«due minuti fa è salita in camera sua» disse sua madre, rivolta a Draco.
«aspetterò giù, allora. Scendo fra un attimo»
Quando fu sicuro che la madre di Hermione fosse scesa in cucina, chiuse la porta.
«Hermione, lo so che sei qui»
Iniziò a perlustrare la stanza, guardando sotto la scrivania,sotto il letto, finché non rimane solo l'armadio.
Un po' incerto si avvicinò alle ante e fece per tirarle, ma un ammasso di capelli rossi gli coprì gli occhi.
Hermione gli si era gettata addosso.
«lo sapevo» le sussurrò Draco.
La baciò. Fu un bacio appassionato, più dell'altre volte.
«perchè ti nascondevi?» le chiese Draco.
Una voce gridò i loro nomi proprio in quel momento.
«oh, ci stanno chiamando. Credo che dovremmo scendere» disse Hermione imbarazzatissima.
Scesero in cucina.
«ciao Hermione» dissero i genitori di Draco, in modo cordiale.
Hermione sapeva che la trattavano bene solamente perchè era una purosangue. Non aveva dimenticato i modi bruschi in cui la trattavano e disprezzavano, ma ormai preferiva non pensarci. Dopotutto stava con la persona più improbabile del mondo: Draco Malfoy. Lui l'aveva sempre disprezzata, odiava i suoi migliori amici e la prendeva in giro. "Acqua passata" pensò Hermione, e ricambiò il saluto ai Malfoy.
«allora andiamo?» dissero i genitori di Hermione.
«andiamo dove?» dissero Hermione e Draco.
«ah, non ve l'avevamo detto. Andremo a Diagon Alley.»
«per fare cosa?»
«naturalmente shopping» rispose Narcissa.
Viaggiarono con la metropolvere. Hermione quasi vomitò mentre vorticava per il camino di casa sua, e rischiò di cadere quando si ritrovò dall'altra parte.
Si trovavano nella stanzetta circolare del negozio di Madam Malkin: abiti per tutte le occasioni.
Hermione inquadrò subito degli abiti stupendi, che si trovavano in fondo al negozio.