20-Avete lo stesso carattere

71 16 2
                                    

Chiudo di scatto il computer per evitare che qualcuno noti le lacrime che rigano copiose il mio volto.

Non capisco il perché.

Stava andando tutto bene, non capisco perché quando Calum mi ha fatto capire indirettamente che gli mancavo sono scoppiata a piangere.

Perché?

Non piangevo da un sacco di tempo, credevo di aver chiuso in un piccolo cassetto la Desirée emotiva, ma a quanto pare Calum è riuscita a farla uscire.
Scuoto la testa per cercare di eliminare quei pensieri e mi asciugo le lacrime, controllo l'orario nel telefono e noto che ho solo due minuti per non far vedere di aver pianto prima del mio impegno.

————————————-

Coco's POV

Tutti i presenti fissano lo schermo del computer oscurato allibiti.

-È stata una mia impressione o Desirée stava piangendo?- domanda Ashton confuso.

-Questo non è importante- lo zittisce Chanel -E soprattutto non vi riguarda, adesso avete ancora qualcuno che vi aiuta, quindi taci - e corre via dalla casa.

-È molto legata a Desirée- cerco di difenderla -Vederla piangere è stato uno shock per lei-

Calum fissa la porta in cui è uscita la ragazza con un leggero velo di tristezza.

Luke mi si avvicina senza dire niente e mi abbraccia. Credo che rivedere mia sorella l'abbia sconvolto e un po', lo capisco, dietro le sue spalle vedo Michael che fissa il puff dove c'era il computer con sguardo triste.
Ashton, invece, fa finta che non sia successo niente e sistema la batteria, ma il modo in cui ha la mascella irrigidita si capisce che sta cercando di non dire niente.

Sospiro sconsolata, perché Desirée ci devi fare questo effetto anche se abiti in un altro paese?

Calum's pov

Cammino come al solito nei corridoi con le mani infilate nelle tasche dei jeans e guardo dritto davanti a me, o almeno finché una chioma bionda e un odore di profumo da donna mi invade.

-Ciao Calum- mi sorride Chanel.

Sbuffo -Come fai a sorridere il lunedì mattina?-

Scuote la testa rassegnata facendo muovere i suoi capelli che tanto adoro.
-Sei tu che sei sempre imbronciato-

Non le rispondo, ma un piccolo sorrisino mi compare sulle labbra. Chanel è una delle ragazze più belle che i miei occhi si siano mai posati e non sto scherzando; bionda, occhi azzurri, alta, bellissima, insomma perfetta. La prima volta che la vidi ebbi una cotta enorme per lei, ma dopo aver notato che non mi calcolava minimamente ci ho rinunciato, anche se dalla partenza di Desirée si è avvicinata molto a me, credo che senza la sua migliore amica si senta sola, anche se non riesco a capire perché proprio io. Ci saranno moltissimo ragazzi e ragazze che farebbero la fila per essere amici di una persona del genere, eppure ha scelto me.

-Calum!- mi richiama schioccandomi le dita davanti alla faccia. -Mi stai ascoltando?!-

-No- ammetto alzando le spalle.

-A cosa stavi pensando?- chiede incuriosita.

Alzo le spalle con noncuranza -Alla scuola-

Chanel punta i suoi occhi azzurri su di me -È inutile che menti, forza sputa il rospo-

Sospiro -Stavo pensando al perché tu mi voglia come amico- poi accorgendomi di quello che ho detto mi correggo -Non che mi lamenti,eh. Volevo solo sapere perché proprio io, insomma prima neanche mi sopportavi, mentre adesso siamo qui a parlare come due amici di vecchia data-

Chanel mi fissa in silenzio, i suoi occhi azzurri sembrano volermi leggere dentro -Perché assomigli a Desirée, intendo caratterialmente, anzi siete proprio identici e, prima, ti ho dato quell'impressione semplicemente perché non mi importava essere tua amica, in più Desirée non ti sopportava, è una specie di codice che tra migliore amiche bisogna rispettare- finisce sorridendo leggermente.

Alzo un sopracciglio confuso -Io e Desirée non ci assomigliamo neanche un pochino caratterialmente-

Lei scoppia a ridere di gusto -Oh Calum, siete identici caratterialmente, non ho mai capito perché tu e lei non siate mai andati d'accor...- si blocca improvvisamente e il suo bellissimo sorriso scompare sostituito da un espressione glaciale. Noto che il suo sguardo è fisso dietro le mie spalle. Mi giro incuriosito e vedo Coco che ride tranquillamente con Luke.

Stringo forte i pugni per cercare di calmarmi, anche se non lo dò a vedere, al contrario di Chanel, anche io non sopporto Coco. È apparsa improvvisamente nella nostra vita e l'ha stravolta, ha cercato di prendere il posto di Desirée e, in un certo senso, ci è riuscita.

-Io la prendo a bugni a quella brutta stronza- mormora Chanel con sguardo omicida.

-Ciao ragazzi- ci sorride raggiungendoci Luke con un braccio sulle spalle di Coco.

-Ciao un corno- e Chanel va via borbottando insulti.

Sorrido gentilmente a Luke e con un cenno della testa a Coco -Scusatela, non ha fatto colazione, sarà meglio che le compri qualcosa-

Luke annuisce, mentre Coco continua a guardare il posto in cui è andata via Chanel con un espressione che non riesco a comprendere.

Mi giro e seguo la ragazza bionda poco più avanti di me e la sento continuare a maledire Coco e chiunque le blocchi il passaggio. Aumento il passo fino a raggiungerla e le metto una mano sulla spalla.
-Calmati, vuoi qualcosa da mangiare?-

Si ferma nel bel mezzo del corridoio e vedo i suoi occhi di un azzurro quasi trasparente fissarmi con serietà -Mi sembra ovvio-

Alzo un angolo della bocca divertito.
-Ho capito, vado a comprare qualcosa al bar, tu che ne dici di andare a prendere posto nell'aula di Chimica?-

Annuisce piano e scompare attraverso i corpi degli altri studenti.

Quando suona la campanella del pranzo io e Chanel ci sediamo insieme a mensa. Diciamo che per lei sono una specie di Desirée 2.0 o, una sua versione maschile, infatti mi parla di qualsiasi cosa con estrema tranquillità.

Noto che il suo piatto è stracolmo di ogni pietanza presente nella mensa e incomincia a mangiare con voracità inumana, neanche io mangerie in questo modo dopo aver digiunato per una settimana!

-Hey, vacci piano! Sembra che non mangi da una vita- esclamo ridendo.

La vedo bloccarsi e irrigidire le spalle, ma poi mi rivolge un sorriso timido.
-Scusa, però ho una fame pazzesca -

Annuisco e, anche io, incomincio a mangiare mentre chiacchieriamo.

Quando abbiamo finito di pranzare, la vedo fissare in modo insistente i piatti vuoti con un espressione quasi assente.

-Va tutto bene?-

Annuisce piano -Insomma, credo di aver mangiato troppo veloce... Vado in bagno e arrivo- e con passo sostenuto esce dalla mensa.

Coco attira subito la mia attenzione perché fissa la porta in cui Chanel è scomparsa con la stessa espressione strana, ma attenta di questa mattina. Che stia tramando qualcosa?

Fake Chinese// Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora