Capitolo 9-3

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"Questa è davvero grossa, non potevo aspettare. Dovevo venire subito a raccontarvela. Però devo tornare al Ministero tra poco." Tonks aveva gli occhi accesi e passeggiava febbrilmente avanti e indietro per la cucina di Grimmauld Place.

"Tonks, hai dormito al Ministero?" Lily, avvolta in una vestaglia presa in prestito dalla Signora Weasley, le porse una tazza di caffè.

"Cosa? Oh, sì ma ne è valsa la pena. Stamattina all'alba, Sara White ha mandato a chiamare degli addetti. Sapete per fare cosa? Per riesumare i resti di Peter Minus."

Sirius si raddrizzò sulla sedia così bruscamente che quasi la rovesciò. "Che cosa?"

"Sta riesumando il dito di Codaliscia?" James aveva l'aria disgustata. "Perché?"

"Non ne ho idea, ma cercherò di scoprirlo." Tonks posò la tazza sul tavolo. "Ora scusatemi ma devo tornare al lavoro. Vi farò sapere appena scoprirò qualcosa."

Tonks se ne andò all'improvviso com'era arrivata, lasciandosi dietro un turbine di confusione. Tutti a Grimmauld Place avevano la loro idea e tutti sentivano di doverla esprimere ad alta voce. Mentre Lily e James discutevano animatamente delle varie possibilità con Arthur e Molly, Sirius si tenne in disparte. Non avrebbe avuto molto da aggiungere alla conversazione, in ogni caso.

Remus si avvicinò ma rimase in silenzio. Sorseggiava un caffè con gli occhi fissi su un punto nel vuoto. Quando Sirius non riuscì più a sopportare di stare in silenzio, disse "Credi che abbia capito?"

Remus sospirò continuando a guardare davanti a sé. "Non lo so. Ma lo spero."

"Dio mio, come può aver capito?" Sirius si passò le mani sul volto e affondò le dita nei capelli.

"È una ragazza intelligente. Anzi, una donna ormai. Chissà perché continuo a dimenticarmi che non è più una ragazzina."

"Io non riesco a dimenticarlo invece."

"Che vuoi dire?" Remus ora lo guardava perplesso.

"Stiamo tutti qui ad aspettare che succeda... cosa? Anche se dovesse scoprire la verità, riesci a immaginare come si debba sentire? Come minimo sarà furiosa con noi. Con me." Sirius abbassò la voce e si guardò attorno per assicurarsi che nessuno li stesse ascoltando. "Lily si comporta come se, una volta risolto il caso, Sara dovesse entrare da quella porta e far tornare tutto come prima. Beh, se fossi in lei tu lo faresti? Santo Dio, le abbiamo mentito tutti quanti. L'abbiamo lasciata all'oscuro di tutto. Le abbiamo fatto credere una cosa quando invece era un'altra. È già un miracolo il fatto che abbia accettato di occuparsi di questo caso. Che cosa speriamo che succeda?"

"Tu che cosa speri che succeda?"

"Remus, risparmiami la psicologia spicciola. Devo dirti davvero che cosa vorrei? Il punto non è questo. E poi possiamo continuare a stare qui a fare ipotesi, ma non sappiamo davvero come andrà a finire. Potrebbe non scoprire niente, oppure potrebbe decidere di non dire niente anche se scoprisse qualcosa."

"Ora sei ingiusto." Remus incrociò le braccia e aggrottò le sopracciglia. Aveva ragione. E Sirius lo sapeva ancor prima di finire di pronunciare quelle parole. Sara non l'avrebbe mai fatto. Se avesse scoperto che era innocente, avrebbe portato il caso davanti a un tribunale, di questo era sicuro.

"Va bene. Hai ragione. Forse sono solo stanco." Sirius si passò ancora le mani tra i capelli.

Remus rimase in silenzio per qualche minuto, continuando a sorseggiare il suo caffè. Poi riprese a parlare come se avesse scelto con cura quali parole usare. "Se le cose andranno nel verso giusto, Silente ha in programma di coinvolgerla nell'Ordine, lo sai anche tu. Ed è normale che tu abbia paura che—"

Black & White - Una Fan Fiction su Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora