L'auto verde scuro era l'unico bonus contrattuale che Sara aveva chiesto quando l'avevano promossa Auror Capo. Le era sempre piaciuto guidare, la aiutava a pensare. Le idee migliori spesso le venivano mentre era al volante. E avere un'auto magica, allestita dai migliori meccanici del Ministero, aveva i suoi vantaggi in termini di optional.
Con un paio di rapidi tocchi della bacchetta sul cruscotto, attivò gli incantesimi che le permettevano di sgusciare nel traffico senza essere vista. In breve tempo furono fuori città, lanciati sulla strada che conduceva alla costa.
Frank era rimasto in silenzio fino ad allora, ma Sara sentiva i suoi occhi su di sé. "Cosa c'è?" Distolse gli occhi dalla strada solo per un secondo, il tempo di lanciargli un'occhiata.
"Niente." La voce del ragazzo sembrava esitante. "Ne vuoi parlare?"
"Di cosa?"
"Di Ethan Regin."
Sara sbuffò. "No, grazie. Non è un argomento su cui voglio sprecare fiato. Preferisco parlare del caso."
"Come vuoi. Allora forse vuoi dirmi che cosa stiamo andando a fare ad Azkaban."
Sara si concentrò sulla strada. Che cosa stavano andando a fare ad Azkaban? Avrebbe voluto poter dire di avere un piano, ma non era vero. Girava a vuoto. Sapeva che c'era qualcosa di strano, ma non riusciva a capire che cosa. I ricordi del passato le offuscavano il giudizio, le mancava la sua solita lucidità. Ma non poteva spiegare tutto questo a Frank. Non ancora. "Quello che sappiamo è che Black si è sempre dichiarato innocente, ma prima di riuscire effettivamente a fuggire non ha mai tentato azioni di forza. Non si è ribellato all'arresto. È diventato praticamente un detenuto modello."
Frank annuì. "È così. Se non fosse condannato all'ergastolo, avrebbe potuto ottenere qualche sconto per la buona condotta."
"Qualsiasi cosa l'abbia spinto a fuggire, è accaduta dentro le mura di Azkaban. È l'unico posto in cui possiamo sperare di trovare qualche indizio."
"Black però era in isolamento. Niente visite. Niente contatti con gli altri detenuti."
"Certo, ma tu sai bene quanto me che le notizie trovano il modo di circolare anche ad Azkaban."
Nell'auto scese di nuovo il silenzio. Sara continuava a ripercorrere nella mente le notizie principali dei giorni precedenti all'evasione. Avevano letto tutti i giornali di quel periodo, ma non c'era nessuna notizia che spiccasse.
Sirius era sempre stato impulsivo, reagiva d'impeto, prendeva fuoco in un attimo, ma un'evasione era un'altra cosa. Sara aveva visto cosa faceva Azkaban anche ai detenuti più forti. Li svuotava di qualsiasi impulso, li trasformava in gusci vuoti. Per quanto Sirius avesse un carattere forte, l'isolamento e i Dissennatori dovevano aver piegato anche lui. Trasformarsi in Animagus non richiedeva una bacchetta, ma solo nel pieno delle forze un mago era in grado di farlo. I Dissennatori fiaccavano i poteri, oltre che lo spirito. Solo un motivo veramente valido, un pericolo concreto, qualcosa di grosso doveva aver smosso Sirius a tal punto.
A Sara veniva in mente una sola cosa che avrebbe potuto spingerlo all'azione: Harry.
Sirius aveva sempre fatto di tutto per quel bambino. Ma questo non aveva senso. Quello era stato prima, era stato parte del personaggio che aveva ingannato tutti. Non avrebbe avuto senso fuggire per Harry. A meno che non fosse evaso per andarlo a cercare e finire quello che Voldemort aveva iniziato. Ma anche quella sembrava una spiegazione stiracchiata. Se ne aveva la possibilità, perché aspettare che fosse a Hogwarts, sotto la protezione diretta di Silente?
Arrivarono in silenzio fino al molo, dove Sara parcheggiò l'auto. Il tragitto sul battello che li condusse sull'isola fu frustato dal vento. Per qualche ragione, intorno ad Azkaban raramente splendeva il sole. Arrivando alla cancellata che conduceva alla doppia porta della prigione, Frank sollevò la bacchetta per colpire il grosso batacchio. Le doppie porte si aprirono lentamente, lasciando intravedere una fila di Dissennatori schierati. Alle loro spalle una guardia in divisa strillò "Identificatevi."
"Auror Capo Sara White e Auror Frank Parker. Siamo qui per avere qualche informazione."
"Non mi risultano ispezioni per le prossime tre settimane." La guardia sollevò la bacchetta per illuminare Sara e Frank.
Sara si schermò gli occhi per fermare la luce. "Guardia Benwick, non è un'ispezione ufficiale." Lo aveva già incontrato nelle sue precedenti visite alla prigione. "Dobbiamo solo cercare delle informazioni. Se si avvicina alla cancellata possiamo mostrarle i documenti."
La guardia oltrepassò i Dissennatori, mettendosi di profilo per non toccare le loro vesti scure. Era pallido, e aveva delle occhiaie profonde. Prese i distintivi di Frank e Sara e esaminò i documenti, pronunciando un incantesimo per cercare contraffazioni. "Sembrano a posto. Mi dispiace per tutto questo Auror White." Puntò la bacchetta verso i Dissennatori e fece apparire un Patronus per allontanarli. I Dissennatori si dispersero e la guardia puntò la bacchetta verso il meccanismo di apertura della cancellata. "Ma devo essere scrupoloso nei controlli. Coi tempi che corrono."
"Avete avuto problemi?" Frank fece cenno a Sara di entrare per prima ed entrambi seguirono la guardia Benwick.
"I Dissennatori sono irrequieti. E sempre più difficili da controllare." A Sara non era sfuggito il tremolio nella voce dell'uomo. Non era un lavoro semplice quello della guardia ad Azkaban. Eppure una piccola quota di personale umano era necessaria. "Venite, andiamo nel mio ufficio. Staremo più tranquilli."
L'ufficio della guardia era poco più di uno sgabuzzino senza finestre. Le pareti erano coperte di schedari e scaffali, carichi di libri rilegati in pelle nera. L'uomo sedette alla scrivania, facendo cenno a Sara e Frank di accomodarsi. "Che cosa vi serve?"
Frank rimase in piedi, mentre Sara prese posto davanti alla guardia. "Stiamo cercando informazioni sull'evasione di Sirius Black."
Benwick sollevò le sopracciglia. "Cosa vi posso dire dopo due anni? Auror White, lei è c'era. Probabilmente ne sa più di me."
"Mi sembra di ricordare che lei non fosse in servizio." Disse Frank.
"Non quella notte. Ma mi hanno chiamato subito. Hanno chiamato tutto il personale disponibile. Non che ci fosse qualcosa da fare a quel punto."
"Ricorda qualcosa di strano nei giorni precedenti all'evasione?"
La guardia si grattò la testa. "Mi avete già fatto questa domanda due anni fa. L'avete fatta a tutte le guardie. La risposta non è cambiata. Non è successo niente di strano. Se così fosse stato l'avremmo riportato."
"Non si preoccupi, nessuno la sta accusando di niente." Sara sollevò le mani. "Stiamo solo cercando di capire che cosa possa aver spinto Black a fuggire."
Benwick aggrottò la fronte e si sporse sulla scrivania. "Che cosa intende?"
"Beh, Black è stato rinchiuso qui per oltre un decennio. Vogliamo capire come mai abbia deciso di fuggire proprio quel giorno."
"Tutti i prigionieri vogliono fuggire."
"Ma nessuno c'era mai riuscito prima. Lei lo conosceva?"
"Black? No. Noi non parliamo con i detenuti. I Dissennatori si occupano di portare i pasti. Se non creano problemi non ci abbiamo a che fare."
"E Black non ha mai creato problemi?"
"In effetti no." La guardia rifletté per un momento, sempre grattandosi la testa. "Senta Auror White, qui dentro i giorni si assomigliano tutti. Io lavoro qui da vent'anni e l'evasione di Black è stato il primo evento eclatante capitato qua dentro. Se vuole sapere che cosa è successo in quel periodo, l'unica cosa che posso fare è mostrarle i registri."
"I registri?"
Tirandosi su dalla sedia con un grugnito, la guardia si avvicinò agli scaffali e cominciò a tirare fuori dei volumi. "Qui c'è il registro dei carcerati, arresti e rilasci." Posò un volume spesso e sgualcito sulla scrivania. "Questo è il registro dell'infermeria." Un secondo volume, più sottile, si aggiunse al primo. "E poi c'è il registro delle visite."
Sara sollevò un angolo della copertina polverosa del primo registro. Era pieno di caselle compilate con diverse calligrafie. Poteva essere un altro buco nell'acqua, ma dovevano fare un tentativo. "È parecchia roba da controllare."
"Non posso farveli portare via. I registri devono restare qui. Ma potete restare tutto il tempo necessario. Io devo andare a fare il mio giro di controllo. Là nell'angolo ci sono tè e caffè."
La guardia uscì chiudendosi la porta alle spalle. Frank guardò Sara e si strinse nelle spalle. "Allora, da dove cominciamo?"
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Black & White - Una Fan Fiction su Harry Potter
FanficSirius Black è fuggito da Azkaban solo per ritrovarsi in un'altra prigione, la sua vecchia dimora a Grimmauld Place. Silente lo tratta come un bambino, l'Ordine si rifiuta di affidargli missioni, e il ghigno di Severus Piton rischia di mandarlo al...