XXXI - Insegna Luminosa

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Giro la testa in direzione della panchina e vedo alcuni giocatori che mi osservano.
«Ciao Fiammella.» faccio un cenno della mano al ragazzo dai capelli rossi.
«Claude non Fiammella.» chiarisce iniziando a bere l'acqua, vedo Byron che si trattiene dal ridere.
«Che ho detto io?!» non mi sembra di essermi sbagliata più di tanto.
«Hai detto Fiammella!»
«Infatti, scusa, non è così che ti chiami?» la sua faccia sembra assumere lo stesso colore dei capelli.
«No, mi chiamo Claude! Claude!» alzo gli occhi al cielo.
«Mah, io non vedo alcun differenza.» inizia a camminare in mia direzione arrabbiato e Bryce gli mette un mano sulla spalla per poterlo calmare.

«Ma ti diverti così tanto a far arrabbiare le persone?» domanda Shawn ancora seduto per terra.
«Non immagini quanto.» gli faccio un occhiolino e poi un cenno a Fiammella prima di andare a parlare con Stonewall.

«Che vuoi?» domanda brusco.
«Di certo non proporti di andare a cavalcare pony insieme.» mi guarda in cagnesco e io alzo le mani in segno di resa.
«Va bene la smetto.»

«Ascoltami bene, tu non mi piaci e io non piaccio a te.» comincio dicendo.
«Su questo siamo d'accordo.» incredibile un cosa in comune, facciamo progressi.

«Ma non ho intenzione di perdere e purtroppo tu sei bravo, quindi vedi di non giocarci brutti scherzi.» si gira e si allontana da me.
«Tranquilla non è nei miei interessi piuttosto vedi di stare al mio passo.» antipatico.

Tutti guardano con sospetto Caleb che ha sostituito Jude, ma devono provare a dimenticarsene al suono del fischio dell'arbitro.

Dopo qualche minuto con una trovata geniale, Caleb riesce a rubare palla a Fiammella, o Claude, o quello che è; mettiamola così, Caleb è intelligente sa come muoversi in campo, ma i suoi metodi non mi piacciono per nulla, per riuscire a superare un coreano ha tirato la palla a Jack, facendogli male, per poi riprenderla e continuare l'avanzamento.

«Stonewall vedi di non esagerare.» gli ordino dando una rapida occhiata per controllare se Jack sta bene.
Fa male pure a Nathan che cade a terra, mi avvicino velocemente a lui e l'aiuto ad alzarsi.
«Stai bene?» domando.
«Cosa sta combinando Caleb?» chiede irritato.
«Non lo so e questa cosa mi irrita.» ammetto, poi decido di restare ferma a osservare i suoi movimenti.

Prova a tirare in porta ma era abbastanza ovvio che sarebbe riuscito a pararla, cosa aveva intenzione di fare?
Nathan inveisce su Caleb che gli risponde con il suo solito tono da persona superiore.

«Cosa vuoi fare con lui?» mi chiede Axel.
«Lasciarlo fare.» rispondo solamente.
«Ma non può fare tutto da solo.» Caleb si mette a fissarmi con quello stupido ghigno sulla faccia.
«Questo lo so, e penso pure lui, ma non si fida di nessuno come anche gli altri.» sta per chiedermi qualcos'altro ma la Corea rilancia il pallone.

Mentre Caleb tenta di fare di testa sua, io provo a calmare Nathan e gli altri che sembrano voler prenderlo a pugni, come biasimarli, ti prego Mark muoviti, se sei su quella panchina c'è un motivo quindi sbrigati.

Dopo che Caleb viene circondato dagli attaccanti avversari, e tenta di passare la palla, capisco perché non l'ha fatto prima, neanche quando era costretto.

Prova a passare la palla a Jack e Nathan ma in nessuno dei due casi sono riusciti a prenderla, ma qualcosa non va, perché è abbastanza ovvio che quei passaggi erano perfetti.

Poi è il turno di Xavier e pure lui non riesce ad arrivare alla palla in tempo, giro la testa verso la nostra panchina e noto che sia Mark sia Jude sono in piedi, faccio un cenno con la mano per cercare di capirci qualcosa e con i gesti di Jude arrivo alla conclusione che non è Caleb il problema, ma gli altri e se ne è accorto pure lui.

Fallin' All In You || Shawn FrosteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora