«si è fatto tardi» disse ad un certo punto Hermione.
«già, andiamo.»
Durante il tragitto non parlarono, ma rimasero abbracciati.
Mentre stavano passando vicino la capanna di Hagrid sentirono delle voci.
«aspetta» disse Draco «sentiamo chi è, o chi sono»
Hermione annuì.
«non può scoprirlo così. Sarebbe devastante.» sentirono la voce calma di Silente proveniente dalla foresta proibita, a qualche metro di distanza da loro.
«Herm, nasconditi qua dietro, non ci devono vedere»
«credi sia il caso...?» «credo di sì» e si misero dietro un albero gigante lì dietro.
«ma lo dovrà scoprire!» disse una voce sconosciuta.
«tutto a tempo debito.»
«cosa..?» disse Hermione rivolta a Draco.
«a tempo debito...a tempo debito..Silente! È nostra figlia! Hermione è nostra figlia!» urlò una voce femminile, e dal tono si capiva che stava piangendo.
Hermione sentì il mondo crollargli addosso. Loro figlia. Era loro figlia. Ora capiva a chi appartenevano quelle voci. Erano le voci dei signori Puclke.
Draco la strinse a sé più forte che mai. Sentiva che Hermione stava male.
Hermione cominciò a piangere. Pensò a tutti i momenti passati con la sua famiglia, però quella non era la sua vera famiglia...
Hermione cadde a terra, priva di sensi.
