"Puntino"

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IMPORTANTE:

La storia NON è la mia. Io la pubblico soltanto qui con il permesso dell'autrice :D (la storia la trovate anche su EFP pubblicata dall'autrice ufficiale).

Pov. Harry

"Harry! Ti muovi ad uscire da questo maledetto bagno?!"

Darcy stava urlando da più di mezz'ora contro il legno della porta, aspettando che mi degnassi ad uscire.Stavo sistemando i capelli per andare a fare la prima visita dal ginecologo.

"Un minuto!", urlai a mia volta, sbattendo il ginocchio contro un mobiletto vicino la finestra.

"Cazzo!", imprecai a denti stretti saltellando per tutto il bagno, cercando di infilarmi i calzini.

"Ma cosa stai facendo?!", continuò lei battendo i pugni sulla porta.

"Ho quasi fatto!", scivolai su una macchia d'acqua, sbattendo il sedere violentemente a terra.

"Ma... Tutte a me?!", mormorai.

"Harry se non esci giuro che..."

Ma prima che lei potesse finire la frase, spalancai la porta, trovandomela a un centimetro di distanza.

"Fatto!", sorrisi lasciandole un veloce bacio a stampo.

Sbuffò, seguendomi in salone dove raccolsi il borsone con le mie cose e afferrai le chiavi della macchina.

"Sai che la visita la faremo in un comunissimo ospedale, vero?", mi chiese lei aggiustando i capelli allo specchio.

"Che?! Amore no! Ci serve il miglior ginecologo del mondo! Posso permettermelo!", dichiarai fiero.

Amavo essere famoso. Potevo fare tutto ciò che volevo.

"Ok... Allora andremo in un comune ospedale!", ribatté lei, infilando un cappellino di lana.

"No, no, no e poi no! Darcy andremo da un ginecologo privato!", urlai bruscamente, aprendo la porta di casa.

"Senti, Harry... La visita la devo fare io, quindi si fa quello che dico io", disse con calma, marcando la parola 'io'.

"Perché ti accontenti di poco quando puoi avere il meglio?!", chiesi scettico, aprendo la portiere dell'auto per farla salire.

Dato che era bassa, fece un piccolo saltello per entrare.

"Perché voglio che mio figlio sia trattato come tutti gli altri. Solo perché ha un padre famoso, non significa che deve esserlo automaticamente anche lui", sbuffò.

"Sei sempre così... Uuuuugh!", grugnii, infastidito.

"E poi ho già il mio ginecologo, Federico. È grazie a lui se ho scoperto che sono incinta, quindi voglio che mi segua lui"

Provai un senso di gelosia invadermi tutto il corpo.

"Chi cazzo è FEDERICO?!!!!", urlai mettendo in moto.

"Te l'ho detto! Il MIO ginecologo!", esclamò lei infastidita.

E no! Quello arrabbiato dovevo essere IO non LEI!

"Non possiamo rivolgerci ad una donna?", domandai con fare ovvio.

"No!", ribatté lei, facendomi incazzare ancora di più.

"Non permetterò a quello di mettere le mani su MIA moglie!", dichiarai infastidito e tremendamente geloso, afferrandole la mano e mostrandole l'anello che portava al dito.

"Io mi fido di lui!"

Ingoiai sconfitto, dirigendomi a quel cazzo di ospedale.

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