Lenore's POV pt.2

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-Fabrizio... cosa significa tutto questo?-

Lavanda... lavanda ovunque.
Questo dolce profumo è così forte che a stento mi reggo in piedi.
Mi entra nelle narici e indebolisce il mio corpo, portandomi in un luogo lontano dalla realtà, dove tutto è bello e sereno.
Un giardino ricco di lavanda, un prato morbido su cui sdraiarsi e rilassarsi, un paradiso fiorito.
-Avevo preparato tutto questo per una ragazza...- dice soltanto -ma c'è stato un cambio di programma...-
-Ancora mi chiedo perché ti sprechi tanto per delle ragazze che poi ti frantumeranno il cuore... fai tanto il romantico e poi ti usano tutte... non lo meriti.-
Lui emette una leggera risata, ma sembra tutt'altro che divertito -che cosa cattiva, così mi ferisci. Ma credo che in questo caso quella che si dovrebbe offendere sei tu.-
In un primo momento è stato difficile capire il senso della frase, ma poi ho ripetuto più volte la sua frase nella mia testa.
-Scusa... cosa vorresti dire?- gli chiedo giocherellando con un pezzo di lavanda.
-Quando eravamo in macchina... ti avevo detto che volevo dirti alcune cose. A pranzo hai sollevato il discorso su Leon... e non mi hai dato l'opportunità di dirti quel che volevo.-
-Io pensavo fosse lui il tema... mi dispiace.-
-Non serve che ti scusi, anzi, parlarne era lecito, ma... ti volevo qui per un'altra ragione.-
Lo vedo avvicinarsi a me con quella sua camminata lenta, quasi come quella di un cacciatore che si avvicina alla preda per non spaventarla.
Mi accarezza la testa come in genere si fa ai bambini quando fanno qualcosa di buono.
È un gesto tenero e mi rassicura a tal punto da sciogliere i miei muscoli tesi.
Fabrizio ha questo potere... riesce sempre a rilassarmi con i suoi modi dolci e la sua voce calma... e questo forte odore lo aiuta moltissimo.
Potrebbe piegarmi a metà come un rametto se solo lo volesse.
In questo momento sono completamente alla sua mercé.
-Avevo intenzione di fare tutto con calma, di darti il tempo di crescere e di farti scoprire cosa si prova in queste occasioni.
Ma da quando Leon è entrato nella tua vita, tutto è andato all'aria.
E, m'imbarazza dirlo così... ma non sopporto l'idea di pensare che tu abbia fatto qualcosa con lui e non con me.
Chiamala gelosia, invidia o semplice possessione... ma non voglio che quello ti metta le mani addosso.-
Questa è la confessione più assurda che abbia mai ricevuto, non che ne abbia avute molte.
Supera persino quella di Leon, e già così ho detto tutto.
Due confessioni nello stesso giorno... non so più cosa aspettarmi.
Beh... in effetti un presentimento di quel che sta per succedere c'è... e non so se la cosa sia positiva o negativa.
Non ho mai pensato a Fabrizio come un possibile fidanzato.
È un amico d'infanzia, un fratello, un compagno d'avventura, il mio "psicologo" addirittura.
Le mie compagne di classe m'invidiano perché credono che abbia qualche relazione con lui e mi diverte pensare che quelle rosicano per qualcosa che non è mai successo...
Io e Fabrizio abbiamo scherzato su questo molto spesso, adesso mi viene il dubbio che lui non abbia mai scherzato con me e stesse solo cercando un modo per farmi capire quel che voleva davvero.
Non so se definirmi una rincoglionita o semplicemente una stronza inconsapevole.
-Tutta questa invidia nei confronti di Leon... adesso capisco- mormoro mentre vedo il suo viso avvicinarsi, i suoi occhi sono fissi sui miei e non sembrano intenzionati a voltarsi altrove.
-Perdonami se te lo dico così... sto affrettando le cose e probabilmente ciò porterà ad un rifiuto. Ma confido nel fatto che tu capisca cosa sto provando in questo momento... e anche cosa ho provato in tutti questi anni.-
E, finito di dire questo, tutto il mondo mi crolla addosso.

Mi fa sedere dolcemente sul letto, mi accarezza i capelli, continua a tenere i suoi occhi incollati ai miei cercando di rassicurarmi col suo visetto angelico.
Il corpo si rifiuta di muoversi, la lavanda e tutto il resto sono riusciti a indebolirmi.
Non riesco nemmeno a pensare lucidamente, tutto intorno a me comincia a scomparire per poi farmi tornare in quel giardino di lavanda.
Mi distendo seguendo i movimenti di Fabrizio, che ha iniziato a darmi dei leggeri baci sul collo.
Ha già capito che è un punto sensibile e che amo quella sensazione, facendomi provare un piacere rilassante.
Ad ogni bacio sento l'eccitazione salire, sento la voglia che cresce.
Inutile dire che sa come trattare una donna... sa cosa fare e come agire...
Ha un grande potere e sa come sfruttarlo, il piccolo angioletto sa come trasformarsi in un genio del male quando vuole.
Con la sua mano inizia ad esplorare la parte superiore del mio corpo, tasta dolcemente il terreno e mi accarezza nei punti critici.
Gemo debolmente, ma non sento nulla.
Sarà perché so già cosa si prova, o forse sarà perché Leon ci riesce meglio... ma i miei seni non reagiscono al suo tocco.
Fabrizio lo intuisce subito e, senza neanche sfilarmi la maglietta, mi sussurra nell'orecchio -il lupo cattivo è già passato di qui... questo vuol dire che devo osare di più...-
Decide di lasciar perdere i miei seni e di ritornare in alto per qualche secondo, giusto per riprendere il contatto con i miei occhi.
-Stai cercando di sedurmi... oppure vuoi solo sapere cosa ho fatto con Leon?- gli chiedo sfidandolo, so che sto correndo in un campo minato, ma è colpa sua se sto parlando così.
Il suo superpotere ha un punto debole: mi rassicura... permettendomi di fare dei commentini per rovinargli il momento.
Ma Fabrizio sembra avere ancora il controllo, me lo fa capire con la sua risposta pronta.
-Non mi dispiacerebbe saperlo, anzi... sono felice che tu non me l'abbia detto. Questo modo è molto più interessante... ed eccitante.-
La sua voce... non è possibile che sia così calda e sensuale... ora come ora se continua a parlare raggiungerò l'apice solo con le sue parole.
Lascia perdere i miei seni per andare più in basso...
Slaccia la mia cintura con una mano sola, per poi aprire la cerniera dei miei jeans.
Sfiora con delicatezza il tessuto delle mutandine, come se volesse testarne la qualità.
Lento ed esperto... un mercante che contempla la merce prima di esporla al pubblico.
Solo dopo avermi letteralmente tolto il fiato decide di spostare le mutandine e addentrarsi dove nessuno ha mai osato.
Il suo sguardo lascivo è qualcosa di completamente nuovo per me, è lo sguardo di uno che sa cosa sta per fare e aspetta di vedere la reazione della sua preda.
E quella reazione non tarda ad arrivare.
Sfiora un punto nuovo, arriva una sensazione che non ho mai provato.
Con due dita stuzzica quel punto, le trascina a sinistra e a destra, poi su e giù, e infine fa dei piccoli gesti circolari.
Sento una strana scarica d'elettricità che si avvicina, come se sapessi già che arriverà un forte lampo.
È... strano.
E anche fottutamente piacevole.

Ma dura poco perché, quando sto per raggiungere questa sensazione, il paradiso di lavanda sparisce e ritorna la semplice camera di Fabrizio.
Lo squillo del suo cellulare mi riporta con i piedi per terra.
Fabrizio è chiaramente imbarazzato e guarda il suo cellulare con un tale odio... ma nonostante tutto, risponde ugualmente.
È Clara colei che ha spezzato l'incantesimo, colei che mi ha riportata sulla terra.
Non so se esserle grata o meno, ma una cosa è certa: questo giorno non può essere dimenticato.
Ha creato in me delle forti emozioni... facendo crollare tutte le mie sicurezze.

Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora