Sento delle urla in lontananza, come se fossi sott'acqua e la cosa mi innervosisce parecchio, ma troppo stanca le ignoro.Pochi secondi dopo la luce del sole mi investe in pieno viso e le urla di mia madre mi svegliano. -Desirée Sofia Dallas alzati immediatamente da qual letto! Voglio trovarti pronta in dieci minuti!-
Senza farmelo ripetere e con la testa che mi fa male mi preparo senza lamentarmi.
Perché la testa mi fa così male?!
Arrivo nel salotto di casa dove trovo mia madre, mio padre e la mia sorellina più piccola che mi fissano.
Che ho fatto?
-Io e tuo padre non siamo genitori severi, giusto? Insomma tu e Coco volevate andare a una festa e vi abbiamo fatto andare, potrei accettare il fatto che vi siete ubriacate, ma non accetto il fatto che tu torni a casa con la macchina di Coco, senza Coco!- urla furiosa mia madre.
-Senti, non ci volevo neanche andare e, voi lo sapete, mi ero stufata e me ne sono andata, sono convinta che Coco sia tornata a casa con un ragazzo della band- dico annoiata.
-Già, l'ha portata Calum, ma non da noi, ma a casa sua!-
-Non capisco il punto...- chiedo stanca.
-Il punto- dice con una calma che stona -È che la madre di Calum questa mattina ha trovato suo figlio e Coco nello stesso letto-
-Beh, magari erano stanchi e...-
-Nudi- dice serissima.
Osservo con un espressione seria mia madre, ma subito scoppio a ridere.
-Cosa c'è di divertente?- chiede mio padre .
-Era ora! Coco gli va dietro dalla prima volta che l'ha visto, non credo le sia dispiaciuto trovarsi lì-
***
-Hey piccioncini, vi siete divertiti questa notte?- chiedo con un ghigno sul volto mentre entro dalla finestra di Calum.
Mai mi sarei aspettata la scena che ho davanti.
-Che succede?- chiedo mentre mi avvicino a mia sorella che è seduta sul pavimento con solo l'intimo mentre piange. Lei non risponde, si porta le braccia al petto e continua a singhiozzare.
Porto il mio sguardo su Calum e noto che è a disagio -Cosa le hai fatto?- scatto subito in piedi andandogli vicino.
Lui sbuffa frustato mentre si gratta la testa -Io... non volevo -
-Non volevi cosa?-
-Non volevo ferirla, le ho solo detto le cose come stanno- dice sicuro guardandomi con i suoi occhi scuri.
-Ti conviene spiegarti alla svelta, perché sto perdendo la pazienza- incrocio le braccia al petto.
-Lei pensava che quello successo la scorsa notte, che neanche mi ricordo, sia contato qualcosa in più di una semplice scopata, ma per me non è così e gliel'ho fatto capire chiaramente- dice senza guardarmi in faccia.
Sento perfettamente il mio viso prendere il colorito rosso e mi giro verso mia sorella -Coco torna a casa adesso, ok?-
Lei mi guarda con i suoi occhi castani pieni di lacrime e annuisce.
Un colpo al cuore mi fa sussultare, un flash mi attraversa la mente, come se fosse un dejavú
E invece di Coco rivedo me stessa.
Rivedo la vecchia me.
Rivedo la stupida ragazzina che soffriva per amore.
Rivedo la Desirée debole.
Ma questa volta non sono io quella a pingere, questa volta sono la persona che la aiuterà a guardare avanti.
Quando Coco esce dalla stanza riposo il mio sguardo su Calum e, senza che neanche me ne accorga, gli sferro un pugno nell'occhio che lo fa indietreggiare e un espressione di dolore gli si dipinge sul viso.
Mi avvicino ancora a lui, questa volta faccio in modo di essere alla stessa altezza -Non osare più fare soffrire in questo modo mia sorella, o le conseguenze saranno peggiori- gli sussurro con cattiveria.
Senza aspettare che risponda esco dalla stanza, ma la sua voce mi blocca, come un macigno -Non additare gli altri di commettere errori se tu sei la prima a sbagliare-
Quando mi giro per chiedere spiegazioni chiude la finestra lasciandomi sul suo balcone.
BUMMMMMMM
E niente Coco viene brutalmente friendzonata (un po' mi fa pena...).
Desirée è diventata una pugile di professione e Calum fa lo stronzo.
Tutto normale insomma.-Desi🤔
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Fake Chinese// Calum Hood
Teen FictionE se una ragazza innamorata del sushi creasse una nuova sessualità?