Mount Saint Michel, 17 luglio 4105 d.C-Non riesco ancora a capacitarmi del fatto che sei uscita dalla finestra. Sei un'umana completamente fuori di testa, lo sai?- borbotta Mare.
-Mare, per cortesia- la rimprovera Gideon, mentre legge il suo libro.
-E se fossi caduta? E se fossi morta?-
-Mare, piantala- ripete scocciato il fratello, voltando pagina.
Gli sorrido riconoscente. A volte la ragazzina è davvero una scocciatura.
-Non è successo niente, stai tranquilla-
-Niente? Ti sei quasi fatta uccidere dal re!-
Sospiro pesantemente. Ha ragione, ho agito senza pensare, ma purtroppo non posso tornare indietro nel tempo. Se potessi farlo probabilmente cambierei anche le mie scelte negli ultimi mesi della mia vita, ma non mi trovo in uno dei fumetti di Rin in cui ci sono supereroi con poteri simili, mi trovo nella realtà. E la realtà è dura e a volte ingiusta. Devo farmene una ragione.
-Possiamo non parlarne più? Ti prego, è passata più di una settimana-
-Okay... Scusa- borbotta poi incrociando le braccia.
-Posso farti una domanda?-
-Mare, lasciala in pace-
-Non sto parlando con te, stai zitto-
Gideon chiude il libro di scatto per poi alzarsi in piedi. Afferra la sorella per un braccio, che protesta arrabbiata, e la trascina fuori dalla sala.
Sentendomi finalmente libera mi alzo per sgranchirmi le gambe. Mi dirigo sul terrazzo dove il vento mi investe immediatamente, facendomi rabbrividire.
Quanto vorrei avere il mio Mp3 in questo momento. Quanto vorrei perdermi nella musica e far cessare i miei pensieri per qualche minuto.
Sobbalzo colta alla sprovvista quando una mano si posa sulla mia spalla.
Mi giro di scatto e vedendo Gloria mi irrigidisco.
-Ciao-
Non rispondo, continuando a fissarla. I suoi occhi sono rossi e non è un bel segno, dato che è una Veteres.
-Hai bisogno?- domando dopo un po'.
Lei scuote la testa senza mai interrompere il contatto visivo e rimanendo in silenzio. Inizio ad agitarmi, cosa vuole?
-Posso bere un po' del tuo sangue?-
D'istinto indietreggio appoggiando le mani sulla ringhiera del balcone.
-Non credo sia il caso- deglutisco, preparandomi a difendermi in caso di un suo attacco.
-Gloria?- la chiama Camille, raggiungendoci. Mi guarda confusa, probabilmente chiedendosi che cosa ci faccia la sua amica con me, e poi poggia dolcemente la sua mano sulla vita della ragazza.
-Tesoro perché non entri? Ti raggiungo subito- le dice con un sorriso tirato.
Gloria annuisce con lo sguardo ancora perso su di me, scuote di nuovo la testa facendo svolazzare i suoi capelli color mogano, e poi sparisce all'interno dell'atrio.
-Per il tuo bene ti consiglio di starle lontana- non c'è nessuna minaccia nel tono della vampira, solo estrema sincerità.
-Lei... Ha qualcosa che non va?- chiedo dopo un attimo di esitazione.
-Credo che sia abbastanza evidente. Mi dispiace, ma ora devo andare. Evita anche James, non gli vai molto a genio-
Colpita dalla sua gentilezza, annuisco grata e un po' confusa. Ero convinta che i vampiri non potessero ammalarsi o avere qualche problema in quanto "esseri perfetti", eppure Gloria non è del tutto sana.
Sospiro e torno ad osservare il deserto di sabbia che circonda l'isola. In lontananza si può vedere il verde dell'altra sponda e una parte di me vorrebbe arrivarci per raggiungere la mia famiglia. Ma quanto dista realmente l'Inghilterra? Come farei ad attraversare il mare?
Sconfitta moralmente decido di rientrare anch'io. Non c'è più neanche l'ombra delle due vampire.
A peso morto mi siedo di nuovo sul divano di pelle, chiedendomi perché qui i giorni sembrano non passare mai. Mi annoio a morte, è un dato di fatto.
Riosservo per l'ennesima volta i quadri e solo adesso mi rendo conto di un particolare che mi era sempre sfuggito. Tutti i Veteres hanno una cosa in comune. Una collana. Una collana con una chiave. E se anche il re tenesse legata al collo ciò che mi serve per aprire quelle porte?
Vedendo entrare nell'atrio Gideon e la sorella, mi ricompongo immediatamente.
-Ho una notizia fantastica da darti!- esclama Mare saltellando.
Gideon alza gli occhi al cielo.
-Prima cosa devi dirle?-
-Oh giusto, mi ero dimenticata. Chiedo scusa per il mio comportamento, non volevo essere invadente o fastidiosa o... -
-Tranquilla Mare, non c'è problema- le sorrido.
-Perfetto! Allora ti informo subito della novità!-
Il fratello scuote la testa esasperato.
-È una notizia bella o brutta?- chiedo un po' in ansia.
-Dipende dai punti di vista- risponde Gideon.
-Ma che dici? È ovviamente bellissima! Stasera verrai al ballo con noi e il Signorino!-
-Ballo?-
-Il grande ballo di Corte! Ci riuniamo tutti tutti ogni cinque mesi ed è qualcosa di davvero straordinario!-
Non per me Mare, non per me.
-E perché dovrei venire?-
-Perché lo ha ordinato il re!-
Sento il mondo crollarmi addosso. Sarò il suo nuovo giocattolino da esporre ai suoi sudditi? Probabile. In questo momento vorrei lanciarmi dalla finestra.
-Vieni! Andiamo a prepararci-
Prima che possa rispondere, la ragazzina mi afferra per il braccio e mi trascina nei corridori del palazzo. Mi giro verso Gideon e nel suo sguardo non vedo altro che un'enorme preoccupazione.
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Blood Bullet [IN REVISIONE]
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