Cadde a terra, apparentemente morta, ma non era morta. Pian piano tutto iniziò a farsi sfocato, fino a che il buio la invase. Aprì gli occhi. Era notte. Era ad Hogwarts. Aveva la testa appoggiata su un libro, ed era vicina alla finestra. Tutto quello che aveva pensato di vivere era solo un sogno. Guardò fuori. Era tutto così calmo lì. Pensò a Ron e a Draco, alle sue fantasticherie, ai "genitori".
Il giorno dopo non riuscì a guardare sulla faccia Ron e Draco. Si vergognava un po' per lo strano sogno, anche se aveva impresso qualcosa dentro di lei. Adesso Draco lo immaginava dolce, buono.
Si ritirò subito le parole. Quando incrociò Draco, lui la prese subito in giro, sprezzante. Hermione si ritirò nel suo angolo preferito, il lago nero. Si mise seduta sull'erba bagnata con un libro in grembo. Ad un certo punto qualcuno le si avvicinò.
«Draco»
«Hermione. Ho fatto un sogno strano»
«perchè lo vieni a dire proprio a me?»
«perchè.... in questo sogno.. io e te stavamo insieme...tu avevi scoperto di avere genitori maghi..io e te...eravamo innamorati» disse in imbarazzo.
Hermione non poteva credere alle proprio orecchie.
«ho fatto lo stesso sogno»
«cosa? Oh beh..sono venuto qui..vabbè niente, me ne vado..»
Hermione rimase lì, seduta, quasi incantata, che non si rese conto che Draco si era alzato e stava andando via. Hermione si alzò. Le gambe le si muovevano da sole. Draco si girò e fu sorpreso quando vide Hermione corrergli dietro, e ancor di più quando lei lo abbracciò e lo baciò. Era come nel sogno, solo che quello non era un sogno. «ti amo» sussurrò Draco.
«anche io»
