Cinema

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-Un biglietto, grazie.-
-Sono 11€.-
Pago e prendo il biglietto senza dire altro.
Non mi piacciono i cinema, troppa gente per i miei gusti.
Stare fermi in un punto per non disturbare gli altri non mi piace affatto.
Meglio stare comodi sul divano, nella propria casa dove è possibile fare tutto ciò che voglio.

Mentre m'incammino verso la sala sento una voce familiare alle mie spalle.
Cerco di camminare spedito e cerco di ignorare quella vocina che si è inculcata nella mia mente, ma nulla da fare.
Mi blocco e faccio dietro front.
Vedo le due ragazzine ridere e scherzare, non sembra che mi abbiano notato.
Decido così di riprendere la mia strada, quando però sento il mio nome.
Ho sbagliato a girarmi, sono stato scoperto.
Mi rigiro, con la faccia di chi vorrebbe essere in un altro posto.
Abbassando lo sguardo vedo il viso radioso della mia streghetta.
Prima mi guarda negli occhi, poi abbassa lo sguardo per vedere il biglietto che ho in mano, legge il titolo e dice -ho sentito dire che non è molto interessante, è scontato il fatto che il protagonista sia per tutto il tempo il prescelto.-
La fisso in una maniera alquanto aggressiva.
Non è un film che avevo a cuore, ma avere uno spoiler non è di certo quel che desideravo con ardore.
Ho pagato 11€ per un biglietto del cazzo e adesso non voglio più entrare in sala... non che lo volessi, ma non importa.
Lei ritorna ad appoggiare i suoi occhi sul mio viso, mi guarda con una faccia divertita, come se avesse capito che tanto non le dirò niente perché non me ne può fregar di meno.
-Lenore, andiamo che facciamo tardi!- la richiama la sua amica.
Lenore... ecco come si chiamava.
È un nome mai sentito prima e assolutamente ridicolo... perfetto per una come lei.
Troppo perfetto, dubito che i suoi genitori le abbiano dato questo nome senza un motivo.
Dovrò indagare anche su questo.
-Arrivo- risponde Lenore girandosi verso l'amica, per poi rigirarsi nella mia direzione per augurarmi -buona visione.-
La lascio passare e l'osservo mentre entra nella sala numero 7.
Bene... adesso so dov'è andata.

Aspetto qualche secondo prima di entrare nella sala, le luci sono ancora accese e riesco a vedere perfettamente le persone sedute ai propri posti.
Lenore e la sua amichetta sono sedute in due sedili nella fila centrale.
Appena spengono le luci mi avvio verso il "mio" posto, esattamente quello dietro al posto di Lenore.
Per fortuna la sala è ancora mezza vuota, quindi posso avere il privilegio di non avere nessuno accanto a noi, così posso vederla senza infastidire terze persone...
È da quando sono sceso da quel balcone che avevo in mente di andare al cinema.
Ho preso un biglietto per il primo film che ho visto esposto... ho scelto uno dei più cari, ma dettagli.
Tutto ciò che volevo era essere qui, nella stessa sala di Lenore, con il solo intento di osservarla.
Il fatto che mi abbia visto è un peccato... ma ciò non mi vieta di controllarla.

Al momento la vedo molto agitata, forse questo film lo aspettava da tanto... ma ne dubito.
Non sembra divertita, non riesce a stare ferma, si guarda continuamente in giro, come se cercasse qualcosa... o qualcuno.
Avrà capito che sono qui?
È impossibile... altrimenti mi avrebbe già visto dato che sono esattamente nella poltroncina dietro alla sua.
È come se stesse cercando un modo per scappare... per caso il film la spaventa?
Eppure dalla locandina non mi sembrava un horror...
La vedo riempire il suo piccolo stomaco con la bibita che aveva ordinato prima di entrare, non sembra stare molto bene.
Però questo sono solo io a notarlo... perché la sua compagna non se ne accorge? È tutto normale?
Forse mi sto preoccupando troppo...
Magari è solo una reazione passeggera e appena inizierà il film si calmerà...

...ma non è stato così.

Il film è già iniziato da qualche minuto, eppure la sua condizione sembra essere peggiorata.
Ho già capito che non si tratta di un horror, quindi di sicuro non sta male per quello.
Sento il suo respiro, o quel poco di aria che riesce a entrare nel suo esile corpicino.
Sta facendo fatica, la vedo solo io in questo scenario orribile, nessun altro lo nota.
Lo sta facendo apposta? Vuole farmi uno scherzo?
Non cederò.
Però sembra così impossibile... come può una persona fingere in quel modo... è così reale...
La vedo bloccarsi improvvisamente, però sento ancora il suo respiro nonostante il volume alto del film.

È inutile cercare di non vedere la verità: è chiaramente un attacco di panico.
Senza sapere come, prendo di peso Lenore e le faccio scavalcare in malo modo la poltroncina, portando il suo corpo sopra le mie gambe.
La sollevo da terra e corro verso l'uscita, ringraziando il fatto che non ci fossero persone nella mia fila.
Usciti dalla sala, mi guardo intorno per vedere dove si trova il bagno, appena lo vedo corro verso di esso ed entro con prepotenza.
Distendo Lenore sul pavimento, con la schiena appoggiata al muro.
Ha gli occhi spalancati ma ha lo sguardo perso, fa davvero paura.
Non ho mai avuto esperienze di questo genere... sono proprio nella merda.
Che cosa posso fare adesso?
Tendo una mano per vedere la sua reazione: non si muove di un millimetro.
Una cosa positiva però la noto, ovvero che il suo respiro è molto più calmo e lento.
Non voglio avvicinarmi ulteriormente, le ruberei quel poco di aria che le rimane.
Mi limito a sedermi accanto a lei, non so che altro fare...
Sento ancora il suo respiro, lieve ma percepibile.
Non ci sono altri rumori intorno a noi e, se ci sono, non li percepisco.

A spezzare questo nostro silenzio, sono le sue parole...

Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora