suo:"Una meraviglia! Senti un esserino muoversi dentro di te e, anche se hai le vampate di calore o i crampi ogni due minuti, già lo vuoi bene. Vorresti vedere il suo viso e ogni notte sogni come possa essere il suo aspetto!"

Sbarrai gli occhi: Come faceva ad essere sempre così ottimista?!

"So che Harry ti ha chiesto di fare un bambino...", sussurrò lentamente.

Mi alzai di scatto, sbuffando sonoramente:"Ormai lo sanno tutti, persino il direttore del mio giornale!"

Iniziai ad agitare le mani in aria. Afferrai uno straccio verde dalla cucina, iniziando a pulire con forza il lavello in ferro.

"Perché non vuoi farne uno?", mi chiese Eleonor raggiungendomi ed accarezzandomi una spalla.

"Eleonor... Io non so neanche come si tiene in braccio un bambino!", esclamai esasperata,"Perché Harry deve sempre ottenere tutto?!"

"Forse vorrebbe solo avere una famiglia con te...", mormorò lei afferrando il suo cappotto.

"Io vado... Adesso sono solo di intralcio!", continuò offesa.

"No... Aspetta Eleonor! Io.."

Ma prima che potessi finire di scusarmi, lei era già fuori.

Sospirai, accendendo la televisione. Non trasmettevano niente di interessante, così mi preparai un enorme piatto di spaghetti, assalita da una fame improvvisa.

Intorno era tutto silenzioso e, a farmi compagnia, c'era solo il rumore del cucchiaio a contatto con il piatto di ceramica.

Avevo quasi finito la mia pasta, quando mi sentii di rimettere nuovamente.

Corsi nel bagno, aprendo la tavoletta del water velocemente, per evitare di sporcare il pavimento lucido.

Poi, vomitai persino l'anima. Sentivo un tremendo acido in bocca e gli spaghetti risalirmi per la gola.

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