②② Decido io

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Uraraka's POV

«K-Katsuki...?» balbettai.
Bakugou aveva ancora gli occhi chiusi, ma sul suo volto scorsi un sorrisetto divertito. Si stava svegliando!

Ebbi un tuffo al cuore. Strinsi più forte la sua mano. «T-tu...» provai a dire, ma le parole mi morirono in gola.
«S-sì, sono vivo.» borbottò.

Quando aprì finalmente gli occhi, credetti di scoppiare. Si tirò su bruscamente a sedere e portò l'altra mano alla testa. «Ahi, ahi... mi fa male tutto, accidenti.»

Non lo lasciai neanche continuare che gli mollai un ceffone in faccia.
«Argh, ma sei impazzita, per caso?!» sbraitò.
«Sei un vero imbecille, Katsuki Bakugou!» esclamai in preda alla rabbia. «Cosa ti è saltato in mente?!»

Bakugou si massaggiò la guancia arrossata. «I tuoi non ti hanno insegnato a dire grazie, faccia tonda
Cominciai ad avvertire pizzicore agli occhi. «Brutto idiota! Potevi morire e...» non riuscii a trattenermi, così lo circondai con le braccia, tuffando la mia faccia nell'incavo tra il collo e la spalla, scoppiando a piangere. «Ho avuto una paura assurda, Katsuki!»

Lui emise un verso soffocato. «M-mi fai male!»
Sgranai gli occhi, lasciandolo andare. «Scusa, scusa!»
Bakugou innarcò la schiena, la faccia corrucciata. «Cazzo, se fa male.»
Ripensai a Dabi e alle fiamme che aveva sprigionato contro Katsuki. «Recovery Girl ha fatto del suo meglio.»

Il biondo sogghignò. «Pensa se avesse fatto di meno.» commentò sarcastico. «Non mi sento più la schiena.»
Mi asciugai il viso con le maniche del maglioncino grigio che indossavo.

«Tu stai bene?» chiese.
Annuii.
«Quello stronzo dalle fiamme blu la pagherà.» disse nervoso.
«Non ha importanza!» replicai. «Sei vivo e questo basta.»
«Ti ha ferita!»
«Ti sei visto?!»
«Fanculo.» sbuffò lui. «Io sto bene.»

Tirai su col naso. «La colpa è mia e... e ci hai rimesso tu.»
Katsuki mi studiò il volto. «Non dire così. La colpa è mia. Ti ho sottovalutata e tu... meriti di meglio.»
Alzai gli occhi verso di lui. «Cosa?»

«Io sono...» iniziò a dire, guardandosi le mani. «Sono sempre arrabbiato, competitivo e pieno d'odio.»
Sbattei le palpebre, soffermandomi sul suo sguardo rabbuiato, dispiaciuto. Come sempre, per me, era una sorpresa vederlo meno incavolato del solito.

«Non so neanche come tu riesca a vedere... qualcosa, in me.» proseguì Katsuki. «Ti ho messa in pericolo e... e non me lo perdonerò mai.»

Mi sporsi in avanti con lo sgabello su cui sedevo, tenendo la bocca semichiusa. «Non dirlo neanche. Tu non sei come pensi di essere. Almeno, non per me.»
Katsuki chinò il capo. «Un vero eroe non mette in pericolo la vita di qualcun altro solo per ripicca.»
«Katsuki...»
«Perciò non posso più permettermi di abbassare la guardia e di crearti problemi!» mi interruppe con voce severa. «Meriti qualcuno come Deku, qualcuno che sappia veramente cosa vuol dire amare e fare del bene alla persona amata!»

«Katsuki...» provai a dire, ma lui mi interruppe di nuovo, con le lacrime agli occhi.
«Non meriti qualcuno come me! Meriti di essere felice e di coronare il tuo sogno di essere un eroe!»

Di scatto gli presi il volto tra le mani e lo feci tacere con un bacio colmo di foga.

Katsuki's POV

Il mio cuore batté all'impazzata, non appena le labbra soffici di Uraraka toccarono le mie. Le misi una mano sul volto, massaggiandole le guance col pollice.

Era un bacio frenetico, come se entrambi ne avessimo una necessità incontrollata. Mi era mancato il sapore delle sue labbra, ma al contempo avevo timore di averla messa nuovamente nei guai. Perché doveva essere tutto così complicato?!

Appena ci staccammo, le tenni le mie mani sulle guance e la guardai negli occhi.
«Decido io con chi stare e a chi donare il mio amore, capito?» disse Uraraka, senza smettere di lacrimare. «Non mi importa della tua rabbia o dell'essere un eroe. Io ho bisogno di te!»

Poggiai la mia fronte contro la sua. «Non permetterò mai che ti succeda di nuovo qualcosa.»

Uraraka sbuffò una risata. «Parli tu, nelle tue condizioni.»
Storsi il naso.
«Come ti senti?» chiese, sussurrando.
«Tsk, questo è niente.» feci un sorrisetto malizioso. «Sono forte io. Sono destinato ad essere il più grande eroe della storia, ricordi?»

Uraraka si scostò una ciocca castana dal volto e disse: «Di sicuro non sarai l'eroe più modesto.»
«Pff, la modestia non serve.» ridacchiai.

Improvvisamente, mi balenò un pensiero e per poco non caddi dal letto. «Deku lo sa?»
Ochako aveva appena finito di asciugarsi il viso, quando mi scrutò con aria interrogativa. «Cosa?»
«Di noi?»
«Oh, ehm... gli ho accennato qualcosa.» fece una pausa. «Hai dormito solo un giorno e Deku aveva comunque da pensare alla scuola, quindi l'ho visto solo la sera dopo l'incidente, durante le sue cure.»

Annuii, un po' agitato.
«Ha detto che è felice.» continuò lei.
Sbattei le palpebre incredulo. «Cosa?!»
Ochako fece un sorriso a trentadue denti. «È felice che noi siamo contenti così e... e spera che riusciremo a risolvere le future ramanzine che avverranno, da parte di All Might e soprattutto Ayzawa.»

Trasalii. «Ah, già. Il professor pazzo-Piton
Ripensai al giorno del secondo scontro tra me e Uraraka, a insaputa dei professori. Ayzawa non l'aveva presa molto bene. Eravamo stati sospesi proprio per aver disobbedito. Chissà cosa avrebbe potuto dirci ora che stavamo insieme.

"E All Might cosa penserà?" Pensai tra me e me. "E se non  ci permettesse di essere eroi solo perché... perché siamo un po' distratti?"

«Un eroe non può permettersi distrazioni.» dissi ad alta voce.
«Come hai detto?» chiese Ochako, distrattamente.
«Niente.» mi affrettai a rispondere. «Ehm...»
Feci per alzarmi, ma le fitte alla schiena me lo impedirono. «Cazzo, che male!»

Uraraka mi fece cenno di restare seduto. «Non sforzarti finché non sarai del tutto guarito, okay?»
Sbuffai contrario.
«So che hai voglia di spaccare la testa a qualcuno là fuori, ma per il momento sta' a letto!» disse in tono di rimprovero.
Mi doleva ammetterlo, ma per una volta nella mia vita, ubbidii ad un ordine impartito.

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Hard to love [Kacchako]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora