Sono le tre del pomeriggio e, come suo solito, Maria sta facendo il suo riposino pomeridiano.
Intanto io sto nella veranda, ad ammazzare il tempo.
È domenica e io le odio profondamente, non c'è mai nulla da fare.
Anche se, da quando sono qui, per me ogni giorno si è trasformato in una domenica.
Vedo Sky arrivare, si distende accanto a me, con la pancia all'aria e dandomi colpetti con la zampa.
-Non ora, Sky. Sto pensando- le dico spostandola -non sai mai quando è il momento adatto, eh?-
Ma non ne vuole sapere di ascoltarmi, continua a colpirmi con quella sua zampetta morbida.
Le metto una mano sul pancione per accontentarla e... faccio una scoperta alquanto interessante.
-Sei ingrassata un bel po'.
Questo è perché stai sempre sul divano, senza contare che mangi più di tutti qui.-
Ma lei, a quanto pare, non ne vuole neanche sapere.
Rimane ferma a farsi accarezzare, non la smetterò mai di dire che invidio la sua vita da mantenuta.
Quando decido di alzarmi è ormai troppo tardi: Sky è incollata a me.
Adesso mi seguirà tutto il giorno pur di avere ancora delle carezze.
Forse posso sfruttare quest'occasione...
Entro in casa per prendere il guinzaglio per poi riuscire subito.
Lo attacco al collare di Sky, ma purtroppo per lei inizia a ribellarsi troppo tardi.
Ha capito le mie intenzioni, ma non la farò vincere.
-Andiamo, piccola. È la tua opportunità per perdere qualche chilo, ed è anche la mia opportunità per salvare questa noiosissima domenica.-
La tiro con forza oltre al cancello, deve capire che lo sto facendo per il suo bene.
Per qualche metro oppone resistenza, ma poi si rassegna e cammina accanto a me.
-Visto? Non ci voleva tanto.-
Le faccio fare il giro della campagna, fermandosi vicino ad ogni singolo albero.
Ma non per fare bisogni o qualcosa del genere, Sky vuole stare all'ombra e riposare.
È più pigra di quel che ricordassi, prima era più energica.
Dopo un paio di chilometri, l'accontento e decido di fermarmi all'ombra di un albero.
Mi distendo sull'erba e mi guardo in giro.
Qui non c'è mai un'anima viva, è il posto perfetto per me.
La calma è il mio regno, non riuscirei a vivere altrove.
La città non fa per me: troppa gente, troppo rumore, troppe seccature.
Ma neanche questo paesino è di mio gradimento, inutile ribadire il perché.
Appena otterrò i soldi che mi spettano, mi prenderò una casa in mezzo alle montagne, dubito che qualcuno mi romperà il cazzo lì.Dopo una mezz'oretta decido di rialzarmi, Sky non sembra felice per questa mia decisione, per cui faccio fatica a spostarla.
Ritorniamo lentamente verso casa, ma c'è qualcosa che m'impedisce di entrare.
È una ragazza coi capelli biondi, troppo perfetti e lucenti per essere il suo colore naturale.
È una delle due ragazzine che ho visto l'altro giorno.
-Cerchi qualcuno?- chiedo avvicinandomi a lei.
Non sembrava si fosse accorta di me, infatti prende un grosso spavento.
Ma si ricompone subito e mi parla come se fosse sul mio stesso piano.
-La signora Duncan è in casa?-
-Forse. Cosa vuoi?-
-Io e la mia amica abbiamo preparato una torta. Sono venuta qui per dargliene un pezzo.-
-Puoi darla a me e andare via.-
-Non so neanche chi sei, come faccio a fidarmi?-
-Uno: hai una bella faccia tosta a darmi del tu senza conoscermi.
Due: quel che hai appena detto lo posso dire io, non tu.
Inoltre ho notato che qui si conoscono tutti... quindi dubito che tu non mi conosca. Sbaglio?-
Anche se è una donna non ho paura a farle del male.
Dopotutto è lei che ha attaccato briga per prima.
A separarci arriva Maria.
-Fate i buoni, voi due- dice lei prendendo me per il braccio -sopratutto tu, Leon. So bene quanto ti piace battibeccare.-
La ragazza inizia a sorridere, anche se la guardo male lei non smette.
-Leon... come un leone?- dice ridacchiando -è proprio un nome adatto per una persona aggressiva come te!-
Sto per contrattaccare quando, nuovamente, Maria mi blocca dandomi uno strattone al braccio.
Sarà vecchia, ma ha ancora un sacco di forza. Mi presenta la ragazza, si chiama Clara ed è solita venir qui ad aiutare con i lavoretti.
Anche se me l'aveva già detto, rimango lì ad ascoltarla attentamente.
Ci spostiamo tutti e tre, quattro contando Sky, in veranda dove mi racconta altre cose su Clara e la sua amica, Lenore.
Queste due sono le uniche che parlano con Maria, nonostante i loro genitori glielo abbiamo vietato.
Clara non mi sembra essere tanto cattiva, ma non mi fido mai della mia prima impressione.
E nemmeno della seconda.
Ci ho rimesso troppe volte.Dopo un'ora passata a conversare con Maria, finalmente Clara decide di levarsi dal cazzo.
Ma quando il più bello sembra arrivare, arriva invece qualcosa che peggiora la situazione.
Vedo la seconda ragazza, Lenore, che apre il cancello e cammina verso la sua amichetta.
-A quanto pare non ho avuto la stessa idea- ridacchia Clara con la sua vocina.
Lenore però non le risponde, rimane in silenzio a fissare un punto ben preciso.Sta guardando me.
Clara le sussurra all'orecchio qualche parola, inutile dire che le sta riferendo qualcosa sul mio conto.
Lei però non sembra essersi rilassata, rimane immobile ad osservarmi.
Non sembra impaurita, e nemmeno arrabbiata.
Che cazzo vuole da me?
Ovviamente io la ricambio guardandola in cagnesco, se è una sfida quella che vuole io sono sempre pronto a dargliela.
-Qualcosa non va?- le chiedo ormai stufo di aspettare.
-Ah?- fa lei voltando lo sguardo -no... niente...-
È piuttosto timida, eppure non sembrava quando ha iniziato a fissarsami come una psicopatica.
-Meglio così.-Le due, finalmente, decidono di andarsene da casa mia.
So bene che questo non sarà un addio.
Probabilmente, ora che le ho conosciute, le vedrò sempre, ogni singolo giorno.
Non lo so il perché... ma ho il presentimento che questo incontro mi costerà la vita.
STAI LEGGENDO
Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di Me
RomanceSecondo racconto della storia "Lovely Stalker" - La storia vedrà come protagonista Leon, ragazzo egoista e antipatico, il tipico bad boy della situazione... anche se un po' stravagante. La storia è ambientata qualche tempo prima del primo racconto...