IMPORTANTE:
La storia NON è la mia. Io la pubblico soltanto qui con il permesso dell'autrice :D (la storia la trovate anche su EFP pubblicata dall'autrice ufficiale)
P.S-capitolo rosso...
Pov. Darcy
"Sono a casa!"
Chiusi lentamente la porta d'ingresso, gettando il cappotto sull'appendiabiti.
Intorno non c'era niente fuori posto ne tantomeno si sentiva il solito rumore di Harry che giocava alla play... Si, ventidue anni suonati e ancora sta attaccato a videogiochi.
Sbuffai, sentendo i piedi andare a fuoco per le scarpe alte.Le sfilai, riponendole nella scarpiera bianca. Poi, a piedi scalzi, mi diressi verso la cucina.
Niente...
"Harry!", urlai per farmi sentire.
Poi, avvertii una mano poggiarsi sui miei occhi, oscurandomi la visuale.
"Harry? Ma sei uscito di testa!?!", dissi dimenandomi dalla sua presa forte.
"Sssh... Ben tornata amore!", sussurrò maliziosamente al mio orecchio.
Sentivo il terrore invadere ogni singola parte del mio corpo.
"Potresti levare la mano dai miei occhi?!", chiesi retoricamente.
Lo sentii muoversi dietro di me...
"Che fai?!"
"Niente!", disse con voce strozzata.
Poi, percepii la sua mano scendere lungo la mia schiena. Afferrò i lembi della camicetta, tirandoli leggermente.
"Questa non serve...", mormorò.
Sentii la sua mano armeggiare con i bottoni, facendo poi scivolare il tessuto sulle braccia della mia pelle.Finalmente levò la mano dai miei occhi. La luce mi abbagliò, lasciandomi stordita per un attimo.Harry afferrò la cintura dei mie pantaloni, sbottonandola lentamente.La sfilò dai passanti, facendomi fremere.
"Mi sei mancata..."
"Anche tu...", ammisi arrossendo come un pomodoro.
Lui sorrise, facendomi voltare, in modo da avermi faccia a faccia con lui.
"Come è andata a lavoro?", mi chiese mentre tirava giù la zip dei pantaloni.
"Il direttore mi ha dato una settimana di ferie...", mormorai.
Vidi un lampo di felicità attraversare i suoi occhi verdi. Poi, sbottonò il bottone nero come i pantaloni, facendomi scorrere questi ultimi lungo le gambe.Ogni volta che scopriva un lembo di pelle, lo baciava avidamente.Poggiai le mani sulle sue spalle, facendo uscire i piedi dai pantaloni.
"Tu?! Come è andata l'intervista?", dissi velocemente per distrarlo.
Sentii il suo respiro sulle gambe.
Alzò il capo, guardandomi negli occhi.
"Non sono andato...", mormorò prima di iniziare a baciarmi il ventre.
"C-Come m-mai?!", balbettai...
"Non mi sentivo bene!", sorrise contro la mia pelle.
Si alzò dal pavimento, trovandosi alla mia altezza... Ossia, oscurandomi con la sua altezza.Abbassò il viso vicino al mio, soffiando sulle mie labbra.
"Apri le gambe...", sussurrò sensualmente.
Titubante, divaricai le mie gambe pallide come un fantasma.Lui mise una sua mano tra di esse, stringendo la coscia destra, proprio come avevo fatto io quella mattina.
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Desperate Wife
RomanceIMPORTANTEEE: La storia che pubblicherò NON è mia ma di una bravissima scrittrice di EFP che mi ha dato il permesso di pubblicarla. Darcy è una ragazza di venti anni.Ha il suo lavoro, le sue amiche... E un marito famoso che vuole a tutti i costi ave...