Chiudi gli occhi

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Spengo la telefonata senza dire nulla, ero stanco di sentirli parlare.
Lenore, che sentiva solo le mie risposte, ha chiesto subito -Fabrizio è andato a casa di Maria? È già andato dalla polizia?-
-No, dice di voler aspettare.-
-In questo caso allora, nemmeno i miei genitori sanno qualcosa.-
-Cosa te lo fa credere?-
-Se non vuole chiamare la polizia è ovvio che non avviserà i miei. Loro chiamerebbero la polizia senza aspettare un secondo. Inventerà qualche scusa dicendo che sono con lui.-
-Tu credi?-
-È già capitato che mi coprisse con questo genere di scuse... sa come sono iperprotettivi i miei genitori.-
Questo Fabrizio è davvero strano.
Ha il potere di farmi arrestare... e non ne usufruisce? Le cose sono 2: o è uno stupido, o tiene davvero tanto a Lenore.
Preferisco pensare che sia la prima quella vera.

Lenore non sembra spaventata, è davvero calma... come se avesse già previsto tutto.
Dovrei preoccuparmi?
-Le tue "sensazioni" avevano previsto tutto questo?- le chiedo avvicinandomi a lei -hai già trovato un modo per scappare?-
Lei mi risponde gentilmente, non sembra nemmeno arrabbiata.
-Ammetto che ho avuto qualche presentimento ieri sera... mentre mi facevo i miei mille film mentali che ogni ragazza fa prima di andare a dormire. Però... non ho fatto niente per evitarlo.-
-E c'è un motivo?-
-Perché sei tu.-
La semplicità con cui dice questa frase mi spiazza completamente.
Solo perché sono io? Che cosa vorrebbe dire?
Lei capisce la mia confusione e cerca di spiegarsi meglio.
-So perfettamente che non sei una persona pericolosa... o almeno, non tanto quanto pensano loro. Io mi fido di te, sono dalla tua parte qualsiasi cosa accada. E poi... se avessi opposto resistenza, di certo non avrei migliorato le cose.-
Sentire le sue motivazioni mi fanno sorridere.
Non cambierà mai.
È sempre la solita stravagante... Non riuscirò mai a capire cosa passa per quella sua testolina da strega.
Le accarezzo dolcemente i capelli mentre guardo i suoi occhi bui.
Vorrei tanto strapparglieli via e farle diventare due pietre preziose.
Almeno così non avrebbe più il potere di ipnotizzarmi... un viso angelico senza alcun potere malefico... più avanti ci penserò.
-Non hai paura di me, vero?- le domando.
L'ho chiesto a Lenore... ma la vera domanda è: io ho paura di lei?
-Sei un ragazzo che ha bisogno di attenzioni. E il tuo modo di ottenerle è... insolito. Dovrei avere paura di te solo per questo?- mi chiede lei prendendomi la mano.
Il suo tocco è delicato... come farebbe una madre per rassicurare il proprio bambino dopo un brutto incubo.
Però c'è sempre quel maledetto potere maligno che rovina questo momento...
-Lenore...-
-Dimmi.-
-Chiudi gli occhi.-

Al centro commerciale avevo comprato delle bende, avevo già intenzione di toglierle il potere di ipnotizzarmi.
Faccio fare un paio di giri alla benda prima di fissarla con dello scotch.
Lenore non dice nulla, esegue ogni mio ordine come un cagnolino fedele... è masochista forse?
-Vedi qualcosa?- le chiedo per sicurezza.
-Secondo te?- chiede lei ridacchiando, cosa che scatena in me un piacevole calore all'interno del mio corpo.
Mi sento più sollevato, più a mio agio... è una sensazione indescrivibile.
Vedere Lenore bendata fa nascere in me una sensazione strana... ma fottutamente eccitante.
-Aspetta due minuti... vado a prenderti qualcosa da metterti.-
-Cosa? Dovrei cambiarmi bendata?-
-Abituati.-
Prendo frettolosamente uno degli abiti che avevo comprato per lei, non voglio perdere neanche un secondo.
Glielo passo a Lenore e le dico dì cambiarsi in camera mia.
-Dovrei... cambiarmi davanti a te?-
-Certo che no, ti accompagno in camera dove potrai cambiarti con calma. Quando hai finito puoi chiamarmi, ma attenta: non osare togliere la benda.-
La porto in camera, dove la lascio cambiarsi mentre io vado a prendere la fotocamera.
Appena mi chiama, entro lentamente e la osservo.
Quel vestito blu è un po' lungo per lei, o meglio, lei è troppo bassa per quel vestito. Ma se evitiamo la lunghezza... quel vestito è perfetto per lei.

Le prendo la mano e l'accompagno a letto, le sussurro dolcemente di sdraiarsi mentre le accarezzo le spalle nude.
Le mie labbra sfiorano il suo collo, riesco a sentire il suo profumo... profuma di fiori.
-Da quando usi un profumo così dolce?- le sussurro stampandole dei piccoli baci sul collo.
-Non uso profumo... sarà il bagnoschiuma... o forse sono le ortensie... oggi ne ho strappato un paio per metterle nel vaso in cucina.-
Potrei chiederle perché diavolo mette le ortensie in un vaso prima di andare a scuola... ma poco m'importa la risposta.
Chi diavolo è che risponde così ad una domanda? Non riesce nemmeno a stuzzicarmi... questa ragazza non ci prova nemmeno a sedurmi.
Però mi piace questa sua caratteristica.
-Sei davvero pessima, lo sai?- le dico avvicinando le mie labbra alle sue.
-Dico solo la verità...- risponde quasi timidamente.
Gioco con le spalline del vestito, attorcigliandole con le mie dita.
Le sue braccia spoglie sono così pallide, come la porcellana.
Lenore è una piccola bambola di porcellana, con la sola differenza che lei respira... ed è calda.
Con una mano le accarezzo i fianchi, fino ad arrivare ai glutei.
La sento irrigidirsi, ma con qualche bacio riesco a scioglierla nuovamente.
Appoggia le sue mani sul mio petto, ma non per respingermi.
Penso voglia solo toccarmi il petto, so bene quanto lo ama.
Lentamente, le alzo la gonna del vestito, scoprendo le sue gambe perfettamente lisce.
Le accarezzo le cosce e, lentamente, arrivo a sfiorarle l'inguine.
Le sposto le mutandine piano piano.
Esploro la zona fino a toccare il clitoride.
Sento Lenore emettere un sussulto.
-Leon...- sussurra lei.
-Dica pure, signorina.-
-Quel punto... è così strano...-
-Si chiama clitoride... ed è una delle parti più sensibili della donna.
Aspetta un pochino... adesso ti faccio provare qualcosa di spettacolare.-
Continuo a stuzzicarla, mentre lei si agita. Per calmarla le do dei baci sul collo, ma funziona ben poco.
Tra qualche secondo si fermerà da sola, lo capisco subito quando i miei gesti fanno effetto.
Solo che non pensavo avesse un effetto così efficace su di lei.
Comincio a strofinare il mio dito, su e giù, sinistra e destra, fino a farla gemere.
La sua schiena inizia ad inarcarsi e la sento respirare più velocemente.
Dopo qualche secondo torna normale, continua a respirare velocemente... come se avesse sprecato tutte le sue energie.
-Complimenti- le sussurro -hai avuto il tuo primo orgasmo.-
Lei si avvicina a me e nasconde il suo viso nel mio petto.
-È imbarazzante... mi sento così debole e vulnerabile.-
-Tranquilla- le dico avvicinandomi lei -qualsiasi cosa succeda, io ti proteggo.-
Detto questo, l'avvicino a me e la rinchiudo tra le mie braccia.
So che lei in realtà ha paura di me, lo sento... eppure non fa niente per difendersi.
Anzi, si avvicina di più a me.
Non la capisco... ormai non ci provo nemmeno più.
Al momento, l'unica cosa che m'interessa è averla accanto.
Tutto il resto può pure andare a puttane.

Lovely Stalker 2: Lei Sa Tutto Di MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora