XI - Allenamento Speciale

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«Lei crede che sia questa la base che cercavamo?» domando alla Schiller.
«Credo di sì.» risponde osservando l'ambiente in cui ci troviamo.
«Sembra essere stato abbandonato.» dico.

«E quello chi era?» mi chiede Shawn mentre io mi diverto a osservare William sul tapirulan.
«Quello chi?» domando facendo finta di non sapere di chi stia parlando.
«Hai capito.» dice mettendo le mani dentro le tasche della felpa.
«No, non ho capito.» dico mentre chiudo gli occhi per evitare di guardalo.

«Il ragazzo con cui hai passato tutta la giornata!» esclama alzando di pochissimo la voce.
«Ah, un amico.» rispondo.
«Solo?» continua.
«Sì.» mi avvicino a Suzette e le faccio segno di aumentare il livello e lei divertita lo aumenta.

Mancano tre giorni alla sfida con la Epsilon e Suzette permette ai ragazzi di allenarsi qui.

Faccio il giro di tutto il posto dando consigli a tutti e mi fermo quando arrivo a Shawn.
«Vorrei proprio sapere chi ha inventato questo aggeggio infernale.» si lamenta Shawn per poi mettersi a calciare un altro pallone.

Quando è pronta la cena ci chiamano e noto che manca solo Shawn.
«Non puoi prendere tutta quella roba.» si lamenta con la sottoscritta Mark.
«È per Shawn, se non lo fermo non la smetterà di allenarsi.» dico mentre mi passano per la mente le immagini di qualche minuto fa.

Quando entro nella stanza sto per ricevere una pallonata, ma la fermo con il piede destro.
«Certo che era potente.» affermo.
«Che ci fai qui?» dice poggio il tutto per terra sopra una tovaglia.

«Ti ho portato la cena.» dico indicando il cibo.
«Non mi serve portalo pure al tuo amichetto.» dice con un tono di voce arrogante.
«Devi mangiare se vuoi superare quel maledetto livello.» cerco di farlo ritornare in sé.
«Se voglio superarlo devo continuare ad allenarmi non mangiare.» odio quando fa così.

«Invece devi mangiare te lo dico per esperienza, dai il massimo solo dopo esserti rifornito.» dico e sbuffa avvicinandosi.
«Tu sei un caso a parte.»
«Può anche essere.»

__________

Il giorno precedente ho chiesto a Celia se mi poteva prestava il suo computer e lei ha accettato.
Quando mi sono svegliata tutti dormivano ancora quindi sono entrata nel pullman e ho preso il quaderno rosso e una penna da dentro la mia borsa e dopo essermi cambiata ho notato l'assenza di Shawn.
Afferro velocemente il portatile di Celia con il suo alimentatore e corro verso la base segreta.

Quando arrivo trovo Shawn arrabbiato che tira con violenza il pallone.
Mi metto all'opera osservandolo comincio a cercare i vari punti della mia lista su internet e comincio ad escluderli uno alla volta.

«Da quanto tempo è che è lì?» mi chiede Jude.
«Ore. Non si vuole fermare.» dico con gli occhi fissi sullo schermo.
«E tu?» domanda.
«Pure io. Potresti parlargli? Non mi vuole ascoltare.» dico mentre traccio l'ennesima linea sul quaderno, non è nemmeno questo.

«Shawn, perché adesso non vieni ad allenarti anche con la difesa?» gli chiede Jude entrando mentre lui è seduto a terra esausto, se dice sì lo ammazzo, non mi ha voluta ascoltare neanche una sola volta.
«Sì okay.» dice alzandosi.
«Bipolare.» borbotto chiudendo il portatile e approfittando del fatto che nessuno sia in quella stanza per fare due tiri, magari può aiutarmi a concentrarmi meglio.

Accendo il programma al livello uno e posiziono correttamente la palla.
Tiro ma quel manichino la fa rimbalzare, capisco perché questo aggeggio sta facendo incavolare l'albino.

Perché Shawn si comporta così, diventa freddo e menefreghista, poi dopo trenta secondi gentile e altruista.
«Che cosa vuol dire?!» urlo tirando un altro colpo mandandola dentro.

Fallin' All In You || Shawn FrosteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora