Capitolo 2 ~il Mio Nuovo Dolce Piccolo Aiutante~

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Si era svegliata, lavata, vestita, aveva pulito in giro, lavato e ordinato tutto insieme a delle signore che fanno parte della struttura. Ma pulire un edificio di undici piani, anche avendo una squadre di una trentina non era stato facile. Anche se il regolamento imponeva di pulire la propria stanza e tenerla in ordine, non si poteva mica lasciare che il porcile diventasse la sala principale.

Comunque dopo che si divisero in gruppi da tre, in modo da avere un gruppo per ogni piano e dopo aver pulito, prepararno un dolce di ben venuto.

POV STILES
Siamo appena arrivato e dire che le parole stanno per sgorgare dalla mia bocca come un fiume in piena non è niente.
Sul pullman mi hanno zittito per tutto il tempo, nessuno vuole mai parlare con me...

Lo so di essere logorroico e iperattivo però di sicuro sono meglio di certe mummie puzzolenti che camminano, non so perché ma l'odore degli altri kitten mi da il disgusto.

L'istituto è bellissimo, in ogni piano ci sono cinque bagni, quaranta camere in cui ci sono tre letti, e il salone nel quale c'è un immenso tavolo, due TV e molti futon piegati in un armadio nel caso qualcuno volesse guardare la tv da vicino e sta scomodo sulle sedie.

Il giro di presentazione inizia al primo piano dove ci sono le cucine, al secondo c'è il nido, al terzo ci sono i bambini dai 6 ai 13 anni, al quarto ci sono i ragazzi dai 14 ai 19 anni, e poi nel resto dei piani ci sono i kitten che hanno dai 20 anni in poi.

Io sono finito al quarto piano visto che ho 14 anni, ci fa da guida una signora di nome Laura, davvero gentile e simpatica.
<allora ragazzi tra una settimana verrà mio fratello nonché il proprietario della struttura vorrei che per quel giorno vi foste già ambientati, vi avviso e un po' musone a volte- dice ridacchiando, per poi avvicinarsi a me - piccolo hai sbagliato piano? >
Arrossendo sussurai < no signorira > è abbassai le orecchie

<owww che carino! Sei un amore, vuoi aiutarmi a sistemare questi bei gattini nelle loro camerette così dopo giochiamo un po?> lei sembrava simpatica <-e non puzza> peccato che l'ultima parte del mio discorso personale non era stato tale.
<grazie piccolino > disse lei ridacchiando
<i-i-io n-non....-> <poi dopo ne parliamo, ok? >io annui freneticamente

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Dopo che ebbero accompagnato i vari kitten nelle varie stanze mano nella mano una signora dall'aria scocciata corse da loro. < Laura vieni un attimo- si spostarono di un po' pensando che Stiles non potesse sentirle ma lui non era il solito kitten--Laura non ci sono più camere libere, abbiamo occupato tutte le stanze anche quelle dei kitten che vogliono un padrone, in alcune camere abbiamo dovuto mettere anche sei kitten! Non possiamo tenerlo! >disse gesticolando verso Stiles <lo potrei portare nell'attico > <tuo fratello ti ucciderà! >
<e io ucciderò lui, lo hai visto e così piccolo che sembra avere nemmeno dieci anni, e poi chissà cosa gli potrebbe succedere, hai sentito il suo odore? Chissà quanti gli potrebbero saltare addosso! >lei si limitò ad abbassare gli occhi per poi andarsene senza neanche salutare Laura .

Lei si avvicinò a Stiles che in quel momento era sia arrabbiato che compiaciuto.
Fortuna che Laura non è una lupa se mi odorasse e sentirebbe i miei sentimenti capirebbe che non sono un kitten e mi caccerra, pensò Stiles.

Peccato che la famiglia Hale fosse una famiglia di lupi

E infatti quando Laura odorò Stiles si senti confusa, ma lascio perdere infondo poteva avere diverse ragioni per sentirsi così.

<piccolo come ti chiami? > gli chiese inginocchiandosi <S-Stiles >
<Stiles ho una bella notizia per te? >
Chiese Laura con un po' di dubbio
<allora, abbiamo finito le camere a disposizione...-Laura si blocco un attimo vedendo le lacrime sul volto di Stiles, per poi prenderlo fra le sue braccia - shh, e tutto ok, ti terrò nel mio appartamento finché non si libererà una stanza, ok? >
Stiles continuava a piangere ma piangeva di felicità, si sentiva protetto da Laura la vedeva come una mamma.

Ed è così che quella stessa sera, Laura lo porto nell'attico che condivideva con suo fratello

E che dire l'espressione di Stiles era talmente tanto buffa, dolce e divertente che Laura scoppiò a ridere per non parlare di quando vide la vasca idromassaggio e del letto King size di Derek.

Miliardi di persone e il Tuo Sorriso è il mio Preferito /// SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora