①⑧ Non è questo ciò che fa un eroe

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Uraraka's POV

«Cosa volete ordinare?» chiese il cameriere dalla lunga coda da drago.
Katsuki strinse il menù fra le mani e imprecò sottovoce. Quando aveva offerto di portarmi a cena fuori, non credo imaginasse che in quel ristorante non avessero nulla di piccante. Io personalmente ero così felice che avrei potuto scoppiare.

Katsuki indossava un'elegante giacca bianca e dei jeans neri. Ogni volta che lo squadravo da capo a piedi mi mancava l'aria. Era bellissimo.

"Mi domando se anche lui pensi lo stesso di me..." pensai, un po' cupa. "E se io non fossi ciò che si aspetta? Se non fossi... abbastanza per lui?"

«Signorina?» mi richiamò il distinto signore.
«Oh? Ah, scusi. Ero sovrapponessero.» ridacchiai «Io prendo del niku-jaga.»
Bakugou sbuffò. «Io prendo dei noodlees.»
Il cameriere annuì e fece roteare la sua coda di drago con agilità, per poi tornare in cucina.

Katsuki aveva il mento sopra la mano e guardava fuori dalla finestra. Io mi chinai verso di lui e gli sussurrai: «Ti cucinerò domani qualcosa di piccante, che ne dici?»
Il suo sguardo improvvisamente mutò. Abbozzò un sorrisetto malinconico e annuì. «Odio comunque questo posto.»

Ridacchiai. Dopodiché, attendemmo finché non ci servirono ciò che avevamo ordinato. Non appena afferrai le bacchette e sussurrai "Buon appetito", avvertii un tremore sotto ai piedi, seguito da un tonfo così violento da rompere il vetro delle finestre.

Io finii a terra, accanto al tavolo, anch'esso ormai disteso sul pavimento. I piatti e i bicchieri si ruppero non appena toccato il suolo e delle schegge di vetro mi ricoprirono.

Bakugou si fiondò da me. «Stai bene? Sei ferita?!» chiese agitato.
Scossi il capo. «Tranquillo, sto bene. Ho solo avuto paura per la caduta.»

Lui guardò fuori. Lo imitai, scorgendo un enorme piede di legno davanti al ristorante. Per poco non mi strozzai, finché Bakugou non si piazzò istintivamente avanti a me, come per difendermi da un potenziale attacco.

«C-cos'è quella cosa?» esclamai.
Il piede gigante di legno avanzò lungo la via, sparendo poi dalla nostra visuale. Io mi alzai, seguita da urla e persone che correvano a destra e manca in preda al panico.

Bakugou digrignò i denti e scavalcò la finestra ormai priva di vetro. In lontananza udii le sirene della polizia e un boato di urla sia dentro il ristorante che fuori.

«È un super cattivo!» gridò il biondo, tornando dentro. «Devo fermarlo!»
«Volevi dire "dobbiamo", vero?» replicai fredda.
Lui scosse il capo. «Volevo dire proprio "devo"!»

Notai che aveva fatto scattare delle scintille dalle mani e rammentai che non aveva il suo costume. «Non se ne parla! Io vengo con te! Siamo entrambi due futuri eroi, ricordi?»

Bakugou mi guardò storto. «Ho detto che tu resti qui! Torna a casa, sarai più al sicuro!»
Lui fece per andarsene, ma io lo bloccai per il polso. «Ma cosa blateri? Vuol dire che ora non posso più combattere per essere un'eroina?»

Il biondo strattonò il proprio braccio, costringendomi a mollare la presa. «Taci e fa come ti ho detto!»
«Scordatelo! Non ti lascio andare da solo e inoltre voglio combattere come ogni eroe!» gli sbraitai in faccia.

«Cazzo, è fatto di legno!» gridò in risposta, praticamente nevrastenico. «IO SPARO ESPLOSIONI DI FUOCO E SONO L'UNICO CHE PUÒ FERMARLO! Fa come ti ho detto o... o tra noi è finita!»

Sbuffai una risata e mi tolsi la giacca di pelle che avevo addosso. «Se non mi credi all'altezza per battere quel coso... beh, sta' a guardare!» e, senza pensarci, corsi fuori e rimossi la gravità dal mio corpo, fluttuando veloce verso il super cattivo.

Katsuki's POV

"Ma è scema o cosa?!"

«URARAKA! TORNA SUBITO QUI!» sbraitai, ma evidentemente non mi aveva sentito, perché continuò ad avvicinarsi a quel mostro di legno.

«MERDA!» mi fiondai fuori, aiutandomi con le esplosioni e cercai di raggiungerla.
Ero così arrabbiato che avrei potuto far scoppiare quella merdosa testa di legno in due secondi.

Uraraka era a pochi metri da esso.

"Che vuole fare?! Argh, perché è così cocciuta?!"

Mi diedi un paio di spinte grazie alle esplosioni, barcollando un po' in aria.

"Non ho il costume!" Mi ricordai. "MERDA!"

Mi abbassai leggermente, toccando poi il suolo e correndo il più veloce che potevo. Dovevo trovare Uraraka! Non avrei mai permesso che le capitasse qualcosa.

Metterla al sicuro era la mia priorità. Le grida attorno a me, i colpi improvvisi e il rumore dei passi di quel gigante di legno erano quasi inaudibili. Non contavano. Contava solo lei.

"Non è questo ciò che fa un eroe!"

Persi il contatto visivo con lei e per poco non mi venne un colpo. Probabilmente stava fronteggiando quella bestia legnosa.

In preda all'ira, mi alzai in volo con una forte esplosione sotto di me e raggiunsi di poco il mostro. Manovrai troppo a sinistra, andando successivamente a sbattere verso l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento. Entrambi finimmo per terra, rotolando e stringendo i denti per il dolore.

Quando alzai la testa, andai su tutte le furie. «DEKU DI MERDA! CHE CI FAI QUI?!»

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Hard to love [Kacchako]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora