Erano un uomo ed una donna sulla mezza età, lei con i capelli riccioluti come quelli di Hermione, il viso scarnito con un po' di rughe, che nascondevano la bellezza di un tempo. Lui era panciuto, con molte più rughe di lei, calvo con gli occhiali.
Hermione rimase a contemplarli per un pochino, fino a quando Silente non la riportò nel mondo normale, o quasi.
Quel posto non poteva dirsi normale. Era una scuola di magia e stregoneria, era piena zeppa di maghi e streghe, gufi, pozioni strambe e accadevano gli incidenti più imprevedibili.
«Oggi ho l'onore di presentarvi» disse silente con voce squillante, accennando ai due signori, «il signore e la signora Puckle. Loro sono dei nostri ospiti, quindi mi sembra opportuno fare loro un applauso. Loro sono qui per cercare loro figlia.» e iniziò ad applaudire.
Tutta la sala grande seguì il suo esempio. «Quelli sono dei purosangue, sono una famiglia antichissima, sono serpeverde. So che sono amici dei Malfoy.» disse Ron.
Hermione arrossì violentemente quando sentì pronunciare quel cognome.
«Hermione, cosa ti prende?»
«oh nulla, nulla...»
«comunque, come stavo dicendo, sono amici dei Malfoy, però papà dice che sono persone a posto. Non si vantano di essere purosangue come quegli schifosi dei Malfoy. Oh, sentiamo cosa vuole dire Silente.»
Sia harry che Hermione si giravano verso Silente, che aveva alzato la mano per riportare il silenzio.
«Beh, ora è tardi, la cena è finita. Potete andare a dormire nei vostri dormitori. A domani.»
«Pensavo parlasse qualcosa di più importante, come dei signori Puckle.» disse Hermione, una volta tornati nella sala comune.
«Oh, Hermione, che ti importa. Sia io, che tu e Harry sappiamo di avere già una famiglia, no?»
«Si come no, Ron» disse Harry ironico.
«Scusami, Harry, io, non ci avevo pensato, mi dispiace...» disse Ron con vergogna.
«Nulla Ron»
