Fallin' All In You || Shawn Froste

XLIV - Appuntamento Romantico

In una bella giornata, dove il sole alto nel cielo azzurro, viene coperto occasionalmente da delle nuvole, gli uccelli volano posandosi sui rami degli alberi nei parchi e le persone passeggiano godendosi il bel tempo. Mi chiedo come sia finita a passare lo sguardo freneticamente da destra a sinistra non sapendo che dire. Io che non so che dire?! Non sapevo neanche io che fosse una cosa possibile. Quando mi veniva in mente un argomento con cui poter dare inizio alla conversazione, chiudevo la bocca per trovarne uno migliore. L'unico rumore che alleggiava nell'aria ai tavolini del confortevole locale, sono le urla del bambino seduto dietro di me, quello invece che dall'altro lato parlava al telefono facendo sentire a tutta la clientela la sua critica situazione familiare e il fastidioso rumore che creavo con la cannuccia per evitare di impazzire per il silenzio.

Per quale motivo mi trovo in una situazione di puro disagio? Proprio io che sarei capace di intrattenere una conversazione allegra e spensierata con un muro, facendo preoccupare chiunque mi veda in quella condizione, conoscenti e non? Non è tanto semplice da spiegare, neanche io ho ben capito come ci sia finita. Io ero solo venuta qui per bere qualcosa di rinfrescante in un pomeriggio senza allenamenti. 

Più di una volta stavo per girarmi e prendere una delle due macchinine del bambino e mettermi a giocare con lui, ma qualcosa mi ha fermato, facendomi capire che la cosa sarebbe risultata ancora più strana vista dall'esterno, più di quanto già non fosse.

L'ennesimo sospiro lasciò le mie labbra mentre poggio una mano sulla guancia, fissando il tavolo di legno davanti a me, cercando per l'ennesima volta di trovare un argomento di conversazione. Seriamente non è normale.

Il ragazzo alla mia destra si trova in questo momento intento a scrivere qualche messaggio sul cellulare, mentre quello alla mia sinistra sta giocando a qualche gioco per passare il tempo. Dopo i primi cinque minuti anche loro hanno perso la speranza di avere una normale conversazione. Non me l'aspettavo da nessuno dei due. Il primo perché sembra essere capace di parlare con chiunque di qualsiasi cosa, il secondo invece è gentile e amichevole con tutti. Nonostante ciò adesso sembrano esattamente l'opposto. 

<Si può sapere perché siete qui?!> esasperata ad un certo punto batto violentemente una mano sul tavolino, portando improvvisamente silenzio totale in tutto il locale. Il bambino si gira verso di me e l'uomo che parla al cellulare si zittisce un attimo per girarsi e capire cosa fosse successo. Dall'altra parte, Shawn e Samuele fanno quasi cadere i corrispettivi cellulari a terra. Tirano in contemporanea un sospiro di sollievo quando ciò non succede.

Sembra che entrambi mi abbiamo notata seduta tranquilla a passare il tempo. Prima Samuele è entrato allegramente e senza chiedermi il permesso si è messo seduto al mio stesso tavolo mangiando la torta di cioccolato che aveva comprato. Successivamente fu il turno di Shawn che anche lui prese posto al tavolo senza chiedermi il permesso. Nel momento stesso in cui l'albino si unii a noi, cominciò il gioco del silenzio.

<Ho il pomeriggio libero.> si giustificò l'albino.
<Non ho nulla fa fare.> rispose invece il corvino. 

Jude mi ha insegnato a non dare di matto in queste occasioni. Mi basta chiudere gli occhi per qualche secondo, fare un respiro profondo e analizzare con freddezza la situazione. Faccio correttamente i primi due passaggi, ma il terzo non mi riesce esattamente bene e con uno sguardo assassino guardo prima uno e poi l'altro.

<Allora che ci fate qui? Non mi pare di aver invitato nessuno dei due.> non è che mi dispiaccia la compagnia di uno rispetto che l'altro, ma entrambi allo stesso tempo è una combo mortale, non sono per nulla compatibili a quanto pare.

<Passavo di qui...> parlò Samuele e dopo l'altro.
<E ti ho vista.> 
<Quindi ho pensato: "Perché non fare compagnia a zuccherino"?> alzo gli occhi al cielo, reprimendo la voglia di mettermi a urlare.