Katherine pov's
«Basta, Tom ti prego lascialo» urlai stretta ancora a mio fratello.
Tom guardo prima me poi tornò di nuovo su Luke allenantando la presa.
«Che problemi hai?» ringhio Luke verso suo fratello.
«No, che problema hai tu Luke! Credevo che il discorso che avevamo fatto ti fosse stato chiaro?!» Tom si aggiustò la giacca tornando verso di me.
«Oh si mi è stato chiaro, ma mi è sembrato che non fosse come dicevate voi no?!» disse spostando lo sguardo di nuovo gelido su di me.
«Senti da che pulpito viene la predica, non mi pare che tu eri solo, anzi mi sembra proprio il contrario» ribatte Tom «Luke l' hai evitata per giorni, che pretendi eh?»
Non riuscivo a capire il filo del discorso fra i due, ma sentivo, per la prima volta, salire sempre di più la rabbia ascoltando le parole di Luke, non mi era mai successo, ma questa volta avevo raggiunto il punto di rottura.
«Tu» indicai Luke interrompendolo dal ribattere il fratello «Chi era con una ragazza lo scorso venerdì invece di stare insieme con noi?» gli occhi di Luke si volto nuovamente verso di me che mi ero staccata da Michel sgranadosi «Scommetto che te la sarai portata anche a letto visto come te la sbacciucchiavi, non é vero Luke? E te la sei portata anche qui stasera quindi?» presi una breve pausa ormai giunta di fronte a lui «Quindi Luke ora dimmi, perché tu puoi uscire con qualcuna e io no?!Non sono di tua proprietà» sentivo che per la rabbia i miei occhi iniziavano a diventare lucidi lasciando presto spazio alle lacrime.
«Perché sai solo ferirmi Luke?! PERCHÉ?» Tom si avvicino a me cercando di allontanarmi da Luke che se ne stava lì ancora con lo sguardo sbarrato «e sai quale é il problema Luke é che non riesco a odiarti io... Io ti» caddi in ginocchio scossa dai singhiozzi, non riuscivo più a parlare, ero stufa di tutta questa situazione che si era creata fra noi.Sentii due mani sopra le mie, tremavano tanto quanto le mie, non avevo bisogno di alzare lo sguardo per capire chi fosse, le avrei riconosciute fra un milione quelle mani grandi ma allo stesso tempo delicate, dalle lunge dita affusolate piene d' anelli che provocavano quella strana sensazione di caldo freddo.
Luke, alzai lentamente lo sguardo trovandolo in ginocchio davanti a me, non appena i nostri sguardi si incrociarono la sua presa sulle mie mani si fece più salda, mentre sul suo volto appariva una piccola smorfia che faceva traperale il misto di emozioni che stava provando.
«Scusa, lo so ultimamente son capace di fare solo questo, di chiederti scusa, lo so» la sua voce era strozzata, probabilmente se non fossi stata così vicina nemmeno l'avrei sentito «ho esagerato, di nuovo, rovino sempre tutto, so che non é una giustificazione ma stasera quando ti ho vista con Sebastian non so cosa mi sia preso, ero arrabbiato» sospiro socchiudendo gl' occhi facendosi coraggio «perché la verità è che volevo esserci io al suo posto» concluse tutto d'un fiato, lo guardai in silenzio, ascoltando ogni sua singola parola, i singhiozzi si erano calmati usciva solo qualche lacrima.Luke mi guardò dritto negli occhi, i suoi occhi di un blu più scuro, ora sembravamo un oceano in piena tempesta, così malinconici e tormentati.
«Io ti amo Katherine, l' ho capito quando quattro anni fa te ne sei andata, da allora io non ho mai smesso di amarti»
Le sue parole parole mi colpirono come un pugno in pieno stomaco, mi aveva confessato tutto, come non aveva fatto la prima volta che ci eravamo parlati lasciando la frase in sospeso, quel io ti era un io ti amo.
Anche io l'amavo, avevo cercato di mentire a me stessa autoconvincendomi che fosse il contrario, ma la verità era che ogni volta che lo vedevo sentivo le farfalle nello stomaco e l' unica cosa che volevo era passare del tempo con lui perché con lui riuscivo a stare bene a sentimi al sicuro.«Credi di risolvere tutto così, venendo qui trattandomi male per poi dirmi che mi ami e hai reagito in quel modo solo per via della gelosia?» la mia voce suonava inaspettatamente calma, le lacrime avevano smesso di scendere « un ti amo non aggiusta magicamente le cose, mi dispiace ma questa volta sua altezza il signor Hemmings non avrà tutto e subito come é abituato! Scommetto che ti basta un sorrisetto solo per far aprire le gambe alle ragazze, ma con me non attacca mi dispiace, paga le conseguenze delle tue azioni Lucas»
Chiamavo Luke Lucas quando ero arrabbiata, lui lo sapeva, era come un campanello d'allarme, ma mai e sottolineo mai l' avevo chiamato Hemmings, con il suo cognome, non appena lo feci notai subito che si irrigidi al'istante come se gli avessi dato il colpo di grazia.
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Business love affair ||Luke Hemmings
Fanfiction"Ci sono persone che incosciamente crediamo non se ne andranno mai, perché hanno sempre fatto parte della nostra vita, c'erano sempre nei momenti più importanti e nei momenti più brutti. Le diamo per scontate, non ci sfiora mai l'idea che un giorno...