Dramione 26

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«Hermione!» la chiamò una voce dolce. Era sua madre. «è quasi pronto»
«va bene mamma»
Per Hermione era ancora difficile chiamarla mamma. Ogni volta sentiva una fitta al cuore e pensava ai suoi vecchi genitori. Non riusciva a sopportarlo. Un pensiero la fece però rallegrare. il giorno dopo ci sarebbe stata la festa, e voleva dire solo una cosa: ballare con Draco.
Si rese conto solo dopo che alla festa avrebbero partecipato anche Ron e Harry, e non sapeva come comportarsi soprattutto con la prima persona...
Pian piano si alzò dal terreno bagnato e si diresse in sala da pranzo. Era bellissima. Le pareti erano arancioni opaco. Il pavimento era a blocchi quadrati. Al centro troneggiava un tavolo che sembrava una delle sette meraviglie del mondo. Ogni parte della stanza era ricca di particolari, a partire dalla forma a torciglione delle gambe del tavolo che valorizzavano la struttura. Dappertutto c'erano vasi di fiori di tutte le forme, mobili bianchi e lampadari che erano la fine del mondo. «Herm, abbiamo delle cose da dirti» disse il padre, quando la figlia di mise seduta, continuando a guardarsi intorno.
«certo papà dimmi»
«questo pomeriggio, ovvero tra meno di un'ora, arriveranno i signori Malfoy e suo figlio Draco.»
Hermione quasi si strozzò con la minestra. «Draco...Draco viene qui?» «si, non è fantastico?»
Hermione non rispose. Si alzò e si diresse in camera sua. Stava per arrivare Draco e lei non era pronta. Lei non si sentiva pronta. Si sdraiò sul letto fissando il soffitto bianco, illuminato dalla luce che entrava dalla finestra. Ad un certo punto sentì dei passi veloci dalle scale e, presa dal panico, si nascose dentro l'armadio.
Sbirciò aprendo un'anta, senza far rumore.
Un ragazzo dai lucenti capelli color platino era sulla soglia, e guardava la camera da letto interessato.

DramioneWhere stories live. Discover now