Capitolo 10-2

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Quando Sara e Frank finirono di spiegare le loro scoperte, il Direttore rimase in silenzio, la schiena abbandonata contro lo schienale della poltrona, la bocca leggermente aperta e le mani strette attorno ai braccioli. Fissava la lavagna che avevano portato nel suo ufficio per mostrargli tutte le prove.

Il silenzio si protrasse per diversi secondi, che diventarono minuti. Sara non osava neppure respirare. Dalla sua capacità di convincere il Direttore della validità delle loro scoperte dipendeva il destino di Sirius. Se fosse stata in grado di convincerlo a presentare il caso al Wizengamot, c'era la possibilità che lo dichiarassero innocente e a quel punto...

A quel punto non sapeva cosa sarebbe successo, il suo cervello era incapace di fare supposizioni che andassero oltre l'immediato futuro.

Incrociò lo sguardo di Frank, che sollevò le sopracciglia e le spalle. Il Direttore continuava a fissare la lavagna con gli occhi sgranati senza dire una parola. Alla fine si schiarì la gola e raddrizzò la schiena. "Auror White, Auror Parker, quello che mi dite è di una gravità estrema."

"Signore, comprendo che non sia facile da accettare ma—"

"Silenzio." Il Direttore sollevò una mano per zittirla e Sara si rimangiò una rispostaccia. "Vi rendete conto di quello che mi state chiedendo di fare? Volete che vada a dire al Wizengamot che ci siamo sbagliati? Che abbiamo tenuto in prigione e dato la caccia all'uomo sbagliato per tutto questo tempo? E sulla base di cosa, vecchie fotografie e ipotesi."

Sara strinse i denti e inspirò profondamente prima di rispondere. "Sono supposizioni basate su prove concrete. Forse non ce n'è abbastanza per provare in modo schiacciante la colpevolezza di Peter Minus, ma di certo ci sono prove a sufficienza da sollevare dubbi sulla colpevolezza di Black. È stato lei a dirmi che Sirius Black è stato sbattuto ad Azkaban senza processo. Il minimo che possiamo fare è cercare di mettere le cose a posto."

Il Direttore si passò una mano sugli occhi, poi tornò a guardare la lavagna. "Auror Parker, fuori."

"Signore, ma io—"

"Fuori, Parker."

Frank sbuffò ma non protestò oltre. "Agli ordini, signore."

Sara lo guardò scuotendo leggermente la testa. Non sapeva perché il Direttore l'avesse fatto uscire con così poca buona grazia, ma di certo non significava niente di buono.

"Auror White, si sieda." Sara obbedì. Non era il momento per le prove di forza. Il Direttore aveva i gomiti piantati sulla scrivania e l'espressione burrascosa. "Voglio essere molto chiaro con lei. Questa storia potrebbe costare la mia carriera, la sua e quella di Parker. Perché l'ha coinvolto? E voglio la verità, non le solite stronzate sul gioco di squadra."

Sara sapeva perché l'aveva coinvolto, il motivo vero. Avrebbe potuto occuparsi di quel caso da sola e probabilmente sarebbe giunta alle stesse conclusioni. Ma aveva bisogno di Parker, di una persona che non avesse legami con Sirius che potesse garantire per la correttezza delle indagini. Pochissime persone sapevano della sua storia con Sirius, ma se la verità fosse venuta fuori in qualche modo sarebbe stato un disastro. Avrebbero potuto invalidare tutte le sue indagini. A meno che non ci fosse un modo per dimostrarne l'obiettività. Doveva dire qualcosa, ma non poteva rivelare tutta la storia. Si agitò sulla sedia e deglutì. "La verità? La verità è che mi servivano un altro paio di occhi in questo caso, per essere sicura di essere davvero obiettiva."

"E perché mai non avrebbe dovuto esserlo?"

"Perché io conoscevo Lily Evans. Eravamo amiche. Molto amiche. E lei sa come sono andate le cose. Come pensavamo che fossero andate. Deve saperlo, perché Silente l'aveva detto alle autorità." Sara inspirò profondamente e cercò di calmarsi e parlare più chiaramente. Si trattava solo di omettere una parte della storia. "Non lo sanno in molti, e di certo non lo sa Frank Parker. Ero un'amica di Lily a Hogwarts e siamo rimaste in contatto anche dopo. Sapevo che Sirius Black era il Custode Segreto dei Potter e che la convinzione tra coloro a conoscenza della cosa era che Black avesse tradito i Potter consegnandoli a Voldemort. La morte di Lily mi ha... toccata profondamente. Ero solo una ragazzina allora. Temevo di non essere del tutto obiettiva in questo caso, per questo ho voluto coinvolgere Parker."

Il Direttore tornò ad appoggiare la schiena alla poltrona. "Lei mi sta dicendo che ha accettato di occuparsi di questo caso anche se aveva dei legami personali con le persone coinvolte?" La voce del Direttore si alzò pericolosamente di tono. "Si rende conto che sta mettendo a repentaglio sia la sua testa che la mia?"

Sara alzò lo sguardò verso il Direttore e ne sostenne la rabbia. Per fortuna gli aveva raccontato solo parte della storia. "Signore, il fatto che io abbia voluto prendere delle precauzioni non significa che non abbia lavorato al meglio. Le prove che le ho presentato sono solide. Potrei andare davanti al Wizengamot domani a sostenere l'innocenza di Sirius Black."

"Non capisce. Non capisce che cosa succederà. La faranno a pezzi prima di ammettere di aver sbagliato. E poi faranno a pezzi me."

"È davvero solo questo che la preoccupa?" Sara spinse indietro la sedia e si alzò di scatto. "Che possano esserci conseguenze d'immagine per il Dipartimento? Non le importa che abbiano accusato e incarcerato un uomo innocente senza un regolare processo? Che gli abbiano rovinato la vita per sempre? Che l'abbiano trasformato in un mostro agli occhi di tutti quando in realtà non lo era?" Sara ormai stava gridando. "Se non vuole sostenermi in questo, bene! Non lo faccia! Andrò da sola davanti al Wizengamot, non mi serve il suo aiuto."

Sara si voltò verso la porta e aveva già abbassato la maniglia, quando il Direttore la richiamò. "Non sia ridicola e non faccia la bambina capricciosa." Sara strinse i denti ma non ribatté. Voltò uno sguardo che sperava essere fiammeggiante sul Direttore. In realtà le tremavano le ginocchia. Trattenere le emozioni era come cercare di trattenere l'acqua con le mani. "Andrò a chiedere udienza al Wizengamot per prima cosa domani mattina. Lei deve essere pronta ad andare nella fossa dei leoni."

Il Direttore fece un cenno per congedarla e Sara aprì la porta.

"Auror White." Cosa voleva ancora? "Cerchi di non trascinare tutto il Dipartimento tra i leoni con lei."

Black & White - Una Fan Fiction su Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora