Lenore si abbassa subito la maglietta e si alza di scatto, facendomi sbattere la faccia sul suo prosperoso petto.
Sembra proprio agitata, ma è decisa a prendere lei in mano la situazione.
Mi spinge via e si mette su due piedi, andando verso la voce sconosciuta.-Signora Mancini, buon pomeriggio- esclama prontamente Lenore -mi dispiace averla spaventata... stavo giocando con il cane dei miei vicini e mi è venuto addosso per gioco. Mi ero solo spaventata per l'attacco improvviso... tutto qui.-
Aver detto tutto così di getto fa capire quanto sia agitata Lenore, e il fatto che stia giocando con una ciocca di capelli ne è la conferma.
La signora sembra non capire, ma decide comunque di stare al gioco.
-Ah, Lenore cara... ho preso un bello spavento. Sono felice che non sia successo nulla di grave.
È da un po' che non ti vedevo in giro... come va? I tuoi genitori come stanno?-
Ecco una di quelle vecchie che, appena le vedi, iniziano a parlare di cose noiose solo per farsi i cazzi degli altri.
Non le sopporto... però adoro il fatto che, quando parlano, non stanno mai attente ai loro averi.
La sua borsa è appoggiata sul prato, a pochi passi da lei.
Sembra vestita in maniera molto elegante... quindi avrà qualcosina di consistente nella sua borsetta.
Siccome non mi ha ancora visto, decido di fare un giro largo e di arrivare alle sue spalle.
Lenore mi vede benissimo, le faccio segno di prendere tempo e lei sembra capirmi perfettamente.
Però le sue ciocche di capelli sembrano aver preso degli strani incroci, è decisamente troppo tesa.
Speriamo riesca a resistere... non ci vorrà molto.
Mi avvicino alla borsetta, per fortuna il terreno attenua i miei movimenti e i rumori, permettendomi di prendere la borsa e andarmene via senza essere visto.
La cosa più facile da quando sono venuto qui... sono felice di non aver perso quest'abilità.
-Salutami Riccardo e Annalisa- dice la vecchia a Lenore -io devo tornare a casa, a presto cara.-
Detto questo, ritorna per la sua strada... senza neanche preoccuparsi della sua borsa.
Quando se ne accorgerà sarà troppo tardi... le vecchie sono in assoluto le prede più facili, e le più stupide.-Io non l'accento questo!- esclama Lenore, sbagliando persino a parlare... quando è troppo tesa ogni tanto scambia qualche parola, è divertente sentirla parlare così quando è seria.
-Tu non hai fatto niente di male- le dico risiedendomi sul prato -hai solo chiacchierato con una povera vecchia.-
-Ma ho visto tutto... quella signora è vedova e tutta sola, non voglio che passi la vita a tormentarsi per quel che le succede.-
-Tanto ha vita breve, non si tormenterà per molto tempo... e poi c'è il suicidio se proprio non sa aspettare.-
Lenore disapprova appieno il mio modo di vedere le cose, e dubito che l'accetterà mai.
-Senti, streghetta...- le dico prendendola per le spalle -io ho bisogno di questi soldi, ho un appartamento da arredare e non ho un lavoro.-I suoi occhi... il modo con cui mi fissa... non riesco a resistere a quegli occhi da demone.
Mi fissano, mi parlano, mi fanno sentire colpevole.
E le sue parole aggravano la situazione.
-Cosa è più importante? Un appartamento da arredare o le medicine per il suo unico cane?-
Cazzo... sa sempre dove andare a parare...
Sento una fitta al cuore, qualcosa che mi trapana lo stomaco da dentro.
È questo che la gente riconosce come rimorso?
Distolgo lo sguardo da quella trappola mortale e mi giro verso la borsa.
Devo proprio farlo?
Lascio andare le spalle a Lenore e faccio un lungo sospiro.
-Va' da lei prima che cambi idea- le dico lasciandole la borsa.
Sul suo viso si forma un orribile sorriso, so già che lo rivedrò nei miei incubi peggiori.
Si avvicina dolcemente a me e mi bacia la guancia.
-Sai... credo che quando facciamo una buona azione più avanti ci verrà ricompensata, quindi chissà... più avanti questo giorno andrà a nostro favore.-
-Tutto molto bello, ma... hai sentito cosa ti ho detto? Corri prima che cambi idea.-Lenore non aggiunge altro e inizia a rincorrere la vecchia, seguita da Sky.
È ancora convinta del fatto che voglia proteggermi.
Quella lì ci crede davvero... è assurdo, ma la cosa più assurda è il fatto che le stia dando corda.
È tutta colpa del suo sguardo... riesce a costrigermi a fare qualsiasi cosa, non so che razza di potere oscuro sia... so solo che quando vuole riesce ad averla vinta.
La vedo tornare dopo poco, con un sorriso a 32 denti... che le ha detto?
Si stende sulla coperta e inizia a fissarmi con quella sua aria beffarda.
-Ho capito che devi dirmi qualcosa... sentiamo- le dico facendo un gesto con la mano, invitandola a parlare.
Lei risponde tirando fuori dalla testa un pezzo di carta, 10 euro in poche parole.
-Questa è la tua ricompensa!- esclama tutta felice -te l'avevo detto, no?-
-Con questi potrò permettermi il cuscinetto per il divano... grazie mille!-
-Non fare così.
Il mare è pieno di gocce, questa è una di quelle.-
È buffa questa sua affermazione, ed è buffo il fatto che ne sia convinta.
La convinzione con cui lo dice scatena in me una fragorosa risata.
-Dopo questa cazzata posso pure andarmene- dico alzandomi dalla coperta -torniamo a casa.
Per strada ci fermeremo in gelateria... ho voglia di comprare un gelato con la tua goccia.-
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Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di Me
Любовные романыSecondo racconto della storia "Lovely Stalker" - La storia vedrà come protagonista Leon, ragazzo egoista e antipatico, il tipico bad boy della situazione... anche se un po' stravagante. La storia è ambientata qualche tempo prima del primo racconto...