Uraraka's POV
«Itadakimasu.» mormorai, unendo le mani e iniziando a mangiare.
«Tsk.» fece Bakugou, mangiando con noncuranza i suoi noodles piccanti.Inizialmente, storse le labbra, ma dopo il primo assaggio ci si fiondò con foga, fino a terminarli in meno di due minuti. Dopodiché, tamburellò le dita sulla pancia e bevve u lungo sorso d'acqua.
«Ti... ti sono piaciuti?» domandai, finendo la mia porzione.
Bakugou non rispose subito. Guardò la sua ciotola vuota con fare cupo e poi mi fulminò con lo sguardo. «Ronzi così tanto intorno a quel broccolo di Deku da aver sentito pure che vado pazzo per il cibo piccante?»Masticai velocemente e poi inghiottii. «Beh, ecco... in realtà, lui mi ha solo accennato qualcosa di te.»
«Tsk, patetici!» commentò. «Sembrate proprio una coppietta!»«Cosa?!» scattai. «N-noi non siamo...»
«Ma per favore, si vede lontano un miglio che vi piacete. Siete solo due idioti che non sanno come dirselo a vicenda!»Mi alzai in piedi. «Non è affatto vero! Lui non è innamorato di me!»
Bakugou mi focalizzò con un'espressione che mi fece raggelare il sangue; un'espressione che non gli apparteneva. «E tu invece sì.» disse.Persi un battito. Mi ero scavata la fossa da sola. Avrei voluto nascondermi, scappare via. Cosa avrei potuto rispondergli?
Fui pervasa dall'imbarazzo più totale. «I-io...»
Katsuki fece un verso di scherno e si alzò. «Sai cosa? Non mi interessa neanche sapere che tu e lui avete una storiella patetica!»
Serrai i pugni. «Non abbiamo nessuna storiella!»Lui prese la sua ciotola vuota e la posò nel lavandino. «Pff, come no!»
«TE LO ASSICURO!» gridai in preda all'ira.
Il mio petto ribolliva di rabbia e avevo il viso in fiamme.
«Allora dimostralo, faccia tonda!» grugnì Bakugou. «Le parole non mi bastano!»Ebbi di nuovo la strana sensazione nel petto di quando ero a contatto coi suoi occhi... o col suo corpo. Come quando mi aveva afferrata mentre stavo per cadere.
"Che cosa posso fare? Come posso fargli capire che... che io e Deku non...?"
Bakugou si piazzò davanti a me. «Menti solo a te stessa. Deku invece è un idiota dalla nascita. Che coppia meravigliosa!»
Digrignai i denti. Non ne potevo più di essere accusata o di sentirmi rivolgere insulti stile Bakugou (quindi con urla e sghignazzi).Il biondino mise le mani in tasca e disse: «Tsk, come pensavo. Non puoi dimostrare niente, perché ho ragione io!»
Dopodiché, persi completamente la testa a tal punto da portare le mani al suo viso crucciato e unire le mie labbra alle sue, dandogli la dimostrazione, a cui tanto aspirava, con un bacio colmo di emozioni.Katsuki's POV
La mia testa ebbe un blackout. Non riuscii ad assimilare tutto ciò che stava accadendo. L'istinto mi disse di scansare Uraraka con un'esplosione, ma qualcos'altro me lo impedì; una sensazione, forse, o un'emozione.
Le labbra rosse di Uraraka cercavano con foga le mie, quasi ne sentisse l'incessante bisogno. Il mio cuore andò in gola e lo stomaco iniziò a fremere.
"No, non va bene!"
Persi la concezione del tempo, finendo col passare le mani sul viso di Uraraka, senza staccarmi da lei, poi sulle braccia e infine sulle sue mani, stringendole e costringendola a staccarsi da me. Io abbassai la testa, gettando il busto all'indietro e stringendo le mie gambe.
Ci fu silenzio. Un silenzio così fastidioso che avrei potuto distruggere la parete alle spalle di Uraraka, che aveva il respiro irregolare. Avvertii una fitta alla pancia, connessa a qualcosa di leggermente più importante e preoccupante. Strinsi sempre più le gambe, per evitare che lei potesse vedere il rigonfiamento nei miei pantaloni.
"Che cazzo mi prende?"
Quando alzai lo sguardo, Uraraka stava piangendo. Non era tristezza, bensì paura. Se ne era accorta? Iniziai a sudare freddo e a sentirmi a disagio.
Uraraka serrò le mani avanti a me, i polsi ancora intrappolati nella mia morsa, e poi scoppiò. «Mi dispiace! Mi dispiace tanto! Non so neanche io cosa mi sia preso o cosa voglio! Sono così confusa, Katsuki!»
Trasalii. Non ricordavo neanche l'ultima volta che avevo provato quella sensazione così... così sdolcinata.
Lasciai andare la presa sui suoi polsi, tenendo lo sguardo basso.
«I-io... sono mortificata.» continuò a piagnucolare Uraraka. «S-se vuoi, vado a stare da qualcun'altro, Tsuyu o Deku o...»
«NO!» scattai. «No. Non da quello là.» tenni la testa china.«M-ma...»
«Non voglio... che tu veda Deku.» digrignai i denti.
«Scusa, cosa?»
«Io... odio quando tu nomini quel nerd di merda.» strinsi i denti.
Uraraka non replicò né commentò, il che mi risparmiò notevoli incazzature.«Quindi non mi caccerai?» chiese preoccupata.
Io scossi il capo.
Gli occhi di Uraraka brillarono di gioia. Lei finì poi col fiondarsi su di me, stringendomi in un abbraccio. «Grazie, grazie!»Inizialmente provai fastidio, il che era abbastanza normale. Feci un paio di passi indietro, ma lei rimase attaccata a me. Smise di lacrimare e assunse un'espressione seria.
«Scusami, ti sto causando problemi.» Uraraka si staccò da me e si asciugò il viso. Poi si precipitò al lavandino, cominciando a pulire i piatti sporchi.
«Che fai?» chiesi.
«Non lo vedi? Pulisco.» rispose.
«Non sei mia madre.» sbuffai, dirigendomi verso di lei.
«Faccio da sola. Ti ho già causato abbastanza problemi.»
«Tsk, per un abbraccio?»
«E per ciò che è successo prima di quello.»Esitai, tirando la maglietta il più in basso possibile.
"Merda, sono ancora imbarazzato..."
Uraraka fece scorrere l'acqua. Io mi morsi freneticamente le labbra inferiori.
«Non mi hai convinto, comunque.» mentii.————————————
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Hard to love [Kacchako]
Fanfiction⚠️ATTENZIONE! CONTIENE SMUT⚠️ Uraraka non ha dimenticato la sua sconfitta durante il festival, contro Bakugou. Quell'esperienza l'ha cambiata, ma soprattutto ha fatto accendere qualcosa in lei che va perfino oltre il sentimento che prova verso Mydor...