18- It will light up our way

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«Buongiorno signorina Clifford, stamattina in ritardo?» mi sorrise dolcemente Joseline da dietro la scrivania della reseptions.

«Buongiorno Joseline, è colpa di Noah, mia mamma mi ha invitato per la colazione e non voleva saperne di lasciarmi andare» spiegai velocemente.

Guardai il grande orologio a specchio sulla parete rendendomi conto di quanto effettivamente ero in ritarto e oggi per giunta c'era anche un importante riunione per definire gli ultimi dettagli per concludere il contratto del signor Travor.

«Hanno lasciato qualche documento per me Joseline?»

«Ho già provveduto a portare tutto nel suo ufficio signorina» mi sorrise nuovamente, ma questa volta era un sorriso strano, sembrava nascondere qualcosa, era una strana sensazione che non riuscivo a spiegare.

La saluti velocemente ringraziandola per poi dirigermi verso il mio ufficio, non appena entrai trovai un enorme mazzo di fiori sulla scrivania composto da ranununcoli viola scuro, rose rosa pallido, felci e bacche verdi.

Rimasi incantata, era il mazzo più bello che avessi mai visto.

Poggiai la borsa sulla scrivania osservando estasiata i fioru, non potei fare a meno di notare che però c'era un bigliettino di pergamena legato al gambo con della raffia.

" oggi mi ami più di ieri?
Spero di sì, perché io ti amo ogni giorno di più
                                            Luke"

Sorrisi radiosamente leggendolo, per poi prendere di corsa i documenti e dirirgermi  verso la sala conferenza dove si sarebbe tenuta la riunione da li a qualche minuto.

In lontananza vidi Luke impeccabile nel suo completo nero abbinato ad una camicia bianca come al solito con i primi tre bottoni slacciati.

Era impegnato in una telefonato e vedendo la sua espressione doveva essere importante.

Mi avvicinai a lui senza pensarci troppo e iniziai a chiudergli i bottoni della camicia lasciandolo solo uno aperto, lo vidi inizialmente irrigidirsi al mio tocco per poi rilassarsi immediatamente, potevo sentire il suo sguardo dolce che studiava attentamente i miei movimenti.

Nonostante fosse impegnato mise una mano dietro la mia nuca avvicinandomi a se posandomi un dolce bacio sulla fronte.

Appena chiusa la chiamata inizio a brontolare
«Perché l' hai fatto?»

«Luke abbiamo un importante riunione non puoi presentarti così!» Fini di sistemarli anche la giacca sul davanti.

«Sembri mia madre» sbuffo facendo una smorfia infastidito.

Arricciai il naso divertita dalla sua reazione, a volte sembrava proprio un bambino che faceva i capricci.

«Grazie, per i fiori sono bellissimi» gli lascia un bacio sulla sua guancia ruvida per via di quel accenno di barba dorata che tanto gli donava. «Ora però andiamo o faremo tardi»

Fortunate riuscì ad arrivare in tempo per la riunione che si concluse in poco tempo e nel migliore dei modi il signor Travor si trovo d'accordo con le nostre condizione e l' accetto subito senza controbattere.

Stavo raccogliendo le mie ultime cose prime di andarmene quando fui richiamata da mio padre

«Kat tesoro ascolta ho chiamato Florence per sapere quando sarebbe venuta per le vacanze di Natale così per sapere quando preparare la stanza, mi ha detto se ti andava di passare il weekend con lei così poi da tornare insieme» mio padre mi guardo con aria preoccupata sfregandosi le mani, così gli feci cenno di continuare, sapevo benissimo che quando faceva così c'era sempre un però.

Business love affair ||Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora