«cosa mi è successo?» disse Hermione debolmente.
Prima che uno dei presenti potesse aprir bocca per parlare, arrivò Silente.
«signorina Granger, come sta?» disse con voce tremendamente calma.
«bene, diciamo, anche se mi fa male tutto. Cosa mi è successo, professore?»
«i presenti potrebbero lasciare la stanza? Oh, tutti tranne i signori Puckle.»
«no! Hermione è una nostra amica! Vogliamo sapere!» protestarono Harry e Ron.
«io rimango.» disse Draco.
«mi dispiace, ragazzi, ma dovete andare.»
«i tre non replicarono, e si diressero verso la porta furibondi.
Per una volta erano d'accordo per una cosa, però. "Strano" pensò Hermione.
«Hermione, iniziamo dal punto in cui ti abbiamo trovato tre giorni fa»
«tre giorni fa?» disse Hermione sbarrando gli occhi.
«Draco ci ha raccontato cosa hai sentito. Ci ha raccontato che sei caduta e hai sbattuto la testa, priva di sensi. Ora sarai confusa, Hermione. Ora credo che me ne andrò anche io, e vi lascio soli»
Silente aprì la porta e uscì.
«mamma» disse Hermione posando lo sguardo sulla signora Puckle.
«si tesoro» disse lei iniziando a piangere.
«papà» disse Hermione guardando il padre.
«si sono io»
Hermione iniziò a piangere e i veri genitori l'abbracciarono.
«come... é possibile tutto ciò? Allora i babbani sono i miei genitori adottivi?»
«si. Come saprai, noi siamo una famiglia purosangue e tu-sai-chi vuole le famiglie purosangue al loro fianco. Lui voleva che noi stessimo dalla sua parte. Avevamo paura per te, e quindi ti lasciammo sicura sicura dai babbani. Oh, non pensare che non abbiamo provato a cercarti, ma è stato impossibile. Ma ora siamo qui, per te»
«avrò più dei contatti con i miei genitori adottivi?»
«se tu lo desideri, certo. A proposito , li abbiamo già chiamati» fossero i genitori di Hermione.
«oh mamma! Papà! Dove sono ora?»
«non possono entrare ad Hogwarts, non la vedrebbero, ma ora sono a Hogsmeade. I maghi del paesino si sono un po' arrabbiati, mai dei babbani avevano messo piede lì.»
