Hard to love [Kacchako]

⑥ Niente emozioni

Uraraka's POV

Cosa stava succedendo? Le braccia possenti di Katsuki mi stavano sorreggendo, il mio battito cardiaco accelerava ogni istante che passava e il mio viso premeva contro il suo petto muscoloso. Lo stomaco mi si contorse dall'emozione, ma la mia bocca tremava per la paura. Ma cos'è che mi faceva paura?

Rimase immobile e io pure. Cercai di formulare una frase, ma dalle mie labbra uscirono solo balbettii. «S-scusa, s-sono... inciampata e... n-non volevo... io...»

Katsuki non sembrava volesse lasciarmi. Perché? La sua presa si fece più salda, il suo cuore accelerò ed io avvertii l'impulso di stringerlo a mia volta. Ero allo stesso tempo spaventata; se mi avesse lanciato un esplosione? Se poi fosse irritato dal mio gesto? Non potevo rischiare di buttare all'aria casa mia e di rimetterci la faccia!

«K-Katsuki?» balbettai, sobbalzando subito dopo. «V-volevo dire... Bakugou.»
Mi aspettavo una reazione esagerata, un grido di rabbia o qualunque cosa in stile Bakugou. E infatti...

«Sta' più attenta, idiota! Potevi spaccarti la faccia!» esclamò, facendomi tornare coi piedi per terra, letteralmente. Mi stava sorreggendo per le spalle, consentendomi di riappoggiare saldamente i piedi sul pavimento pieno di cocci.

«I-io...» mi interruppi quando vidi il suo volto. Era rosso, ma non di rabbia; era imbarazzato! «S-sei tutto...»

Il biondino scosse il capo. «Sta' zitta e non azzardarti mai a raccontare questa storia a qualcuno, altrimenti ti faccio saltare in aria!»

"Ora lo riconosco."
«Comunque non ho letto quella tua lettera-sfogo!» replicai incrociando le braccia e facendomi strada verso la mia stanza.

Bakugou ebbe anche l'indecenza di seguirmi. Ma scherziamo?
«Come fai a sapere che è uno sfogo?!» mi incalzò.

"Merda!"
«Ehm, ho indovinato!»
«Bugiarda!»
Non replicai. Non mi andava più di gridare né di farmi alzare la pressione a causa della rabbia, così presi il foglio da terra e glielo restituii. Lui lo prese con uno scatto della mano e mi fulminò con i suoi occhi cremisi.
«Dimentica ciò che è successo oggi e dimenticati di questa!» borbottò nervoso il biondino.

«Sì, sì; altrimenti mi farai esplodere!» mimai la sua voce infuriata, giusto per prenderlo un po' in giro.

«Tsk, imbecille!» così detto, scese le scale e uscì di casa.

Katsuki's POV

Ma che cazzo mi era passato per la testa?! Potevo far finta di non essermi accorto che stava cadendo o lasciarla andare o...

"Idiota!" Mi battei un colpo in testa e mi fiondai sul letto, togliendomi la t-shirt nera con un disegno di merda a forma di teschio sopra e la gettai altrove, rimanendo a torso nudo. "Cazzo, se qualcuno sapesse che... che..."

«No, no, no, no!» rotolai verso il muro e battei un colpo su esso. «Non posso essermi rammollito così! ARGH!»

Mi coprii il volto con entrambe le mani, cominciando a sudare freddo e a ripensare all'accaduto di qualche ora prima. Fuori i grilli facevano un rumore insopportabile. Li volevo bruciare tutti! Il cielo era sereno ed era possibile osservare le stelle in tutta la loro luminosità.

Quando mi decisi ad alzare il culo dal letto, misi controvoglia un libro e un quaderno nello zaino per il giorno dopo. Il foglio a righe con sopra i miei "sfoghi" l'avevo abbandonato ripiegato sulla mia scrivania, senza neanche aprirlo e rileggerlo. Ormai lo sapevo a memoria, anche perché ciò che era impresso lì era nella mia testa ogni giorno.

Tornai a sdraiarmi sul letto, le mani dietro la nuca e i gomiti alzati. Fissai il soffitto bianco, senza smettere di pensare al viso tondo e paffuto di Uraraka. La sua espressione quando l'avevo afferrata era stata... fantastica?

"Sono un idiota! Sono forte, ma anche idiota!" Pensai. "Non posso rammollirmi per una ragazza! Un eroe deve restare duro come la pietra e non far coinvolgere i sentimenti!"

Mi girai di lato e chiusi gli occhi, cadendo lentamente addormentato mentre il mio stupido cervello continuava a pensare e ripensare a quella faccia tonda di Uraraka Ochako.

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