IMPORTANTE:
La storia NON è la mia. Io la pubblico soltanto qui con il permesso dell'autrice :D (la storia la trovate anche su EFP pubblicata dall'autrice ufficiale).
P.S- Il capitolo dopo sarà l'ultimo e verrà raccontato il punto di vista di Candy, cresciuta, che si trova ad affrontare l'adolescenza in compagnia di un padre famoso.
Sistemai le varie carte sparse sulla scrivania nell'ultimo dei miei cassetti, sospirando sonoramente.Feci scorrere il dito sulla mia lista delle cose da fare, vedendo se avevo dimenticato qualcosa.
"L'incontro con il direttore!", esclamai battendomi una mano sulla fronte.
Me ne ero totalmente dimenticata, facendo passare ciò che era più importante in secondo piano.Mi diedi una sistemata ai capelli neri ed ondulati, raccogliendoli in una coda alta e disordinata come sempre.Camminai a passo svelto per i corridoi, vedendo appesi alle pareti le varie copertine dei giornali appena usciti in commercio. Di tanto in tanto qualcuno alzava lo sguardo dal suo computer per salutarmi o semplicemente sorridermi.
"Darcy, sei arrivata finalmente!", esclamò il direttore facendomi entrare nel suo ufficio spazioso e pieno di libri sull'arte del giornalismo.
"Ho avuto qualche imprevisto", sussurrai imbarazzata, prendendo posto su una delle sedie in legno vicino la grande scrivania.
"Ho una buonissima notizia per te", sorrise, porgendomi una tazza di the che però rifiutai gentilmente.
"Davvero? Quale?", chiesi curiosa.
"Sai, ti avevo detto che saresti dovuta andare in America per intervistare quella modella", iniziò facendomi incupire. Odiavo allontanarmi dalla mia famiglia per una settimana, sentendoli solo per telefono. Candy era peggio del padre, odiava quando partivo ed insieme ad Harry si metteva a piangere, facendomi sentire ancora di più in colpa.
"Invece hanno dato l'incarico a Bree!"
"Davvero?!", esclamai felice alzandomi dalle sedia.
"Certo", annuì lui,"Ma tu in cambio devi fare la sua di intervista"
"Qualunque cosa! Qualunque!"
Un'ora dopo ero nel mio ufficio, con il registratore poggiato sul tavolino in legno e una tazza di the fra le mani, mentre aspettavo l'intervistato.L'orologio segnava le cinque e lui era in ritardo di ben un'ora. Iniziai a battere un piede per terra, irritata. Odiavo i ritardatari.Sentii qualcuno bussare, così cercai di ricompormi, sussurrando un flebile e gentile "avanti".
Spalancai la bocca, vedendo una massa di capelli ricci fare capolino dalla porta.
"Amore" sorrise Harry sedendosi di fronte a me.
Il suo profumo invase l'aria, facendomi arrossire e rabbrividire.
"Cosa diavolo ci fai qui! Ho un'intervista!", sussurrai brusca, alzandomi e camminando verso di lui.
"Lo so. È la mia intervista!", sorrise a trentadue denti, mentre io sgranavo sempre più gli occhi.
"C-c-cosa?!", chiesi con una nota acuta nella voce.
Io mi imbarazzavo terribilmente a fare quelle domande stupide.
"Mmh", mugugnò lui, prendendo il registratore fra le mani.
"Non toccare", sbuffai levandogli l'oggetto di mano. Dio sembrava un bambino.Lui ne approfittò per gettarmi sul suo corpo, facendomi arrossire ancor di più.
"Ciao", sussurrò sulle mie labbra, facendo strofinare i nostri nasi accaldati.
"Harry smettila!", sussurrai bruscamente, alzandomi e sistemandomi la camicetta che lui mi aveva leggermente alzato.Sospirai sonoramente, sedendomi composta sulla sedia di fronte a lui che, aveva le gambe accavallate e un sorrisetto impertinente stampato in faccia.

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Desperate Wife
RomansaIMPORTANTEEE: La storia che pubblicherò NON è mia ma di una bravissima scrittrice di EFP che mi ha dato il permesso di pubblicarla. Darcy è una ragazza di venti anni.Ha il suo lavoro, le sue amiche... E un marito famoso che vuole a tutti i costi ave...