-OH MIO DIO!--Coco non è la fine del mondo...-
-NON È LA FINE DEL MONDO?! LA MIA MAGLIA GUCCI È BAGNATA! PERCHÉ È BAGNATA?!-
Alzo un sopracciglio scettica, forse se le dico la verità non potrebbe reggere e sverrebbe per terra...
-È il tuo sudore- dico tranquillamente.-SUDORE?!- grida così forte che ho seriamente paura che i nostri genitori la riescano a sentire fino a casa.
-Già, sai è quando il corpo rilascia i liquidi dal corpo tramite la...- cerco di spiegarle brevemente, ma OVVIAMENTE mi zittisce.
-So cosa è il sudore! E soprattutto non voglio che mi rovini la maglietta di Gucci nuova!-
-È per questo che le persone si mettono abiti che non usano più o vestito appositi per lo sport- dico ovvia.
-Che cosa succede?- chiede Chanel ansimando entrando nello spogliatoio.
-Niente di grave, ma tu che ci fai qui?-
-NIENTE DI GRAVE?!- urla mia sorella. -Questa- indica la sua maglietta -Costa più di tutti i tuoi stupidi vestiti dentro l'armadio!-
Ignoro il suo commento perché la mia attenzione viene catturata da un'altra figura che entra nello spogliatoio.
-Cosa ci fai anche tu qui?- chiedo guardando annoiata il finto cinese.
Lui alza le spalle e indica con la testa Chanel -Ho semplicemente seguito lei-
La biondina neanche lo guarda in faccia e lancia un'occhiataccia a mia sorella -Mi ero preoccupata sentendo gridare, pensavo che fosse successo qualcosa di grave, ma conoscendo Coco potevo anche starmene in classe...- borbotta.
-Come facevi a sapere che era Coco e non io?- le chiedo curiosa.
-Ovviamente perché tu non grideresti MAI in quel modo e tu piangeresti solo se fosse successo qualcosa al sushi, a ginnastica non credo ci sia il sushi-
Annuisco perfettamente d'accordo con lei e le metto un braccio sulle spalle -Si vede che sei la mia migliore amica-
Lei sorride giocosa -Lo so, sono fantastica!-
-Hey!- grida Coco attirando la nostra attenzione su di lei che pesta il piede per terra come una bambina capricciosa.
-Cosa faccio con questa?- si indica la maglietta tutta macchiata -Non posso andare in giro così!-Chanel alza gli occhi al cielo -Ti do qualcosa io, so quali sono i tuoi gusti, vado a prenderti qualcosa- e va via dalla stanza.
Coco osserva la porta pensierosa e, per la prima volta la osservo veramante dopo cinque anni che non ci siamo viste. I suoi occhi castani sono incorniciati da un grande strato di trucco, i capelli sempre castani sono sciolti perfettamente lisci, al contrario dei miei che preferisco legarli in una coda alta, o in una crocchia disordinata, i nostri capelli al naturale sono molto ricci e non riesco a capire come a lei stiano perfettamente lisci, mentre i miei non durano neanche un'ora. Coco al contrario mio non porta gli occhiali, per il semplice fatto che preferisce le lenti a contatto perché la rendono più "figa", parole sue. Le nostre labbra sono identiche, pure i tratti del viso, tranne per una cosa, io vicino al labbro o due piccoli nei vicino, mentre lei no. Sono certa che se ci vestissimo uguali le persone non ci riconoscerebbero.
-Mi stai ascoltando?- mi chiede Calum scuotendomi per la spalla.
Annuisco risvegliandomi dai miei pensieri e smetto di fissare Coco concentrandomi su Calum.
-In realtà no, sei così poco rilevante che non ho sentito neanche una parola- ammetto tranquillamente.
Il moro mi lancia un'occhiataccia e si zittisce offeso.
Forse ho esagerato...
Nah, gli sta bene.
Una chioma bionda entra nella stanza e porge a mia sorella una maglietta a dir poco oscena.
Mia sorella si illumina appena la vede e incomincia a saltellare felice.
-NON CI CREDO! È DI PRADA EDIZIONE LIMITATA!--Ma è inguardabile- ribatto con faccia disgustata.
Coco si gira verso di me e di guarda malissimo -Tu non puoi proprio parlare. Ti sei vista come sei vestita oggi? Una parola: trasandata.-
La guardo interrogativa e fisso i miei abiti e non vedo assolutamente niente di "trasandato".
-Per trasandato si intende una persona che non si cura molto dell'aspetto esteriore, una persona che si veste con i primi vestiti che gli capitano e che di solito solo molto più grandi rispetto alla sua taglia- finisce il monologo Chanel.
Calum ridacchia notando la mia espressione stupefatta.
In effetti il termine mi rispecchia perfettamente, ma per non darla vinta a mia sorella ribatto subito -Andiamo in questa felpa c'è il numero ventiquattro di Stiles in "Teen Wolf". È stupenda!-
Coco arriccia il naso -Pff, Stiles è solo uno sfigato, in effetti sarebbe il tipo ideale per te- con un ghigno in volto si gira vesto Calum -Perché non gli presenti qualche sfigato? Ricordati più sfigato è, più le piace-
Spalanco la bocca offesa -Non è vero!-
Calum ormai non fa altro che tenersi la pancia dal ridere.
-Ragazze basta. Le lezioni stanno per finire, forza usciamo di qui- si mette in mezzo Chanel.
Sorrido alla mia migliore amica.
-Finalmente! Non vedo l'ora di andare a casa e mangiare-La bionda annuisce -A chi lo dici-
-Desirée?-
-Dimmi?- dico annoiata dal ragazzo, l'ho già detto che non lo sopporto?
Ecco, non lo sopporto.-Oggi ci sono le prove della band e mi chiedevo se...-
Le prove della band comportano due conseguenze: la prima potrò fare la stronza con Calum senza che lui ribatta perché sa che ho ragione e, seconda cosa, ancora migliore della prima, ci saranno i suoi tre amici anche definiti gran pezzi di manzo!
-Mi stai ascoltando?- mi fissa scocciato.
-Calum- mi avvicino a lui guardandolo seriamente -È ovvio che ci sarò alle vostre prove, non me ne perderei una per niente al mondo- sorrido e esco dalla palestra, prima che la porta si chiuda sento la voce di Calum che mi urla dietro -Tanto lo so che ci vieni solo per insultarmi!-
STAI LEGGENDO
Fake Chinese// Calum Hood
Teen FictionE se una ragazza innamorata del sushi creasse una nuova sessualità?