Frank Parker aveva sempre pensato che ci fosse qualcosa di strano e inquietante nelle vecchie aule di tribunale del Ministero. Erano cupe, senza finestre e assomigliavano a delle segrete. Dalla caduta di Voldemort la maggior parte erano cadute in disuso e restavano lì vuote a prendere polvere.
Quella che Sara aveva richiesto era la più lontana dagli uffici, in fondo al corridoio, al riparo da occhi e orecchie indiscrete. Come in tutte le aule di tribunale, ogni cosa era rinforzata e protetta da ogni sorta di incantesimi. Non c'era il rischio che facessero crollare il Ministero con i loro esperimenti.
"Allora, direi che è tutto pronto." Sara si guardava intorno esaminando per l'ennesima volta tutto il loro equipaggiamento.
Ci era voluto del tempo per preparare la prova. Avevano dovuto procurarsi i materiali adatti, compilare un sacco di scartoffie per poter utilizzare quella stanza, e allestire la prova. Frank non era sicuro di capire che cosa Sara volesse dimostrare. Il compito che era stato loro assegnato era quello di trovare Sirius Black, ma in qualche modo erano finiti a riaprire l'indagine sulla strage di Godric's Hollow.
E ora stavano per far esplodere un manichino pieno di sangue finto.
"Capo, preferisci che lo faccia io?" Frank si avvicinò a Sara per aiutarla a indossare una tuta protettiva bianca usa e getta.
"Non ce n'è bisogno. Tu osserva, registra i dati e fotografa."
Il manichino, che erano andati ad acquistare in un macabro negozio Babbano di scherzi e travestimenti, era posizionato al centro della sala. L'avevano riempito con circa cinque litri di sangue finto, mediamente la quantità presente nel corpo di un adulto, preparato in modo da avere la viscosità e la consistenza del sangue vero. Sara era molto pignola su queste cose.
Per evitare di dover pulire per giorni, avevano coperto ogni superficie con lenzuoli e teli, resi idrorepellenti da un incantesimo.
"Va bene, ci siamo." Sara era imbacuccata da capo a piedi nella tuta protettiva. Dal cappuccio restava fuori solo l'ovale del visto.
"Ok, Capo. Sono pronto." Frank prese la macchina fotografica posata su un tavolo accanto alla parete e iniziò a scattare foto per documentare la simulazione. Sara invece prese una cartellina che conteneva alcuni documenti.
"Dai resoconti dell'epoca, risulta che Black e Minus fossero a non più di tre metri di distanza l'uno dall'altro." Sara prese un metro a nastro e misurò la distanza dal manichino, tracciando una X rossa sul pavimento con la bacchetta. "Quindi consideriamo la distanza massima di tre metri. Black era alto un metro e ottantasei centimetri, circa venti centimetri più di me. Quindi devo sollevarmi un po'."
Frank posò la macchina fotografica per un momento e andò a prendere uno sgabello nell'angolo della sala. Misurò un'altezza di venti centimetri e tranciò via le gambe con un colpo secco di bacchetta, in modo che il rialzo fosse dell'altezza giusta per Sara. "Tieni, Capo."
"Grazie."
Sara posizionò lo sgabello sopra la X rossa e vi montò sopra. "Frank, stai indietro." Continuando a scattare foto, Parker si ritirò verso l'angolo più lontano della stanza. "Pronto? Cercherò di non far saltare in aria tutta la stanza, ma non si sa mai."
"Pronto." Non vedeva l'ora di assistere alla simulazione. Non capitava tutti i giorni di vedere il proprio capo far esplodere oggetti.
Sara puntò la bacchetta davanti a sé. Dritto verso il cuore del manichino ignaro. "E uno. Due. Tre." Quando l'incantesimo Reductor esplose dalla punta della bacchetta, la stanza si riempì di un boato. Lo scoppiò rimbombò contro le pareti di pietra assordando Frank. La stanza era piena di polvere, caduta dal soffitto e dalle pareti. Un calcinaccio si staccò dalla volta, e cadde ai piedi di Frank.
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Black & White - Una Fan Fiction su Harry Potter
FanficSirius Black è fuggito da Azkaban solo per ritrovarsi in un'altra prigione, la sua vecchia dimora a Grimmauld Place. Silente lo tratta come un bambino, l'Ordine si rifiuta di affidargli missioni, e il ghigno di Severus Piton rischia di mandarlo al...