"Mamma?.... Papà?"

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IMPORTANTE:

La storia NON è la mia. Io la pubblico soltanto qui con il permesso dell'autrice :D (la storia la trovate anche su EFP pubblicata dall'autrice ufficiale).

P.s- Questo capitolo è tratto da un episodio realmente accaduto all'autrice.♡

Pov. Harry

Stringevo fra le braccia il corpo di Darcy che, sfinita, si era accasciata sul materasso cadendo in un sonno profondo.Io la guardavo, ricordando di quando le avevo mentito sulla pillola per fare l'amore senza precauzioni e, adesso, nell'altra stanza dormiva un piccolo angelo dalle corna rosse. La amavo.La sentii muoversi, scostando le coperte dal suo corpo.

"Harry...", mormorò con la voce impastata dal sonno,"Che fai sveglio alle due di notte?"

"Avevo voglia di te...", sussurrai maliziosamente, mettendomi sul suo corpo.

Lei rise, afferrandomi per la nuca e baciandomi passionalmente. Feci scorrere una mano sulla sua coscia sotto le coperte, stringendola e facendola gemere sulle mie labbra.

"Shh... Sveglierai Candy", le sussurrai in un orecchio, mettendole la mano destra sulle labbra gonfie per i troppi baci della notte passata a roteare fra le coperte fresche.

Lei chiuse gli occhi, mordendomi la mano per non urlare mentre le stringevo il petto e lo baciavo, divorandolo quasi.

"Mamma?... Papà?"

Sobbalzammo, vedendo la piccola Candy sul ciglio della porta, con i suoi capelli lunghi che ricadevano sulle spalle e un pupazzo stretto nella mano sinistra, mentre l'altra era sul viso vicino gli occhi che strofinava.

"Cazzo!", imprecai a denti stretti, togliendomi da sopra Darcy e coprendo entrambi con le coperte fin sopra il naso.

"Che cosa stavi facendo alla mamma?", continuò la piccola avvicinandosi al letto.

Darcy mi guardò allarmata.

"Ferma!", sussurrai bruscamente, protendendo un braccio in avanti.

Lei si bloccò sul posto, spaventata.

"Che succede?", sussurrò impaurita.

Poggiai l'indice sulle mie labbra, intimandole di fare silenzio:"Sotto il letto c'è un mostro che vuole rapire la tua mamma...", dissi dicando il pavimento con l'indice affusolato.

Darcy mi strinse una coscia da sotto le coperte, in segno d'intesa, facendomi fremere.

"Ed ora come facciamo!", urlò lei allarmata.

Così svegliava tutto il vicinato. Mi maledissi mentalmente per non aver bloccato i miei spiriti bollenti quella sera.

"Devi andare nella tua stanza e prendere una lucina così lui scappa... Odia la luce!", sorrisi.

Lei corse fuori, chiudendo la porta alle spalle.

"Merda vestiti!", disse Darcy balzando giù dal letto e saltellando per tutta la stanza infilando il pantalone del pigiama.

Cercai alla cieca i boxer sul pavimento, sbattendo per ben tre volte il piede contro il comodino.

"Dove sta la mia maglia?", sussurrò bruscamente Darcy,"Harry dove diamine l'hai buttata?"

"Amore quando ti spoglio non penso a ripiegare le magliette! Sai, sono impegnato a guardare altro!", dissi ironico, gettandole una mia felpa.

Lei la indossò e, prima che entrasse Candy, ci infilammo sotto le coperte.

"Eccola papà!", corse lei verso di me, balzando sul letto e abbracciando la madre come per paura che la potessero portare via.

"Tutto bene mammina?", disse baciandole una guancia e accarezzandole i lunghi ed ondulati capelli neri dove, quella notte, avevo affondato più volte le dita.

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