Capitolo 16

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Aprii velocemente la porta della mia camera, il pacco era sul mio letto.
Lo scartai velocemente all'interno c'era un carillon ed un biglietto con su scritto
"Mi troverai quando il leone ruggirà accanto al sole e la luna splenderà piena sul terreno"
C'erano quasi gli stessi elementi ma quel carillon non capivo cosa significasse.
Aprii Closer, nessun messaggio in arrivo così scrissi io a Blue17

- Devi spiegarmi cosa significano queste scatole

Il messaggio fu aperto ma non arrivò alcuna risposta, d'improvviso suonò il mio telefono era Anna.

"Pronto?"
Dissi con voce tremolante

"Hey cosa c'è, perché questo tono?"
Disse incuriosita

"Mi è arrivata un altra scatola".

Lei rimase in silenzio per poi rispondere

"Tranquilla è uno scherzo di cattivo gusto".

Assecondai ogni sua parola, ero quasi sul punto di addormentarmi quando sentii sbattere qualcosa contro la mia finestra, ero tra veglia e sonno, non riuscivo a decifrare il rumore.
Mi alzai di scatto, aprii la finestra c'era Peter.

Corrucciai la fronte in cerca di risposte ma lui rispose con aria preoccupata "scendi ti devo parlare".

Misi le scarpette e scesi velocemente, i miei erano a letto aprii delicatamente la porta e mi misi sotto il cornicione del mio palazzo.

<<Cosa vuoi>>

Dissi con tono basso, per evitare di svegliare il vicinato

<<Voglio che tu mi prometta di non dire niente, ho cercato in tutti i modi di uscirne e oggi finalmente ho chiuso quel capitolo o almeno spero>>

Io lo guardai e lo lasciai parlare senza interferire

<< L'hanno arrestato perché i genitori di Christine hanno trovato delle conversazioni sul suo cellulare >>

Sembrava si stesse giustificando nei miei confronti, però lasciai che sfogasse l'ultima parola.

<<A me non interessa cosa fai nella tua vita, ci conosciamo appena voglio solo non essere intromessa>>.

Lui mi guardò, sorrise e poi aggiunse

<<Eppure volevo chiederti di uscire e invece mi trovo a giustificarmi con una sconosciuta, che mi ha pedinato in mezzo ai boschi >>.

Accennai ad un sorriso.


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