Capitolo 3
Si girò per avere un aiuto da parte di Harry e Ron,ma non li vide da nessuna parte.
«ciao furetto, eri in vena di scherzi eh!» gli disse Hermione alzandosi.
Mentre parlava sentiva il cuore pulsare nel petto; quel battito accelerato l'avrebbe di sicuro gradita.
«Sporca mezzosangue, non accusare prima di sapere, sei inciampata nel libro di Pansy, le era scivolato di mano. Non ti ho fatto cadere apposta» rispose Draco, e occhi color ghiaccio e marrone scuro si scontrarono.
Hermione, anche se non lo diede a vedere, provò dentro di sè un piccolo senso di vergogna per averlo accusato ingiustamente.
«Non mi interessa, non ho tempo per perdere tempo con voi serpeverde.» rispose gelida lei.
«hey, mezzosangue»
"Dovevo girarmi?" Pensò Hermione, "infondo mi ha chiamata con quello stupido, odioso appellativo!"
Hermione non voleva girarsi, poi, per la paura di essere giudicata codarda cedette e tornò a guardare quegli occhi come il ghiaccio. «io ho sempre voglia di scherzare quando si tratta di voi stupidi grifondoro» disse Draco con quel solito ghigno.
Hermione sospirò e non rispose. La campanella era suonata e Piton era già dentro, con il solito mantello nero che lo faceva assomigliare ad un pipistrello troppo cresciuto.
«dieci punti in meno a grifondoro per il suo ritardo, signorina Granger, ora la prego di mettersi in quel posto in prima fila. Grazie.» disse Piton con il suo tono lento e viscido.
Si guardò intorno. Il posto indicatole da Piton si trovava proprio vicino a Draco Malfoy.
«Signore, posso mettermi vicino a un mio compagno di grifondoro? Vicino a Ron e Harry per esempio?» « Granger, le ho detto di mettersi vicino a Malfoy, e se non vuole far perdere altri punti alla sua casa..»
Hermione si diresse afflitta vicino Malfoy.
«ciao, Hermione» disse Draco.
«ciao, Draco» disse Hermione sorpresa, scandendo le ultime parole. Non le si era mai rivolto con il suo nome. L'aveva sempre chiamata Granger, o mezzosangue, o sanguemarcio.
