Capitolo 10

3.8K 197 5
                                    

Al ritorno da scuola, continuai a pensare ogni secondo a cosa avevo fatto poco prima.
Non sapevo se essere fiera della risposta che avevo dato, o rassegnarmi alla mia sfiga.
Stessa casa, stesso computer, stesso sorso d'acqua.
I miei sarebbero ritornati alle sette, dopo settimane forse, riuscivamo a fare una cena familiare.
Suonò il computer, era il tono di una notifica mentre mi toglievo le scarpe, sollevai lo schermo.
Altra richiesta di messaggio.
Aprii di nuovo closer Blue17 mi aveva scritto ancora.
Iniziai a pensare che fosse un maniaco sessuale, ricordai di averlo bloccato, ciò vuol dire che si era fatto un altro contatto con medesimo nome, accettai la richiesta.

Hey.

Infastidita da questa insistenza risposi con:

Chi sei, è la seconda volta che mi riscrive uno col tuo nickname

Attesi ore forse per poter ricevere una risposta, tanto è vero che in quel frangente, mi divertii a girare sul dark web in cerca di risposte.


Il computer risuonò guardai di nuovo lo schermo e lessi:

Non ti scaldare non sono modi di porsi ad uno sconosciuto

Non poteva non partire una risposta, poco carina da parte mia data tale affermazione. Iniziai a digitare

Non mi scaldo  stalker

Presa dal nervoso, chiusi lo schermo e scesi a prendere una boccata d'aria.
Andai al parco, quando ero bambina era sempre pieno di persone e bambini che giocavano, attualmente era diventata una discarica dove i ragazzi andavano a drogarsi, c'era solo un piccolo prato verde, dietro i cespugli che era riuscito a salvarsi, dal tutto quel degrado.
Mi sedetti sul prato, il cielo era grigio e il vento soffiava molto leggero, da lontano vidi Christine scavalcare il recinto del parco, non so se ricordate, la ragazza bella di turno ecco era praticamente seguita da Peter che reggeva due caschi.

Andiamo bene.


Noi adolescentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora