capitolo 27

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Cerco di alzarmi dal letto ma... entra Thom che mi guarda ed alza gli occhi al cielo.

"Stavi per cadere già una volta, vuoi provare una seconda?" mi rimprovera

"No signore!" cerco di restare seria, ma fallisco miseramente

"Soldato, pronta a vedere il nostro piccolino?" si avvicina al letto e mi aiuta a sedere sulla carrozzina

"Su veloce, corriamo da lui" lo intimo come una bimba a spingermi e tutti scoppiano a ridere

Dopodiché ci avviamo finalmente verso la stanza di nostro figlio, sono molto ansiosa. Ho dormito molto poco stanotte, e in quel poco che ho dormito, facevo incubi continuamente. Ho avuto molta paura, dopo mesi e mesi di gioie, di pianti, di dolori, il mio bambino non poteva morire così, senza che avessi passato del tempo con lui, senza che lo avessi stretto tra le mie braccia, senza che lo avessi guardato pensando a quanto sia fortunata ad avere lui e suo padre con me, i miei guerrieri.

Mi scendono alcune lacrime che mi affretto ad asciugare, ma Thom mi vede.

"Piccola tutto okay?" chiede preoccupato, io annuisco sorridendo cercando di convincerlo

Lui mi prende la mano e la bacia, quanto lo amo.

Sapete sarò anche ripetitiva, noiosa, monotona, ma io non posso non pensare che sia la persona più fortunata della terra. Insomma ho una famiglia fantastica, i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla, hanno accettato la gravidanza quasi subito e hanno accolto Thomas come uno di famiglia, non mi hanno mai rinfacciato ne fatto pesare nulla. Mia sorella, la mia piccola Joe ha passato gli ultimi mesi tra chemio e ospedale, ma nonostante le poche forze e i rimproveri dei dottori e dei miei genitori ha sempre trovato un briciolo di tempo per dedicarsi a me e passare del tempo assieme, non potrei esserle più grata e più fiera di lei di così. Mio figlio, strano dire questa frase ma si, finalmente Marco è nato, ed è la cosa di cui vado più fiera. Non sarà stata la cosa più programmata del mondo, ma è la cosa più bella. In questi mesi son maturata tanto, le ragazze alla mia età pensano a tutt'altro che a un figlio, ma non me ne pento. Per ultimo c'è lui, il mio principe, il mio guerriero, il mio salvatore. Colui che non mi ha mai abbandonata nonostante tutto e dico tutto. Durante questi mesi ha asciugato le mie lacrime, ha fatto di tutto per farmi sorridere, ha assecondato le mie pazze voglie ed è rimasto al mio fianco, facendomi sentire amata.

Il mio ragazzo mi scuote e riportandomi alla realtà, ero immersa nei miei pensieri.

Davanti alla porta c'è un'infermiera che ci fa varie raccomandazioni.

"Entrate uno alla volta, faremo un eccezione solo per i genitori del bambino, che potranno entrare insieme, tutti gli altri, entreranno singolarmente. Mettete la mascherina, i guanti in lattice e potete restare dentro massimo 10 minuti, mi raccomando" dice e va via

Io e Thom indossiamo le mascherine, i guanti e lentamente entriamo nella stanza visibilmente ansiosi.

Ci guardiamo attorno finché non vediamo sulla targhetta il nome di Marco e ci avviciniamo.

"Amore della mamma ciao"  inserisco le mani nei fori accarezzando la minuscola testa di mio figlio

"Hey piccolo guerriero" sussurra il suo papà

"Sai ci hai fatto prendere un bello spavento piccolo" sorrido mentre asciugo le lacrime, vederlo e vedere che sta bene mi ha tolto un gran peso dal cuore

"Eh già, ma papà l'aveva detto alla tua mamma che sei forte e che ce l'avresti fatta. Sei proprio come lei, forte...speriamo che non abbia anche la sua testardaggine sennò sono spacciato" si mette a ridere ed io gli dò una leggera gomitata

"Ha il tuo stesso naso, chissà di che colore ha gli occhi" mi bacia la fronte

"Spero abbia i tuoi occhi, quel color scuro che tanto amo" dico baciandolo

"Sarà sicuramente bellissimo come il suo papà" ride

"Poco modesto mi dicevano" dico e mi unisco alla sua risata

"Amore è scaduto il tempo usciamo dai, facciamo vedere il piccolo ai tuoi genitori" annuisco, salutiamo il nostro leoncino ed usciamo

Non appena usciamo, mia madre entra e mi volto verso Thom

"Amore hai avvisato tua mamma che Marco sta bene?" gli ricordo

"Oddio no me ne sono completamente dimenticato, grazie amore ti amo"si allontana e va a chiamare sua mamma

Anne ci è stata molto vicina in questi mesi, quando i miei genitori erano impegnati potevamo contare su di lei, una volta mi ha anche accompagnata a fare un'ecografia. Purtroppo non è riuscita ad esserci in tempo per il parto poiché Lucas, il fratello di Thom, aveva una partita di pallavolo e ovviamente l'ha dovuto accompagnare. Quando  abbiamo saputo che Marco aveva bisogno dell'incubatrice le abbiamo detto di non venire e che se ci fossero stati dei cambiamenti l'avremmo avvisata.

Thom termina la chiamata, viene verso di me e...





Ciao ragazzi! Come va? Spero bene! Scuola finita😌 vi volevo chiedere se vi piacesse di più il capitolo scritto in questo modo❤️
Ciao tizi❤️

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