Gennaio

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È passato un mese e adesso siamo a febbraio.

Ho ripreso la scuola normalmente, sono riuscita a convincere i miei genitori e sono tornata a scuola subito dopo le vacanze.
Non so se il professor Brian sappia della mia storia... in questo mese non si è mai preoccupato per me.
O almeno, non come prima.
I miei genitori mi permettono di vedere Leon. Sono riuscita a convincerli, anche se non so nemmeno io come.
L'unica pecca è che devo sopportare di vederlo... con loro vicino.
Posso vederlo solo a casa mia o a casa di Maria. È incredibile come i miei genitori abbiano stretto un patto con la nonna di Leon. Avevano sempre pensato che lei fosse una pazza... e adesso si fidano di lei? Non male come cambiamento...
Leon è visibilmente più felice, ha abbandonato il pazzo Leon per dare spazio ad un Leon... più sano di mente.
Ho scoperto che è bravissimo in matematica, infatti molto spesso mi aiuta con i compiti. Il nostro rapporto è migliorato tanto in questo mese... non potrei chiedere di meglio.
Clara non mi ha più rivolto la parola dopo la notte di capodanno. Di sicuro avrà saputo che ho recuperato la memoria, e questo mi fa pensare... che cosa sa la vecchia Lenore riguardo Clara? Sapeva della sua cotta per suo fratello? Sa qualcosa che io non so?
È impossibile rispondere a queste domande... ma poco m'interessa averle.
Non voglio più averci a che fare con lei.
Fabrizio mi scrive ogni tanto, sia sul cellulare sia tramite le e-mail. Non so mai cosa dirgli e di conseguenza non gli ho mai risposto.
Sono ancora troppo arrabbiata con lui e contemporaneamente ho paura di riaprire la discussione.
Ho ancora bisogno di tempo... o forse è solo una scusa per dire che non voglio più avere a che fare con lui. Nemmeno io so cosa voglio, direi che è grave.
La cosa che mi sorprende di più è il fatto che Alessandro abbia provato ad avvicinarsi a me. Non ho assolutamente idea del perché lo facesse, forse per far ingelosire Clara. Qualsiasi sia il motivo, di certo non gli ho permesso di avvicinarsi a me.
Ma è stato facile toglierlo dalle palle.
Una giorno Leon è venuto a prendermi a scuola e mi ha visto insieme a lui.
È stata esilarante la faccia di Alessandro in quel breve momento.
Era il terrore allo stato puro.
In macchina, Leon mi ha spiegato che il motorino che aveva venduto a Fabrizio era il suo.
Dopo quel giorno, Alessandro si è convinto a lasciarmi perdere e a continuare a vivere la sua vita.
Ho trovato la soluzione ad un problema senza neanche pensarci... perché non accade quasi mai? Vabbè.
Caterina invece non è più tornata a scuola.
Ho sentito dire da Alessandro che l'amico di Fabrizio l'ha lasciata, Tommaso mi pare. Quest'ultimo ha deciso di raccontare qualche dettaglio "scomodo" ai genitori della ragazza, creando un vero casino. Girano voci che abbia cambiato scuola, altri invece sostengono che abbia deciso di riposarsi un anno.
Quel che è certo è che non la rivedrò più, e mi sta bene così.
Potrei dire che la mia vita in quest'ultimo mese sia migliorata un sacco.

Eppure, per quanto mi sforzi, penso che qualcosa non vada.

-Hai dimenticato un meno!- mi rimprovera Leon correggendo il mio errore -possibile che finisci sempre col fare gli stessi errori?-
-La matematica è un caso disperato!- dico lanciando via il quaderno.
-Sei tu il caso disperato!- esclama Leon alzandosi per riprendere il quaderno.
Dalla veranda osservo i cuccioli correre per tutto il prato, sembrano così spensierati... vorrei alzarmi e andare a giocare con loro.
-Non distrarti!- mi riprende Leon dandomi un pizzicotto sulla guancia -non ho intenzione di stare qui tutto il giorno.-
-Sei il professore più severo che abbia mai avuto...-
-Lo so! Ringraziami se i tuoi voti sono migliorati.-
Come risposta, gli faccio la linguaccia.
È infantile, ma ho notato che gli piace un sacco questo lato di me.
A interrompere le nostre risate, è un rumore proveniente dalla cucina.
Sembra che sia caduto qualcosa.
È Leon il primo a tornare serio.
-Maria!- urla dalla veranda -cosa è caduto?-
Nessuna risposta.
Probabilmente sta dormendo e quella cosa in cucina è caduta con il vento.
Leon inizia a preoccuparsi e corre in cucina, seguito da Cookie e Milk che iniziano ad agitarsi e ad abbaiare.
Preoccupata, corro anche io in cucina.
La scena che mi trovo davanti è scioccante.
La signora Maria è distesa per terra, immobile.
Leon si è gettato vicino a lei e controlla se sta respirando.
-Lenore- dice quasi subito -chiama un'ambulanza.-
Senza pensarci ripetere due volte, prendo il cellulare di Leon e chiamo il 112.
Intanto che Leon cerca di rianimarla, io vado fuori per aspettare l'ambulanza.
Passano i secondi, i minuti... eppure per me il tempo si è fermato.
Mi gira la testa, non capisco più niente, sono in preda al panico.
L'ambulanza arriva e faccio entrare in casa i medici.
Leon si fa subito da parte, anche se controvoglia.
È disperato, i suoi occhi stanno lacrimando, gli tremano le mani.
L'abbraccio forte, gli dico che andrà tutto bene... ma nemmeno io ci credo.
I medici portano Maria in ospedale, Leon però ha deciso di non andare con loro, non voleva lasciarmi da sola.
I medici gli hanno sconsigliato di guidare, è in uno stato di schock, mettersi alla guida sarebbe un suicidio.
Chiamo i miei genitori col cellulare di Leon, racconto tutto quel che è successo e chiedo se possono accompagnarci all'ospedale.
Accettano senza aggiungere altro e, dopo un'ora e mezza, siamo in ospedale.
Mia madre è rimasta a casa di Maria per occuparsi degli animali, Leon non voleva che rimanessero da soli.
Tra i due, mio padre è quello che non ha ancora accettato Leon. Eppure si è offerto di accompagnarci all'ospedale... apprezzo questo suo gesto.

Veniamo quasi subito a sapere che la nonna di Leon è deceduta.
Dopo averlo saputo, Leon ha iniziato a sforgarsi con qualsiasi cosa gli capitasse davanti.
A mio padre questo non è piaciuto, ma aveva capito che era una rabbia più che ragionevole.
Sono riuscita a calmarlo, ma dentro di lui c'è una rabbia così grande che sono sicura che si sfogherà di nuovo, anche se non so dire di preciso quando.
-Brutta schifosa...- sussurra lui tra le lacrime -finalmente ti sei decisa ad andartene. Sono sicuro che se non avessi avuto quest'infarto saresti rimasta per altri 10 anni...-
Sentirlo ironizzare sulla situazione mi fa capire che, anche se poco, riesce a rendersi conto della situazione e non si è lasciato prendere dalla pazzia.

Il mio Leon è davvero forte.

Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora