Distanza pt.2

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Mi avvicino al letto, vederla dormire provoca in me sensazioni selvagge, mai provate prima.
È così innocente e priva di difese... quel suo viso delicato deve restare così in eterno.
Prendo la macchina fotografica e le faccio una foto, penso che per il momento basti.
Più tardi andrò a stamparla.

Lenore aveva ragione... sembro proprio una bestia appena uscita dalla sua gabbia.
Impaurita dal mondo circostante, vaga senza meta in cerca di chissà cosa.
Magari il suo scopo, qualcosa per cui continuare a respirare l'aria che gli permette di continuare a vivere.
Lenore è proprio il motivo che sto cercando.
Attualmente, è l'unica cosa che mi distrae in questo paesino noioso e monotono.
Non posso fare altro finché Maria non tira le cuoia.
Ed è proprio qui che si fermano i miei pensieri...
La morte di Maria... sembra essere così vicina, eppure quella vecchia continua a respirare, giorno dopo giorno, ed è ancora qui.
Sembra essere immortale.
È a causa sua che sono rinchiuso in questo posto di merda, costretto a vedere gente altrettanto di merda.
Vengo preso dal panico: e se anche Lenore avesse questo potere, se non morisse mai?
No... non posso permetterlo... la sua vita andrebbe avanti e lei cambierebbe... non sarebbe più pura.
Devo assicurarmi che lei non cambi, che nessuno la tocchi.

Diventerò il suo stalker.

Così potrò sapere ogni singola cosa sul suo conto.
La seguirò ovunque, saprò ogni cosa di lei, potrò ammirare la strega durante il giorno, e l'angelo durante la notte.
Questa creatura deve essere mia, mia e di nessun altro.

Verso ora di cena, decido di accompagnarla a casa.
Voglio vedere che tipi sono i suoi genitori.
Se la vedessero con un ragazzo quando invece aveva detto che sarebbe uscita con la sua amichetta... che faccia farebbero?
È proprio questo quel che voglio scoprire... e poi voglio divertirmi giusto un pochino.
-Adesso quindi saprai dove abito... non so se sia un bene o un male- dice lei per iniziare una conversazione, non riesce mai a starsene zitta per i fatti suoi.
-Chi ti dice che non lo sappia già?- dico con tono di sfida.
-E come lo sai scusa?-
-Lo so e basta.-
-Non è giusto, io ti spiego sempre i miei ragionamenti... vuol dire che l'hai scoperto in un modo poco normale.
Forse... eri lì quando ho sentito quella strana sensazione quella sera, quando Clara mi ha invitato al cinema. Questo spiegherebbe anche perché eravamo al cinema nello stesso momento...-
Non ci credo, questa ragazzina riesce sempre ad essere un passo davanti a me, ma non voglio dargliela vinta.
-Come no, e come facevo ad essere nella tua stanza? Sentiamo la tua teoria...-
-Nascosto nella terrazza, ad esempio. La corda con cui era salita Clara era ancora attaccata e qualsiasi ladro o assassino poteva utilizzarla per entrare in camera mia e, appena il presunto ladro o assassino sente che ci sono persone dentro la stanza, si poteva nascondere perfettamente in più punti della terrazza, punti che non si possono vedere quando si è nella stanza.-
-Grazie per avermi dato un comodo metodo per farti qualche sorpresa.-
-Ma se lo sai già...-
-Sei ancora convinta del fatto che sia entrato in casa tua?-
-La mia sensazione non si è ancora sbagliata, per questo ne sono fermamente convinta.-
-Tu sei strana...-
-Non sei il primo che me lo dice, e non sarai neanche l'ultimo.-
Il resto del percorso lo continuiamo in silenzio, come se entrambi ripensassimo sulle risposte date proprio qualche secondo prima, cosa che in effetti io sto facendo.
Dopotutto è anormale che abbia già capito tutto, non so che poteri abbia, o forse sono io quello troppo prevedibile.
O, stando più sul credibile, mi ha visto salire sul suo terrazzo e mi sta solo prendendo per il culo con questa storia delle "sensazioni".
Però succede troppo spesso... eppure credevo di essere bravo a rimanere nell'ombra.

Arrivati vicino al suo giardino, noto la presenza di un uomo che innaffia delle piantine intorno a sé.
Appena alza lo sguardo incontra subito quello di Lenore, per poi spostarsi velocemente su di me.
È incredibile come le espressioni di un uomo possano cambiare così velocemente, prima sembrava sollevato, adesso sembra che voglia eliminare qualche insetto fastidioso che ha toccato i suoi bei fiori.
O... me.

-Papà, ecco...- inizia Lenore alquanto imbarazzata -lui è Leon, un amico...-
-Clara ha chiamato tua madre dicendole che ha notato che eri sparita verso la fine del film- risponde lui con la sua voce ferma e sicura.
-È una storia lunga...-
-Guarda che caso! Questa sera non vado a lavoro.-
Lenore si volta verso di me, non ha più quel visino da "sono sicura di quel che sto facendo", adesso sembra più un cane bastonato.
-Allora... ci vediamo- fa lei con un leggero gesto quasi percepibile con la mano.
La ricambio con un gesto della testa, per poi tornare indietro per la mia strada.
Sento ancora la sensazione degli occhi del padre di Lenore su di me, forse non ha ancora capito che il suo sguardo non mi tange minimamente.

Tornando verso casa, faccio mente locale sul da farsi.
Ho bisogno di uno spazio tutto mio dove poter proteggere la mia Lenore.
La casa di Maria è troppo prevedibile, tutti andrebbero a cercarla lì.
La città è a un'ora da qui... un po' distante ma penso vada bene.
Odio la città, ma è un male necessario.
Attualmente però sono a corto di denaro, e chiedere a Maria è fuori discussione.
Potrei vendere la mia moto e trovare un appartamento in città.
Ricaverò quel poco che mi serve per pagare almeno il primo affitto e poi penserò più avanti a come racimolare altri soldi.

Quel che devo cercare adesso è qualcuno che compri la mia moto.

Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora